3,5 miliardi per la crescita del Sud
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DECRETO MEZZOGIORNO: nella seduta del 1° agosto, la Camera dei Deputati ha approvato la conversione del dl Mezzogiorno. Pertanto il provvedimento sul quale era stata posta la fiducia, ora è diventato legge.
Si tratta di 3,5 miliardi per la crescita del Sud, tutte risorse nazionali, tutte destinate a stimolare investimenti e a creare occupazione, soprattutto giovanile.
ECCO LE PRINCIPALI MISURE:
RESTO AL SUD: 1.250 milioni di euro per «Resto al Sud» che ha la finalità di promuovere nuove iniziative imprenditoriali da parte di giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni
IMPRESE AGRICOLE: 50 milioni alle imprese agricole, per favorire lo sviluppo dell’imprenditoria giovanile
ZONE ECONOMICHE SPECIALI:  200 Milioni per Zone Economiche Speciali (ZES)
EDILIZIA GIUDIZIARIA: 330 milioni per l’edilizia giudiziaria
ENTI LOCALI: 250 milioni di contributo agli enti locali
TRATTA AUTOSTRADALE A 24 – A 25: 250 milioni per interventi di ripristino sulla tratta autostradale A 24 – A 25
AREE TERREMOTATE: 300 milioni per interventi a favore delle aree terremotate
RIQUALIFICAZIONE E RICOLLOCAZIONE DI LAVORATORI: 40 milioni di euro per programmi di riqualificazione e ricollocazione di lavoratori coinvolti in situazioni di crisi aziendale o settoriale nelle regioni del Mezzogiorno
TUTELA LAVORATORI: 11,2 milioni per la tutela lavoratori affetti da malattie da amianto
POTENZIAMENTO DELLA VIABILITÀ IN CALABRIA: 750 milioni per il potenziamento della viabilità in Calabria.

Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia

Il decreto-legge introduce significative agevolazioni nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

PRINCIPALI MISURE DEL PROVVEDIMENTO

In particolare, si prevede un finanziamento fino a 1.250 milioni di euro dedicati ai nuovi giovani imprenditori under 35, con la misura “Resto al Sud” e 50 milioni di euro per favorire gli imprenditori agricoli under 40.

Sono previsti, inoltre, circa 200 milioni di euro per le Zone Economiche Speciali (ZES); 40 milioni di euro per favorire le politiche attive del lavoro nel Mezzogiorno e 150 milioni di euro per il sostegno amministrativo agli enti locali.

  • Queste azioni come capisaldi del provvedimento d’urgenza hanno l’obiettivo di dare un maggiore impulso all’economia del Mezzogiorno, alla cultura imprenditoriale e all’innovazione nelle regioni del Sud, in linea con il processo già avviato con il precedente Decreto Mezzogiorno.

RESTO AL SUD

Il Governo ha inteso dedicare una specifica misura ai giovani meridionali, denominata “Resto al sud”, per offrire ai giovani con buone idee imprenditoriali gli strumenti per costruire il proprio futuro.

  • 1.250 milioni di euro per promuovere nuove iniziative imprenditoriali da parte di giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni nei settori dell’artigianato, dell’industria, della pesca e dell’acquacoltura, ovvero relative alla fornitura di servizi, compreso il settore del turismo.
  • Fino ad un massimo di 50.000 euro per singolo richiedente per un tetto massimo di 200.000 euro per domande presentate da più richiedenti in forma associata.

Il finanziamento sarà per il 35% a fondo perduto e per il restante 65% con un prestito a tasso zero.

Sono previste, inoltre, azioni di accompagnamento da parte di enti pubblici, Università ed associazioni del terzo settore, a supporto di questo processo di crescita.

Chi sarà in grado di produrre progetti credibili e sostenibili, avrà il pieno appoggio dello Stato, in un rapporto di responsabilità reciproca.

  • La notevole dimensione del finanziamento globale della misura, fino a 1.250 milioni di euro in 4 anni a partire dal 2017, assicura ai giovani meridionali che la misura non si esaurirà in tempi brevi e che essa potrà concretamente fornire una spinta considerevole all’economia del Mezzogiorno nei prossimi anni, consolidando la ripresa di cui si manifestano segni visibili, ma ancora insufficienti.

IMPRENDITORIA GIOVANILE NEL SETTORE AGRICOLO

Sono poi previste ulteriori misure per sostenere l’imprenditoria giovanile nel settore agricolo, date le sue specificità, con un finanziamento dedicato pari a 50 milioni di euro.

  • 50 milioni di euro alle imprese agricole, per favorire lo sviluppo dell’imprenditoria giovanile under 40 nel Mezzogiorno.

BANCA DELLE TERRE ABBANDONATE O INCOLTE

Nello stesso spirito, il Governo ha inteso rendere utilizzabili, sempre per i giovani del Mezzogiorno, beni al momento inutilizzati.

La misura “Banca delle terre abbandonate o incolte”, infatti, prevede che i Comuni identifichino i terreni e le aree edificate di cui sono titolari che risultino in stato di abbandono da lungo tempo (almeno 10 anni). I terreni e le aree di cui sopra possono poi, a seguito di bando pubblico, essere assegnati in concessione, per un periodo non superiore a nove anni, sulla base di un progetto di valorizzazione specifico presentato da giovani tra 18 e 40 anni.

  • Un meccanismo di valorizzazione analogo riguarda anche i beni immobili privati, previo consenso del legittimo proprietario, sulla base di un progetto di valorizzazione e della corresponsione di un canone di affitto.
  • Per il finanziamento di tutti questi progetti di valorizzazione, i giovani potranno accedere anche alla misura ‘Resto al sud’ o agli incentivi dedicati al settore agricolo.

Si tratta di una procedura sperimentale di assegnazione dei beni abbandonati ai giovani di età compresa tra i 18 e i 40 anni, per la valorizzazione di terreni, aree edificate o altri immobili abbandonati, sia dei Comuni che dei privati (previo consenso del proprietario al progetto di valorizzazione del bene).

ZONE ECONOMICHE SPECIALI (ZES)

Ulteriore misura di rilievo strategico è quella che istituisce e regolamenta le Zone Economiche Speciali (ZES).

Queste ultime potranno sorgere nelle aree portuali di grande rilievo strategico e nelle aree ad esse economicamente collegate.

  • Lo scopo di questa misura è quello di sperimentare nuove forme di governance anche ricorrendo a procedure amministrative semplificate.
  • L’obiettivo è quello di rilanciare la competitività dei porti delle regioni meridionali, alla luce dell’aumento di traffico marittimo nel Mediterraneo, per cogliere appieno anche le potenzialità di sviluppo offerte dal rilancio della ‘nuova via della seta’.
  • Allo stesso scopo, le ZES saranno dotate di agevolazioni fiscali aggiuntive, rispetto al regime del credito d’imposta al Sud che già prevede notevoli vantaggi fiscali.
  • In particolare, oltre agli investimenti delle PMI, saranno eleggibili per credito d’imposta investimenti fino a 50 milioni di euro, di dimensioni sufficienti ad attrarre player internazionali di grandi dimensioni e di strategica importanza per il trasporto marittimo e la movimentazione delle merci nei porti del Mezzogiorno.
  • Le ZES saranno attivate su richiesta delle regioni meridionali interessate, previa presentazione di un adeguato progetto di sviluppo.

DEFINIZIONE DI ZES
Zona geograficamente delimitata ed entro i confini dello Stato, costituita anche da aree non territorialmente adiacenti, purché presentino un nesso economico funzionale e che comprenda un’area portuale TEN-T.
Ciascuna regione del Mezzogiorno può presentare una proposta di istituzione di una ZES nel proprio territorio, o al massimo due proposte ove siano presenti più aree portuali TEN-T.
Le Regioni che non posseggono aree portuali TEN-T possono presentare istanza di istituzione di una ZES solo in forma associata, qualora contigue, o in associazione con un’area portuale TEN-T.

STRUMENTI DI SEMPLIFICAZIONE

Vengono inoltre individuati strumenti di semplificazione delle procedure adottate per la realizzazione sia degli interventi dei “Patti per lo sviluppo” nelle regioni del Mezzogiorno, che accelerano i tempi e riducono gli oneri a carico delle Amministrazioni centrali, che per la “Valorizzazione dei Contratti Istituzionali di sviluppo” per la promozione dell’attuazione di interventi di notevole complessità, inseriti nell’ambito di piani e programmi operativi finanziati a valere sulle risorse nazionali ed europee.

VALORIZZAZIONE DEI PATTI PER LO SVILUPPO

  • Semplificare ed accelerare le procedure per la realizzazione degli interventi previsti nell’ambito dei Patti per lo Sviluppo

VALORIZZAZIONE CONTRATTI ISTITUZIONALI DI SVILUPPO (CIS)

  • Promuovere l’attuazione di interventi complessi mediante il ricorso ai Contratti Istituzionali di Sviluppo (CIS).

SEMPLIFICAZIONE AMMINISTRAZIONE STRAORDINARIA

  • Rafforzare le norme in materia di continuità produttiva delle aziende.

CLASSIFICAZIONE DEI RIFIUTI

  • Conformare pienamente la legislazione italiana al quadro normativo europeo.

SPAZI FINANZIARI PER GLI ENTI LOCALI

  • Misure per favorire nuovi investimenti da parte degli enti locali.

COMPLETAMENTO INFRASTRUTTURE

  • Semplificazioni in merito alle modalità di utilizzo delle risorse per la realizzazione delle infrastrutture.

MATERA CAPITALE CULTURA 2019

  • Sottoscrizione, entro 30 giorni e su richiesta del Comune di Matera, di un apposito Contratto istituzionale di sviluppo, per la realizzazione di interventi urgenti previsti per Matera «Capitale europea della cultura 2019».

INCENDI

  • Maggiori tutele dei proprietari dei terreni incendiati a fini di estorsione.
  • Le norme introdotte prevedono che non venga applicato il divieto di cambio di destinazione urbanistica.

INTERVENTI IN MATERIA AMBIENTALE

In materia ambientale sono previsti due interventi:

  • il primo destina le somme confiscate o pervenute allo Stato per il risanamento, la bonifica ambientale, la riqualificazione e la riconversione produttiva dei siti nei Comuni di Taranto e Statte;
  • il secondo, interviene sulla disciplina nazionale in materia di classificazione dei rifiuti in applicazione delle disposizioni europee.

OCCUPAZIONE NEL MEZZOGIORNO

Altre misure sono state previste in favore dell’occupazione nel Mezzogiorno attraverso 40 milioni di euro, che consentiranno di attivare programmi formativi, gestiti dall’ANPAL, per la riqualificazione e la ricollocazione di lavoratori coinvolti in situazioni di crisi aziendale o settoriale nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO

  • 40 milioni di euro per programmi di riqualificazione e ricollocazione di lavoratori coinvolti in situazioni di crisi aziendale o settoriale nelle regioni del Mezzogiorno.

COESIONE TERRITORIALE

IPERAMMORTAMENTO

  • Proroga della misura agevolativa fino al 30 settembre 2018 per investimenti effettuati entro il 31 dicembre 2017.

SVILUPPO UNITÀ PRODUTTIVE DEL MINISTERO DIFESA

  • Favorire un’ottimizzazione nella gestione delle unità produttive di Fontana Liri, Messina, Castellammare di Stabia, Torre Annunziata e Capua.

MESSA IN SICUREZZA EDIFICI SCOLASTICI

  • Interventi per il riutilizzo delle risorse non impiegate al fine di assicurare la prosecuzione ed il completamento degli interventi del Piano straordinario di messa in sicurezza degli edifici scolastici.

EDILIZIA GIUDIZIARIA NELLE REGIONI DEL MEZZOGIORNO

  • 330 milioni di euro. Stanziamenti fino al 2025 per la progettazione, ristrutturazione, messa in sicurezza, ampliamento di strutture giudiziarie nelle regioni Campania, Puglia, Calabria e Sicilia.

RISANAMENTO AMBIENTALE

  • Destinare le somme confiscate o pervenute allo Stato, nell’ambito della procedura ILVA, al risanamento ed alla bonifica ambientale.

TUTELA LAVORATORI AFFETTI DA MALATTIE DA AMIANTO

  • 11,7 milioni di euro. Benefici pensionistici per i lavoratori affetti da malattie causate dall’amianto.

POTENZIAMENTO DELLA VIABILITÀ IN CALABRIA

  • Riutilizzo delle risorse risparmiate (750 milioni di euro a seguito del completamento della Salerno – Reggio Calabria) per il potenziamento della viabilità in Calabria.

AUTOSTRADA A 24 – A 25

  • 250 milioni di euro. Interventi di ripristino sulla tratta autostradale A 24 – A 25, a seguito degli eventi sismici.

INTERVENTI A FAVORE DELLE AREE TERREMOTATE

Misure per assicurare il regolare avvio dell’anno scolastico e la prosecuzione delle attività didattiche.

  • 200 milioni dal Fondo di solidarietà.
  • 100 milioni di euro per la rimozione delle macerie.
  • Esenzione pagamento della tassa di successione relativa agli immobili demoliti o dichiarati inagibili a seguito degli eventi sismici e restituzione degli importi a chi ha già versato la tassa

ISTRUZIONE

Al fine di contrastare la cosiddetta povertà educativa, sono previsti specifici interventi a favore dell’istruzione giovanile.

Per quanto riguarda invece l’alta formazione, si vuole assicurare agli atenei del Paese il mantenimento delle assegnazioni ricevute a valere sul Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) ed introdurre una migliore perequazione delle risorse collegate al contesto economico-territoriale.

CONTRASTO ALLA POVERTÀ EDUCATIVA

  • Finanziamento di interventi educativi in favore dei giovani per contrastare l’abbandono scolastico.

ALTA FORMAZIONE

  • Meccanismo di finanziamento degli Atenei orientato all’efficienza e alla perequazione delle risorse con riferimento al contesto economicoterritoriale.

SUPPORTO AGLI ENTI LOCALI

Attraverso un finanziamento di 150 milioni di euro, si garantirà un supporto operativo agli enti locali che intendano conseguire più elevati livelli di coesione sociale anche attraverso il rafforzamento della loro azione amministrativa.

CONTRIBUTO AGLI ENTI LOCALI

  • 100 milioni di euro. Risorse a favore degli enti locali per assicurare l’esercizio delle funzioni fondamentali. 150 milioni di euro per gli enti locali che promuovono azioni di accoglienza e integrazione.
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