Manager 4.0: protagonista della quarta rivoluzione industriale
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Il protagonista dell’industria del futuro, il manager 4.0, è emerso con forza nell’intervento del presidente di Federmanager Stefano Cuzzilla durante l’incontro ”Innovazione e crescita, il ruolo dei manager nel progetto industria 4.0”.

Rispetto agli anni passati (2011-2016) – i cui risultati occupazionali (-6%) hanno penalizzato questa categoria – per la prima volta, il numero dei manager 4.0 nel settore dell’industria è in crescita: l’aumento è di +1% rispetto allo scorso anno.

L’avanzata degli esperti di Industria 4.0 conta professionisti che superano i 55 anni ma, con il giusto piano di formazione per un investimento importante, l’età media può indubbiamente scendere.

Lo stesso Stefano Cuzzilla ha annunciato l’avvio di investimenti per formare e certificare i cosiddetti Innovation manager concentrando l’interesse anche e soprattutto sulle PMI.

 

Industria 4.0: in Italia servono piani, formazione e competenze

L’industria 4.0 ha un valore attuale di 1,7 miliardi di euro (rilevati nel 2016) più 300 milioni di ‘indotto’ (progetti tradizionali di innovazione tech) ed è un terreno da battere dovendo ancora esprimere il suo vero potenziale: è stato avviato da pochi mesi, le verifiche arriveranno a fine anno.

Di questo ed altro si è discusso al convegno “Industria 4.0: la grande occasione per l’Italia” tenutasi a Milano per presentare l’Osservatorio Industria 4.0 della School of Management del Politecnico di Milano.

Il mercato è stato avviato ma servono competenze e formazione per rispondere alla crescente domanda.

I progetti legati all’Industria 4.0 riguardano soluzioni IT, innovazione tecnologica su asset produttivi tradizionali, sistemi cloud, analytics, robotica avanzata, automazione industriale, internet delle cose.

L’Osservatorio ha stimato che nel 1° trimestre 2017 si è verificata una crescita pari al 30% rispetto allo scorso anno rilevando che l’Italia, nell’arco di due anni, ha raddoppiato gli investimenti per l’innovazione digitale.

Nel nostro Paese, soltanto il 16% delle aziende prese a campione dall’Osservatorio non conosce le misure del Piano Nazionale Industria 4.0.

I primi veri frutti del cambiamento si vedranno tra 10-15 anni, ora servono strategie, roadmap lungimiranti, formazione di manager 4.0, un piano di adozione delle tecnologie innovative per migliorare i processi produttivi, sviluppo delle risorse umane, reti di collaborazione.

Solo il 46% delle aziende, oggi, è pronto per il grande salto.

In Italia esistono 24 startup (il 30% circa delle 80 censite in Europa) che hanno a disposizione, mediamente, finanziamenti inferiori alla media europea.

 

Le 4 figure di manager 4.0 create da Federmanager

Federmanager ha creato nuove figure professionali di manager 4.0 che verranno inserite nelle imprese.

Sono quattro in tutto:

  • Innovation manager
  • Manager di rete
  • Temporary manager
  • Export manager.

Al manager 4.0, protagonista dell’industria del futuro, vengono richiesti innanzitutto l’abilità nel migliorare i processi tramite gestione ed implementazione di roadmap tech, capacità nell’analisi dati, nello sfruttamento dell’Intelligenza Artificiale e di strumenti smart (dispositivi, wearable, cloud, Big Data, architetture IT-OT).

Lo Stato deve intervenire incentivando le aziende per dar modo loro di assumere i migliori talenti prima che fuggano all’estero.

Federmanager farà, come sempre, la sua parte: se nel 2016 ha stanziato 5 milioni di euro, nel 2017 finanzierà la cultura digitale con altri 2,7 milioni di euro.

 

Intesa Sanpaolo impegnata nei progetti Industria 4.0

Lo dichiara Marco Allois, Innovation Center di Intesa Sanpaolo coinvolta nei piani di innovazione legati ad Industria 4.0: “Abbiamo pianificato un supporto per i nostri clienti” attraverso la creazione di un ecosistema di attori fondamentali per raggiungere gli obiettivi.

In più, Intesa Sanpaolo utilizza fonti informative utili per individuare le potenzialità del cliente che, integrate a quelle finanziarie tradizionali, permettono di offrire prodotti di elevato livello di personalizzazione.

Prima di supportare i clienti in questo percorso, l’Istituto deve innanzitutto partire col piede giusto individuando il potenziale dei trend tecnologici legati all’Industria 4.0 producendo ricerche e report del settore.

Attraverso l’advisory, la banca può assistere il cliente nella pianificazione della propria strategia per accedere al Piano Nazionale Industria 4.0.

Riguardo all’investimento, Intesa Sanpaolo ha sviluppato strumenti di equità e di co-investimento, proposte finanziarie ad altissimo tasso di digitalizzazione.

In questo clima di quarta rivoluzione industriale, la banca punta a proporre soluzioni finanziarie hi tech anche alle startup e realtà innovative.

 

Network sinergico tra Germania, Italia e Francia

In attesa del manager 4.0 perfetto, Italia, Germania e Francia creano un network con i loro rispettivi piani per Industria 4.0.

Il piano d’azione già avviato dai tre governi punta sulla standardizzazione delle tecnologie (Germania), PMI e trasferimento tecnologico (Italia) e politiche pubbliche (Francia).

E’ necessario che l’Europa si prepari all’offensiva tecnologica in arrivo dalla Cina e dagli USA.

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