Paolo Gentiloni su Fincantieri: ci sono le premesse per arrivare a un accordo
Paolo Gentiloni

Ancora nessun commento

Di fatto, in cambio di questa percentuale in prestito, si prevedono appuntamenti regolari tra francesi e italiani per tutto il periodo dell’accordo: i due partner esamineranno lo stato della loro azienda comune nonché il rispetto degli impegni assunti da entrambe le parti.

“Fiducioso” è anche il ministro italiano dell’Economia Pier Carlo Padoan, mentre Gentiloni, in un’intervista al Figaro, dice che “ci sono le premesse per arrivare a un accordo che tenga conto dei nostri interessi legittimi e al tempo stesso di quelli della Francia”. Lo ha detto Giorgio Ambrogioni, presidente della Cida, la confederazione dei manager e delle alte professionalità pubbliche e private, alla vigilia del 34esimo vertice franco-italiano previsto domani, mercoledì, a Lione, al quale parteciperanno il presidente francese, Emmanuel Macron, e il capo del governo italiano, Paolo Gentiloni. Il restante 50% (nella sostanza il 49) sarà infatti nelle mani dei francesi ripartito tra lo Stato, il gruppo pubblico militare Naval Group, tra il 10% e il 15%, e probabilmente una quota ancora minore ai fornitori dei cantieri. “Da un punto di vista strategico abbiamo l’ambizione di costruire un grande ‘player’ globale nel settore navale”.

“Siamo stati fin dall’inizio ‘tifosi’ -ha continuato Ambrogioni- dell’accordo fra Fincantieri e i cantieri francesi di Saint-Nazaire e convinti sostenitori delle capacità della squadra di manager guidata da Giuseppe Bono, di portare al successo una simile operazione. Si lavorerà quindi con scadenze di tempi differenti”. “Costruire un grande polo civile e militare non si fa in un giorno”, ha aggiunto.

L’accordo c’è, si mettono a punto le ultime questioni formali che in un contesto così delicato – il braccio di ferro sul 51% chiesto dall’Italia – diventano anche sostanziali.

Facebook
Twitter
LinkedIn
Pinterest
Reddit
Tumblr
Telegram
WhatsApp
Print
Email

ALTRI ARTICOLI