1,2 miliardi di euro alle imprese italiane che intendono investire in Egitto
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1,2 miliardi di euro: secondo la rilevazione effettuata dall’ABI a tanto ammonta il plafond messo a disposizione dalle banche italiane per sostenere l’operatività commerciale e finanziaria delle imprese nei settori ad alto potenziale del mercato egiziano. Il dato è stato presentato da Guido Rosa, membro del Comitato di Presidenza ABI incaricato per le relazioni internazionali, al Forum economico tenutosi a Il Cairo, in occasione della missione di sistema del 22-24 febbraio organizzata da banche, imprese e istituzioni. Per l’ABI e le banche è la seconda missione in Egitto. Alla missione, hanno partecipato una delegazione di cinque dei principali gruppi bancari che rappresenta circa il 60% dell’intero mondo bancario italiano in termini di totale attivo e circa il 60,5% in termini di sportelli: Intesa SanpaoloUniCreditUBIMonte dei Paschi di SienaUBAE.
90 aziende, 5 associazioni imprenditoriali, 5 gruppi bancari per un totale di circa 190 partecipanti. Questi i numeri della missione imprenditoriale che ha fatto tappa al Cairo il 22 e 24 febbraio, con l’obiettivo di approfondire le opportunità di business offerte dal mercato egiziano, non solo in termini commerciali ma anche di partnership industriali, nei settori meccanica, energia rinnovabile e infrastrutture. L’iniziativa sarà l’occasione per consolidare il partenariato strategico con l’Egitto in un momento in cui il paese sta aprendo una nuova fase di crescita e sviluppo.
La missione, promossa dai Ministeri dello Sviluppo Economico e degli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale, è stata organizzata da Confindustria, ICE-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, ABI, RETE Imprese Italia, Alleanza delle Cooperative e Unioncamere.
La missione è stata guidata dal Vice Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda, insieme a Licia Mattioli, Presidente del Gruppo tecnico per l’Internazionalizzazione e gli investitori esteri di Confindustria, Riccardo Maria Monti, Presidente dell’Agenzia ICE, e Guido Rosa, membro del Comitato di Presidenza ABI incaricato per le relazioni internazionali.

La missione è stata aperta lunedì 23 febbraio dal Forum economico Egitto-Italia, con la partecipazione delle rappresentanze istituzionali dei due paesi, tra cui quattro ministri egiziani: Mounir Fakhry Abdel Nour, Ministro dell’Industria e Commercio, Ashraf Salman, Ministro degli Investimenti, Naglaa Al Ahwany, Ministro della Cooperazione Internazionale, e Mohamed Shaker, Ministro dell’Elettricità e delle Energie Rinnovabili.

Sono seguiti oltre 1000 incontri di business tra le imprese italiane e le controparti locali, nonché il giorno seguente le visite aziendali al Canale di Suez, al Parco eolico di Zaafarana, alla sede di Tanta Motors e dell’Egyptian Canning Co. Best, e allo Smart Village di Giza.

“La partecipazione delle banche alla missione”, ha dichiarato Rosa, “attesta in modo chiaro l’interesse del nostro settore per questo Paese e la disponibilità a rafforzare il supporto offerto alle imprese italiane, tanto dall’Italia quanto direttamente in Egitto. Il ruolo delle banche a sostegno dell’internazionalizzazione è fondamentale, attraverso la partecipazione attiva alle filiere produttive globali e la presenza sui mercati esteri maggiormente dinamici. Le cinque banche partecipanti alla missione intendono potenziare le relazioni con le controparti locali, individuarne di nuove, e incrementare le proprie attività. Per quanto riguarda il futuro – ha concluso Rosa – gli imprenditori italiani possono contare sul settore bancario italiano come partner per avviare iniziative commerciali e produttive in Egitto”.

Del plafond complessivo dei crediti messo a disposizione dalle banche italiane, 1205,9 milioni di euro, fino ad oggi è stato impiegato solo il 30%, di cui 194,2 milioni sul breve termine.
Oltre alle linee di credito, gli imprenditori che operano in Egitto possono avvalersi dell’assistenza di importanti interlocutori di riferimento. In particolare, una banca italiana è direttamente presente in Egitto attraverso una controllata e due tra i maggiori gruppi italiani hanno uffici di rappresentanza a Il Cairo. Durante gli incontri di business le cinque banche italiane partecipanti alla missione hanno messo a disposizione altrettanti desk di assistenza, per supportare al meglio le imprese italiane e egiziane nell’individuazione delle soluzioni finanziarie più adatte a realizzare nuove operazioni commerciali e progetti di investimento nel Paese.
Anche se nel 2014 la crescita economica dell’Egitto ha risentito delle instabili condizioni politiche, il governo egiziano ha lanciato un importante programma di investimenti del valore di circa 150 miliardi di dollari Usd per finanziare 121 progetti che dovranno sanare le principali carenze strutturali e infrastrutturali del paese. I settori produttivi su cui andranno adimpattare i nuovi investimenti saranno soprattutto le infrastrutture, residenziali e non, energia, agricoltura e agroindustria, turismo, ICT, istruzione e sanità. Inoltre, il piano di aiuti da 18 miliardi di dollari dei paesi del Golfo ha contribuito alla stabilizzazione dell’economia e il Pil del 2015 è previsto in crescita del 3,5%. Gli investimenti sono in lenta ripresa e si concentrano principalmente nel petrolifero. Tra i settori che presentano le maggiori opportunità per le imprese straniere, il settore delle costruzioni, quello dell’energia e l’industria delle telecomunicazioni e della meccanica.
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