A febbraio sprint di vendite per scooter e moto (+21%). In calo quelli elettrici
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Gode di ottima salute il mercato di moto e scooter in Italia. A febbraio le vendite degli scooter hanno visto un’accelerazione mentre quelle delle moto hanno continuato il loro trend positivo. Cosi il mercato di moto, scooter e ciclomotori di febbraio vedono un complessivo +20,9% sullo stesso mese del 2022. In flessione, evidenziano i dati di Confindustria Ancma, solo i ciclomotori e l’elettrico, con quest’ultimo che fa segnare un -3,2%. Nel complesso i volumi hanno complessivamente raggiunto le 23.676 unità. A fare da traino sono gli scooter che targano 11.309 veicoli, pari ad un incremento del 44,62%; significativo anche il trend delle moto che crescono del 7,03% e immatricolano 11.266 mezzi; unico segmento in territorio negativo quello dei ciclomotori, che flettono del 10,05% per un totale di 1.101 unità. Considerando i primi due mesi dell’anno complessivamente sono stati venduti 44.994 veicoli con un +28,39%. Anche nel cumulato annuo sono gli scooter a spingere il mercato, grazie a 22.030 veicoli targati e una crescita del 58,91%; seguono le moto che raggiungono le 20.751 unità pari a un incremento del 13,55%; due mesi consecutivi con il segno meno fermano i ciclomotori a 2.213 veicoli venduti e una flessione del 23,90%. Resta fermo il mercato dell’elettrico. A febbraio sono stati venduti solo 838 motorini alla spina con un -3,2% sullo stesso mese del 2022. Nel primo bimestre l’elettrico cede il 10,82% sul 2022 e mette in strada 1.706 veicoli a zero emissioni. Occorre tuttavia segnalare che i primi due mesi del 2022 avevano fatto registrare una crescita dell’82%. «Il superamento di molti dei residuali problemi di approvvigionamento permette al mercato di esprimere meglio il proprio potenziale, confermando ancora il ruolo centrale dei nostri prodotti come scelta sostenibile e fruibile per gli spostamenti individuali e per gli utilizzi più legati alla passione, al turismo e allo sport – segnala Paolo Magri, presidente Ancma -. Per questo riteniamo che l’agenda politica delle amministrazioni locali debba tenere conto, nel dibattito sulla sostenibilità dei trasporti e sul futuro delle città, del contributo determinante che i motocicli continuano a offrire alla soluzione dei problemi della mobilità».

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