ALLA FINE UNIPOL POTRÀ DIMOSTRARSI GENEROSA CON TUTTI GLI AZIONISTI

Unipol potrebbe riuscire a pagare un dividendo agli azionisti ordinari anche dopo l’acquisto del 4,9% di FonSai e del 74,8% delle azioni di risparmio B di FonSai avvenuto in settembre. E’ la suggestiva ipotesi su cui stanno ragionando gli esperti di Banca Akros dopo un contatto avuto con il team dell’area finanza della compagnia bolognese in cui si è fatto il punto sulla posizione di cassa della capogruppo. E dal confronto sono usciti rassicurati. La capogruppo Unipol oggi ha in cassa 925 milioni di euro, includendo titoli negoziabili e depositi superiori ai 12 mesi in Unipol Banca per circa 210 milioni. Questa posizione è già al netto dei 340 milioni versati per l’aumento di capitale di Premafin, il veicolo che controlla FonSai, dei 175 milioni delle scadenze del debito rimborsate a luglio, dei 180 milioni pagati per l’acquisto del 74,8% di risparmio B di FonSai e del 4,9% di azioni ordinarie FonSai a settembre. Rispetto ai 540 milioni di dicembre 2011, la posizione finanziaria è migliorata soprattutto grazie agli 1,1 miliardi derivanti dall’emissione dei diritti nel 2012. Considerando poi i 600 milioni impegnati nella ricapitalizzazione di Unipol Assicurazioni, la più grande divisione assicurativa del gruppo, anche supponendo nessun dividendo da questa divisione il prossimo anno la capogruppo ha liquidità sufficiente per pagare dividendi nel 2013 anche sulle azioni ordinarie. Secondo le previsioni degli analisti, il dividendo cumulativo, includendo azioni ordinarie e privilegiate, è intorno a 110 milioni. Dopo la recente flessione delle quotazioni di Unipol da 1,75 a 1,55 euro, probabilmente guidato dalle coperture da parte degli investitori di alcune posizioni in vista dell’esaurirsi (13 gennaio) dei 120 giorni di lock-up concordati dal consorzio di sottoscrizione, gli esperti hanno confermato il target price delle azioni ordinarie Unipol a 2 euro e a 1,4 euro per le privilegiate, per le quali si profila un dividendo minimo di 0,17 euro per azione. Secondo Banca Akros, sebbene ancora non vi sia il rischio di eccesso di carta sul mercato (overhang) relativo alle condizioni di lock-up, i prezzi attuali raggiunti dai due titoli potrebbero offrire una base da cui ripartire dal momento che i prezzi di sottoscrizione dei diritti emessi erano di 2 euro per l’azione ordinaria. Gli esperti hanno confermato anche i possibili rapporti di concambio fissati prima degli acquisti effettuati a settembre e della distribuzione del dividendo 2012, a 0,57 azioni ordinarie Unipol per ogni FonSai ordinaria e 0,81 azioni Unipol privilegiate per ogni FonSai ordinaria. Valori a cui si giunge a seguito di uno sconto holding del 40% su Unipol e del 30% sulle azioni privilegiate della compagnia guidata da Carlo Cimbri. Permane per Unipol il rischio di overhang derivante dalla cessione della quota del 6,6% del capitale ordinario di FonSai in mano a Unicredit. In questo caso, tuttavia, gli analisti ritengono che i prezzi delle azioni stiano scontando nel breve termine un andamento al ribasso dal momento che il prezzo di sottoscrizione delle azioni FonSai ordinarie è pari a 1 euro per azione. Invece Equita ieri ha leggermente variato i target price delle azioni ordinarie Unipol da 3,13 euro a 3,06 euro e delle privilegiate da 2,22 a 2,36 euro unicamente in virtù della riduzione dello sconto che si è verificato in borsa tra le due categorie.

 

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