Assicurazioni Generali: nel semestre il risultato operativo sale a 3,1 miliardi 
Un risultato operativo in crescita per Assicurazioni Generali che batte le stime degli analisti e supera 3 miliardi.
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Un risultato operativo in crescita per Assicurazioni Generali che batte le stime degli analisti e supera 3 miliardi.

I conti di Assicurazioni Generali nel primo semestre si sono collocati nella parte alta del consensus a partire dal risultato operativo, che arriva a 3,1 miliardi (+4,8%) “grazie allo sviluppo positivo dei segmenti Vita, Danni e Holding e altre attività”. I premi lordi risultano in aumento a 41,9 miliardi (+2,4%) “grazie allo sviluppo significativo del Danni (+8,5%), in particolare nel non auto” mentre i premi risultano stabili nel Vita (-0,5%). Tutto ciò si tramuta in un utile netto in calo del 9% a 1,4 miliardi che sconta svalutazioni in Russia per 138 milioni (di cui 97 milioni riferiti ai titoli a reddito fisso detenuti direttamente dal gruppo e 41 milioni alla partecipazione in Ingosstrakh): al netto di esse i profitti sono stabili rispetto al 2021 a 1,54 miliardi. Il titolo Assicurazioni Generali , dopo che ieri sera salito di oltre il 2%, oggi viaggia in calo.

Il combined ratio sale al 92,5% 

La posizione di capitale si conferma solida con il Solvency Ratio al 233% (227% a fine 2021) che tiene conto anche del buyback da 500 milioni, avviato ufficialmente ieri e che verrà concluso entro fine anno con la redistribuzione ai soci delle risorse non utilizzate per l’M&A nell’ultimo piano industriale, mentre il combined ratio risale al 92,5% (di 2,8 punti percentuale) scontando la ripresa della circolazione e la iper inflazione in Argentina. In realtà, a fine luglio la Solvency è scesa al 223% sia per l’acquisto della francese La Medicale (che ha pesato per 4,5 punti percentuale) sia per l’andamento del mercato obbligazionario. Il patrimonio netto di gruppo si attesta a 19,7 miliardi (-34,9% rispetto ai 29,3 miliardi di fine 2021) scontando principalmente il rialzo dei tassi sull’obbligazionario oltre alla contabilizzazione del dividendo 2021.

Confermati i target 2024

Confermati i target al 2024 nonostante le numerose incertezze del contesto internazionale, sia geopolitiche sia relative alle dinamiche di inflazione, che costringeranno anche Generali – ha detto il ceo Philippe Donnet – «ad aumenti significativi dei prezzi per mitigare l’effetto del carovita sul costo dei sinistri e sulle spese». «I solidi risultati di Generali dimostrano che il nostro impegno nell’implementazione del piano strategico ‘Lifetime Partner 24: Driving Growth’ è la strada giusta per conseguire una crescita sostenibile e aumentare la profittabilità operativa», ha anche precisato il manager, sottolineando che il gruppo è «attento ma non preoccupato» alla situazione politica italiana. «Quello che non piace ai mercati è l’incertezza, dopo l’estate a breve ci saranno le elezioni ma sono fiducioso sulla capacità della politica e delle istituzioni italiane di mettere in piede un governo responsabile che prosegua nelle riforme», ha precisato al proposito.

L’esposizione sui Btp cala a 52,8 miliardi

Aspetto chiave, chiarito dal cfo Cristiano Borean, è quello dell’esposizione sui titoli di Stato italiani, calata a 52,8 miliardi dai 63 miliardi (a valori di mercato) di fine 2021. Il decremento è figlio di due fattori combinati: da una parte, come noto, i prezzi dei Btp sono calati mentre in parallelo salivano i rendimenti; dall’altra parte il Leone, alla luce della volatilità di mercato, ha deciso in talune situazioni di non reinvestire i titoli giunti a scadenza. «In ogni caso, il gruppo è sempre meno esposto alla volatilità» sui titoli di Stato, ha precisato Borean, ricordando che recentemente Generali ha ricevuto un upgrade da Moody’s anche grazie a esami specifici su questo tema.

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