Intesa Sanpaolo un trimestre da rivedere
Intesa Sanpaolo

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Il prossimo 5 maggio è il giorno stabilito da Intesa Sanpaolo per pubblicare il resoconto del primo trimestre dell’anno corrente. L’utile netto che ne risulta è stabile ad una cifra che si aggira intorno agli 800 milioni di euro, con un ribasso di -0,7% che si sono registrati nel trimestre corrispondente dell’anno precedente. La performance dell’Istituto di credito Intesa Sanpaolo risulta quindi più debole nel settore operativo compensando le svalutazioni sui prestiti.

In calo i ricavi di Intesa Sanpaolo

Sono scesi anche i ricavi con un calo dell’1,7% calcolato in 12 mesi e l’1,9% nel trimestre. La scivolata ha toccato quota 4 miliardi di euro con il net interest income ed è prevista una diminuzione del 4% anno su anno a 1,79 miliardi di euro. Si presume invece, che le commissioni nette salgano del 6,2% con l’aiuto dei forti flussi nell’asset under management.

Trading profit in rialzo

Per quanto riguarda il trading profit si parla di 248 milioni di euro cioè 20 milioni di euro in più rispetto al primo trimestre dell’anno passato. La nota negativa viene dai costi operativi che si valutano in crescita dell’1,5% con un importo di 2 miliardi di euro. Secondo le previsioni ci si aspetta un importo lordo di 2 miliardi di euro per il settore operativo. Un buon risultato anche se in perdita del 5% con una proporzione cost/income del 50,7% contro il 49,1% rilevato nel primo trimestre 2016.

Dopo l’incremento degli Npl durante il quarto trimestre dell’anno scorso, i periti bancari prevedono una svalutazione dei prestiti quotata intorno al 7,2% con un importo di 645 milioni di euro. Il costo di rischio del credito è stato calcolato in circa 70bps, un livello basso se si osservano gli standard italiani.

Le conclusioni degli analisti di Banca Akros

Il capitale rimane in una posizione favorevole senza creare situazioni critiche nella politica di dividendo di Intesa Sanpaolo. Non pensiamo che i risultati ottenuti siano una guida per le azioni in borsa che si sono rivelate meno volatili di quelle degli altri Istituti bancari italiani”, affermano gli analisti della Banca Akros. “Abbiamo raggiunto il prezzo obbiettivo perciò abbassiamo la raccomandazione a neutral. Resta invariato il target price a 2,8 euro”.

 

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