Banche: posto a rischio per 1.300 dirigenti

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Sono circa 1.300 e, nei prossimi mesi, potrebbero vedere vacillare in maniera piuttosto vigorosa la propria poltrona. Secondo Dircredito, sarebbe infatti questa la stima più attendibile del numero dei dirigenti del mondo bancario che nel 2013 potrebbe correre il rischio di perdere il proprio posto di lavoro.

“La metà ha meno di 50 anni” – aggiungeva pochi giorni fa Maurizio Arena, segretario generale del sindacato, lasciando inoltre intendere come un eventuale piano di ricollocamento sarebbe quanto meno complesso. La riconfigurazione professionale dei dirigenti (legati non da un sostanziale rapporto fiduciario con i propri istituti di credito) passa infatti sempre più spesso attraverso un ruolo “esterno” al sistema creditizio, come accaduto ai centinaia di “epurati” che hanno aperto studi di consulenza finanziaria.

Il vero problema è che, rispetto agli scorsi anni, l’epurazione di cui si è detto dovrebbe avvenire in un contesto molto meno ricettivo. In altri termini, la cessazione del rapporto di lavoro con i dirigenti bancari potrebbe non passare attraverso una rapida riqualificazione, quanto attraverso uno scenario di vulnerabilità di cui poco si parla, nell’illusione che si tratti di lavoratori particolarmente privilegiati.

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