Le banche affilano le armi contro il Fmi per rispondere
all’aggressione sugli accantonamenti e sono pronte alla mobilitazione
nei confronti di governo, Bankitalia e Consob con un pressing simile a
quelle messo in atto all’inizio dell’anno contro il blitz dell’Eba,
l’autorita’ europea, sulla ricapitalizzazione delle banche, tra le quali
anche quelle italiane.

La recessione aumenta le difficolta’ delle imprese a rimborsare

i debiti con la conseguente
necessita’ per gli istituti di fare accantonamenti. Ma il timore dei
banchieri e’ di un inasprimento delle coperture a scapito di redditivita’
e ratios patrimoniali.

Il presidente dell’Abi, Giuseppe Mussari, ha segnalato che all’inizio
del 2013 il Fondo monetario compira’ un’analisi sulla stabilita’
dell’Italia e in questo ambito il giudizio sull’industria bancaria potra’
avere un’incidenza significativa. Anche perche’ una non corretta
rappresentazione della qualita’ degli attivi bancari, penalizzerebbe i
nostri istituti nella capacita’ di raccolta sui mercati internazionali.