Da oggi anche Notiziario Finanziario si prende qualche settimana di vacanza. Settembre sarà un mese pregno di cambiamenti e miglioramenti necessari a rendere NotiziarioFinanziario ancora più ricco, che consolideranno la leadership di Notiziario Finanziario nell’informazione finanziaria. Riprenderemo la regolare pubblicazione delle news dal 02 Settembre.
1. SPIAGGIA DEL NAVAGHIO, ZANTE, GRECIA
Il contesto. L’avrete già vista in centinaia di sfondi desktop e cartoline assortite. D’altronde, non si può dire nulla alla spiaggia del Navaghio (Naufragio) dell’isola greca di Zante (uno delle Ionie, vicina a Corfù e Cefalonia). Mare intesamente azzurro, falesie a picco e pure un relitto abbandonato: una nave dedita al contrabbando di sigarette che naufragò nel 1983 e il cui equipaggio se la diede a gambe prima dell’arrivo della polizia.
I consigli. La spiaggia, in realtà, è più bella dall’alto che dal basso: fermatevi a scattare la foto ricordo dal punto panoramico presso Volimes. Altrimenti, se volete sbarcare sui ciottoli (niente sabbia!), dovete per forza arrivare in barca – evitate le ore centrali della giornata, quando al relitto approdano centinaia di persone portate dai barconi turistici.
Le alternative. Molte le alternative meno note e altrettanto belle sulle isole Ionie: la spiaggia di Myrtos a Cefalonia, per esempio, oppure quelle di Porto Katsiki e di Egremni a Lefkada.
Il contesto. Qualche tempo fa gli utenti di Tripadvisor l’hanno scelta come spiaggia più bella del mondo. Senza esagerare, la spiaggia dei Conigli a Lampedusa è tuttavia un gran bel vedere: acque limpidissime e incredibilmente trasparenti, sabbia chiara, l’isola dei Conigli di fronte (popolata, più che dai conigli, dai gabbiani reali) e le famose tartarughe che ogni tanto fanno capolino.
I consigli. L’accesso è facile: un sentiero sterrato di circa settecento metri. Una di quelle classiche spiagge dove portare il picnic… anche se certo non sarete da soli. E se veniste all’alba o al tramonto? Certamente la folla sarebbe un po’ meno presente… Altrimenti fuori stagione, anche se in primavera e inverno il mare potrebbe essere troppo freddo.
Il contesto. Sono i gioielli di Minorca: Macarella e Macarelleta, sulla costa sud dell’isola, vantano la palma di spiagge più belle dell’isola (qualcuno dice delle Baleari). Qui il fascino è dato sia dal colore dell’acqua sia dalla macchia verde della vegetazione alle loro spalle: impossibile non innamorarsene.
I consigli. Ahinoi, quello che abbiamo appena detto non è certo un segreto: a volte l’intasamento nelle piccole spiagge – Macarelleta è davvero minuscola – potrebbe essere paragonato al flusso di gente alla Stazione centrale di Milano. Per non parlare del parcheggio. Se siete camminatori, alzatevi presto la mattina, fate un tratto dello stupendo Camin de Cavalls a piedi (il percorso che gira attorno a tutta l’isola) e sarete ricompensati dall’emozione unica di avere Macarella tutta per voi.
Le alternative. Su Minorca non avrete problemi a trovare alternative altrettanto scenografiche, che rispondono al nome di Turqueta, Galdana, Pregonda…
Il contesto. Per la spiaggia di Zlatni Rat, sull’isola croata di Brac, il fascino non è tanto nella composizione della sabbia (ciottoli e sassolini) né nel colore delle acque (bellissime, invero), quanto nella sua sagoma: affilata, elegante, forma una striscia di 630 metri e per questo era chiamata “corno d’oro”. Tra l’altro, varia di qualche metro profilo e orientamento a seconda delle maree e delle correnti!
I consigli. Come per altre spiagge di quest’articolo, in agosto non venite per fare il bagno – troppa gente – ma per esclamare un “ooh” di meraviglia. Dopo di che, Brac offre luoghi più tranquilli. A Zlatni Rat peraltro ci si arriva con un trenino dal pease di Bol, in traghetto-taxi o a piedi in circa 15 minuti dal parcheggio.
Il contesto. Qui si va proprio sul personale: ognuno ha la sua spiaggia sarda preferita. Noi diamo un punto di vantaggio a Cala Luna e a tutte quelle che si raggiungono da Cala Gonone e da Santa Maria Navarrese: Cala Sisine, Cala Biriola, Cala Mariolu, Cala Goloritzè. Sarà perché il contrasto tra i colori è pazzesco (il mare azzurro intenso, il verde dei boschi di lecci e carrubi, il bianco delle rocce calcaree); sarà perché è comodo arrivarci in barca e non in auto; sarà perché ognuna ha una sua propria atmosfera… ma nel golfo di Orosei potremmo passare l’estate.
I consigli. Come detto, a Cala Luna si arriva in barca da Cala Gonone. Certo, giungere a piedi dà tutta un’altra soddisfazione… ma i sentieri, tra i più belli del Mediterraneo, sono davvero per esperti.
Le alternative. Le lasciamo descrivere ai nostri quattro articoli dedicati alle spiagge più belle della Sardegna.
I consigli e le alternative. La spiaggia è sì grande, ma anche sovraffollata: difficile trovare un po’ di tranquillità ad agosto. Potreste preferire qualche altro punto di Gozo, per esempio la piccola insenatura sabbiosa a ovest della baia, di solito un po’ più tranquilla, oppure la baia di San Blas. In generale, se volete trovare un po’ di tranquillità, vale sempre la regola del “faccio due passi”: a quindici-venti minuti di distanza a piedi dalle spiagge principali, ci sono sempre numerosi punti meno frequentati…
Il contesto. Siamo sulla costa occidentale di Creta. Da Moni Hrissoskalitissa si attraversano uliveti, si costeggia un bosco di cedi e si arriva a Elafonissi, una penisola magnifica, immersa in un paesaggio scabro. La spiaggia è rosata, baciata da acque eccezionalmente limpide, come in una laguna: sembra di essere in un atollo del Pacifico… finché non arrivano le folle.
I consigli. I soliti, ahinoi: arrivare presto la mattina o fare una capatina dopo le 16, quando la maggior parte della gente se ne sta andando. Cercate di dormire nelle vicinanze. Tutavia, anche nelle ore più “calde”, si riesce comunque a ricavare sempre il proprio angolo di paradiso: la prima insenatura è piena di gente, ma più si prosegue maggiore tranqullità si trova. Dopo le spiagge, ecco la penisola rocciosa: il mare è sempre magnifico.
Le alternative. Su Creta le alternative proprio non mancano: ci sono spiagge in ogni angolo della grande e bella isola, alcune davvero poco affollate anche in alta stagione, come quelle della parte più orientale (più distante dai maggiori centri abitati).
Il contesto. Sulla costa meridionale della Corsica, tra Bonifacio e Porto Vecchio, si susseguono le spiagge forse più belle dell’isola: tra tutte, il nostro premio va a quella di Santa Giulia, ben coscienti che anche le altre lasciano tutti a bocca aperta. Santa Giulia ha una forma perfetta, che raramente si trova altrove: chiusa per tre quarti su se stessa, è la spiaggia dei disegni dei bambini, quella degli stereotipi, quella dei sogni.
I consigli. Ovviamente è una spiagga anche parecchio affollata, tanto che quasi vi consigliamo di andarla a vedere tanto per ammirare la meraviglia e poi di andare a fare il bagno da qualche altra parte – la costa citata è piena di calette attraenti, che forse non avranno la spettacolarità di Santa Giulia ma che certo saranno meno frequentate. Se per caso siete in Corsica fuori stagione, una camminata lungo Santa Giulia non dovrebbe mancare nel vostro viaggio corso.
Le alternative. Dicevamo, le spiagge vicine: Rondinara, Palombaggia, cala Rossa, il golfo di Pinarellu. Per chi è in cerca di alternative più curiose, la spiaggia di Nonza, sul “dito” corso – ciottolini verde/grigio e acqua trasparente.
Il contesto. E’ la spiaggia per antonomasia della Turchia: l’avrete già vista ritratta su centinaia di poster, guide, cartoline. Però innegabilmente Ölüdeniz è la più bella e la più scenografica: una laguna dalle acque cristalline, le montagne che fanno da sfondo, sabbia bianca che si dispone in una particolarissima forma sinuosa che cambia leggermente con il gioco delle correnti. Sarebbe un vero paradiso…
I consigli. …se non fosse così affollato. In estate, soprattutto nei weekend, sembra di essere capitati in un gigantesco luna park. Quindi soliti consigli: se siete in alta stagione, alzatevi all’alba o evitatela; se siete in bassa stagione, godetevi il paesaggio.
Le alternative. Per foruna dopo aver visto la grande spiaggia (località Belcekiz), che tra l’altro è in gran parte a pagamento, dirigetevi alla spiaggia della laguna e soprattutto alla valle delle farfalle, accessibile sia in barca sia via terra. Non che ci sia poca gente, anche qui, ma senz’altro riuscirete a trovare un posto per l’asciugamano.
Il contesto. Formentera, si sa, è molto amata dagli italiani, che non mancano di frequentarla dalla primavera all’autunno. Non stupirà quindi di trovare molti connazionali su quella che è la spiaggia più scenografica dell’isola: Ses Illetes, che significa gli isolotti, visto che a proteggere la lunga e stretta lingua sabbiosa che si protende verso Ibiza c’è un corollario di scogli e piccole isole. La penisola ha spiagge da entrambi i lati, quindi c’è la garanzia di trovare sempre mare calmo (se da un lato non c’è vento, c’è dall’altro). Acque trasparenti, sabbia bianchissima: un sogno.
I consigli. Di solito c’è spazio per tutti, anche se in alta stagione può esserci davvero il mondo: cercate di camminare il più possibile verso il capo, più lontano andrete e meno gente ci sarà. Presenti bar e ristoranti.
Le alternative. Anche se piccola, Formentera regala altre bellissime spiagge, come quella di cala Saona e quella di Es Calò. Ma anche nella vicina Ibiza i lidi da sogno non mancano: l’isola sarà sì sinonimo di divertimento, ma anche il mare ha il suo perché…
Il contesto. Siamo nel nord della Sardegna, di fronte all’isola di Tavolara – che spicca in ogni fotografia con il suo peculiare profilo che cambia a seconda dal punto di vista. Brandinchi incarna quello che potremmo definire il sogno tropicale: la trasparenza polinesiana, l’impalpabilità della sabbia, il miraggio di essere improvvisamente stati catapultati alle isole Cook. Due baie separate da una penisola boscosa; e alle spalle una profumata pineta.
I consigli. Non aspettatevi una spiaggia selvaggia; Brandinchi è zeppa di famiglie (l’acqua bassa favorisce i bambini) e attrezzata con ogni sorta di divertimento. Tuttavia, l’acqua è talmente limpida che invoglierà anche i più solitari.
Le alternative. Le lasciamo descrivere ai nostri quattro articoli dedicati alle spiagge più belle della Sardegna.
Il contesto. Guardatela nella foto sotto. Non è bellissima? Una mezzaluna di sabbia dorata, perfetta nella sua forma, con acque limpide e nessuno in giro. La baia si chiama Voidokiliaed è forse la meno conosciuta tra le 12 che abbiamo scelto di presentarvi in quest’articolo. Si trova sulla costa occidentale del Peloponneso, in Grecia, e la si raggiunge facilmente dal villaggio di Petrochori. Un sito storico, oltre che bellissimo: nei dintorni sono presenti resti di castelli medievali, siti archeologici e vari riferimenti al mito.
I consigli. A differenza di molte altre, qui non c’è nessun servizio, soltanto la spiaggia che vi aspetta. Che – è vero – raramente si presenta come nella foto, ovvero libera da ombrelloni e asciugamani; ma che comunque non attira mai grandissime quantità di turisti, che al Peloponneso preferiscono le isole. Munitevi di picnic e siate rispettosi: l’area è protetta per l’eccezionale valore ambientale, visto che anche la laguna alle spalle è popolata da numerosissimi uccelli.
Le alternative. Moltissime: anche il Peloponneso è costellato di belle spiagge, soprattutto nel Mani (il “secondo dito”) e vicino a Monemvasia (l’isoletta di Elafonissos vanta un’altra spiaggia straordinaria, chiamata Simo’s Beach).