Carte di pagamento: il 55% degli italiani pensa che i costi gravino sui consumatori

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IL CONSUMERS’ FORUM – Comode, sicure e vantaggiose. Ma più care per il consumatore che non per commercianti e banche. Queste alcune delle opinioni espresse dagli italiani sulle carte di pagamento (debito e credito) secondo una ricerca condotta da Hall & Partners e presentata oggi in occasione del convegno “Sistemi di pagamento per consumatori consapevoli”, organizzato da Consumers’ Forum.

LA RICERCA – L’indagine di Hall & Partners, condotta su un campione di oltre mille persone rappresentativo della popolazione italiana tra i 18 e i 54 anni, ha indagato alcuni aspetti finora poco esplorati del rapporto tra i consumatori e le carte di pagamento focalizzandosi, in particolare, sui costi del sistema e sui timori rispetto a un possibile cambiamento dello status quo. Primo dato di interesse è la convinzione comune (55% degli intervistati) che l’attuale sistema sia più caro per il consumatore e il commerciante, con una larga maggioranza di persone che non crede che il sistema sia oneroso per la banca o il fornitore della carta.

GLI SCENARI 
Ma che cosa accadrebbe a fronte di un mutamento di scenario, in termini di variazioni dei costi per i vari attori del sistema? Nell’ipotesi che a diminuire fossero le commissioni a carico dei commercianti, il pubblico idealmente preferirebbe (78% degli intervistati) che la differenza a carico del sistema venisse riassorbita dai fornitori delle carte, cioè le banche. Tuttavia, nella realtà, il consumatore teme (79%) che alla fine questa differenza andrà a ricadere su di lui, aggravando un quadro che, come visto sopra, è già vissuto come piuttosto oneroso.

A parità di scenario, ossia meno costi per i commercianti, la pubblica opinione è divisa tra coloro che si aspettano che il risparmio per il retailer finisca per riflettersi in un minor prezzo al dettaglio e chi crede che ciò non avverrà. La percezione comune, comunque, è che una riduzione della commissione interbancaria si rifletterebbe in costi più alti per i consumatori che richiedono la carta (62% degli intervistati). Alcuni (20%) credono infine che una diminuzione dei costi avrebbe conseguenze negative sulla sicurezza del sistema nel suo complesso.

Se le carte diventassero sensibilmente più care, il consumatore tornerebbe a usare in modo massiccio il contante (71%) o andrebbe a ridurre il numero di carte possedute (72%). Ma se si riuscisse a dimostrare che il contante ha costi sociali ed economici maggiori delle carte, circa la metà degli intervistati (49%) tornerebbe a utilizzare più le carte del cash.
In ogni caso, la maggioranza degli intervistati (54%) ritengono che un eventuale intervento legislativo sul sistema delle carte di pagamento dovrebbe andare ad agire sulle banche.

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