Codacons: “Prestiti in caduta libera. Il governo intervenga con misure di liberalizzazione del settore bancario”

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“I prestiti alle famiglie sono ormai in caduta libera, una discesa ininterrotta, se si pensa che nell’agosto 2001 il tasso di crescita era del 4,7% su base annua e da allora non c’è stato mese in cui non si sia verificato un calo: 4,7; 4,5; 4,3; 3,9; 1,8; 1,3; 0,8; 0,6; 0,4”. Così il Codaconsha commentato i dati sui prestiti al settore privato resi noti ieri dalla Banca d’Italia.

Per l’associazione di consumatori, “le famiglie e le imprese sono ormai sull’orlo del fallimento ma le banche continuano a non fare il loro mestiere, che è quello di fare prestiti e far circolare la moneta. In pratica i soldi prestati alle banche dalla Bce, 116 miliardi a dicembre e 139 miliardi a febbraio, al tasso regalo dell’1%, sono andati tutti in acquisti di Bot. Le banche preferiscono guadagnare gli alti interessi sui titoli di Stato, che ovviamente paghiamo noi italiani con le varie manovre, piuttosto che concedere prestiti a imprese e famiglie”.

Secondo il Codacons la causa di questa situazione va ricercata in primo luogo nella mancanza di concorrenza nel settore bancario, che comporta tra le altre cose un’impossibilità effettiva del consumatore in difficoltà di poter cambiare banca.

Il governo, ha sottolineato l’associazione, dovrebbe intervenire con misure di liberalizzazione, cominciando a eliminare balzelli assurdi come la commissione di istruttoria veloce e la commissione disponibilità fondi.

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