Come fa Google a decidere chi deve stare in prima pagina e chi no?

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googleQuali sono i fattori che influenzano il posizionamento di risultati su Google e come viene generata la classifica dei risultati?

Non esistono delle vere linee guida da seguire alla lettera, ma poiché sappiamo che lo scopo di Google è rispondere alle nostre domande forse riusciremo a capire qualcosa in più da questa nostra indagine.

Ecco i fattori SEO che (probabilmente) saranno più rilevanti per Google nel 2020

 

Mobile First

“Mobile first” significa progettare ed ottimizzare un sito privilegiando la sua visualizzazione da mobile. Nel 2020 la maggior parte delle ricerche effettuate sul web saranno provenienti da dispositivi mobili.

Sei già pronto con un sito che sia mobile-friendly? Contattaci se vuoi un sito funzionale anche da mobile.

Alcune accortezze da usare per rendere il tuo sito in versione mobile più appetibile a Google:

  • Rendi leggere e stra-veloci le pagine del tuo sito, magari usando un sistema di caching, lazy load ed altri sapienti usi di tecnologie, per diminuire il tempo di caricamento di un sito.
  • Usa un design pensato per il touchscreen con bottoni a grandezza pollice.
  • Mantieni il tuo sito semplice nell’aspetto e facile da navigare e comprendere.
  • Usa liste ed elenchi puntati nei paragrafi (Aiutano nella leggibilità del testo oltre che nella comprensione del contenuto scritto).
  • Usa immagini ottimizzate e compresse che carichino velocemente
  • Usa font leggibili e non piccoli.
  • Mantieni il contenuto in massimo due colonne (meglio una colonna).

 

Le ricerche vocali

“Dal 2020 in poi, circa il 50% delle ricerche avverrà tramite ricerca vocale da mobile”
Per quanto clamoroso possa sembrare è ormai un dato di fatto: le ricerca vocali sono sempre più comuni, grazie anche ad assistenti vocali sempre più “intelligenti” e dispositivi nati per questo unico scopo.

Un sito per rispondere a domandi vocali, dovrà essere:

  • Ottimizzato per dispositivi mobili
  • Veloce nel caricamento (Sotto i 4 secondi possibilmente)
  • Con molti contenuti in modalità “Domanda e Risposta”
  • Realizzato con dati strutturati per entrare a far parte dei cosiddetti “Featured Snippet” di Google

Immagini in formato webp

Non ne hai mai sentito parlare? Male, perché è il futuro delle immagini sul web.

Google già le ama, perché sono di migliore qualità, usano tecnologie di compressione moderne e sono in genere più piccole del 50% degli altri formati.

Possono essere anche immagini animate e senza la solita perdita di qualità che coinvolge le GIF animate, nonostante l’aumento delle loro dimensioni.

Video su Youtube

“6 persone su 10 guardano video su Youtube piuttosto che in TV”.

I video nel 2020 avranno lo stesso successo del 2019, se non maggiore. Ce lo dicono i social da qualche anno ormai, che i video sono i contenuti che generano maggior interesse ed il maggior numero di condivisione.

I video su Youtube, particolarmente poi, sono quasi sempre mostrati nella parte alta dei risultati di ricerca, quindi potrebbero essere un ottimo strumento per posizionare i nostri contenuti prima di quelli della concorrenza.

Se bisogna posizionare facilmente un nuovo articolo o una pagina, comincia a creare anche una versione video per Youtube, e magari linkare a vicenda il tuo sito ed il tuo video su Youtube.

Nell’esempio in alto vediamo come i video di youtube si posizionano nella parte alta dei risultati.

Contenuti di qualità

Potrà sembrare un’ovvietà ma non è ancora così. Il contenuto è (e lo sarà anche negli anni a venire) il valore primario di qualsiasi pagina.

La qualità di un contenuto non è solo legato alla quantità di parole o immagini che mostra la nostra pagina agli occhi di Google, ma è legato a tantissimi fattori semantici.

Potrebbe essere in prima posizione, anche un semplice articolo con una sola infografica, purché sia ben fatta, piuttosto che un articolo pieno di testo e contenuto (non di qualità).

Punta a scrivere articoli esaustivi indipendentemente dalla loro forma.

Personalizzazione dei risultati

Nel 2020 Google porterà con sé, l’eredità lasciata nel 2019, e cioè quella legata al rendere risultati di ricerca personalizzati per ogni utente.

Sembra strano vero? Invece è così! Google ha iniziato (già da un bel po’ in effetti) a mostrare i risultati delle ricerche personalizzati in base all’utente che ricerca, e basandosi su Geolocalizzazione e su dati specifici del nostro account Google.
Entreranno nel vivo della ricerca perciò la cronologia di ricerca, i dati riferiti alle pagine che già abbiamo visitato, la nostra effettiva posizione, e tanti altri campi che “raccontano” a Google chi noi siamo e soprattutto cosa noi vogliamo.

Il mio consiglio è quello di essere esaustivi nei contenuti per prevedere ogni sfaccettatura delle query che gli utenti scrivono.

Ad esempio se cerco un servizio X, che può essere correlato ad un altro semanticamente simile servizio Y, nella pagina in cui spiegherò il servizio X cercherò di essere esaustivo anche sul servizio Y.

Riepilogo

Il tuo sito per essere pronto per il 2020 deve essere ben concepito per la navigazione da smartphone, deve essere veloce ed esaustivo nelle risposte e diventare autorevole grazie alla qualità dei suoi contenuti.

Conclusione

Tieni in mente il fatto che prima di tutto Google cerca di rispondere a delle domande (queries) e che per mostrare il miglior risultato deve, in pochissimi istanti, restituire la pagina che meglio di tutte risponde a quell’esigenze dell’utente. Seguendo questo principio e capendo l’evoluzione della tecnologia affina sempre più il suo algoritmo, cercando di focalizzarsi sempre più “sull’utente cercante”, unico suo vero “cliente”.

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