La salute delle banche migliora. Ad affermarlo è l’Abi (Associazione bancaria italiana), secondo cui i numeri recentemente presentati al Fondo Monetario Internationale starebbero dimostrando, in maniera univoca, che le condizioni degli istituti di credito italiani stiano nettamente migliorando.
Il biennio 2012 – 2013, in altri termini, rappresenterà la vera inversione di tendenza rispetto alla depressione dei conti vissuta nel 2011: rispetto alla perdita del penultimo esercizio finanziario, pertanto, il nuovo periodo gestionale delle banche dovrebbe garantire utili per almeno 10 miliardi di euro, con un rendimento sul capitale pari all’1,1 per cento nel 2012 e all’1,7 per cento nel 2013.
I miglioramenti, prosegue poi l’Abi, starebbero riguardando tutti i principali comparti della gestione bancaria: le sofferenze sono in calo, gli impieghi sono in lieve crescita, depositi e raccolta sono in fase di apprezzamento. Il margine di interesse sarà inoltre pari al 2,5 per cento nel 2013, dopo il lieve calo dell’1,2 per cento nel 2012.
Insomma, il settore sta consolidando una ripresa che si fa sempre più interessante. Imprese e famiglie si augurano che questo rasseneramento del contesto possa produrre risultati utili anche nei loro confronti, con un’attenuazione della stretta creditizia e un’attenuazione del costo finale del denaro.