Continua il braccio di ferro tra Stati Uniti e Cina per aggiudicarsi la divisione di TikTok
Oracle ha vinto la gara per le operazioni Usa della app cinese TikTok battendo Microsoft.
tiktok

Ancora nessun commento

Oracle ha vinto la gara per le operazioni Usa della app cinese TikTok battendo Microsoft. Dopo la decisione della multinazionale cinese ByteDance, riportata dal New York Times, di rifiutare l’offerta di Microsoft per gli asset americani della sua divisione Tik Tok, circolano indiscrezioni secondo cui la prescelta sarebbe stata Oracle.

Ciò non significa che l’applicazione sia stata acquisita da Oracle, ma che potrebbe essere il “Trusted Tech Partner”,  ovvero partner tecnologico fidato degli Stati Uniti. Dunque non un acquirente vero e proprio ma un collaboratore governativo che fornirà il proprio cloud computing per il regolare svolgimento delle operazioni. Bytedance, infatti, non si è privato dell’intera piattaforma ma esclusivamente del “pacchetto statunitense”, senza concedere né controllo né algoritmo. Oracle fornirà server affinché il social medium continui a operare.

 Oracle non era un vincitore così scontato nella corsa per TikTok. Sebbene sia Oracle che Microsoft  abbiano operazioni di cloud computing e capacità tecniche alla pari, Oracle si concentra principalmente sul servire i clienti aziendali ma non ha particolare esperienza nella gestione di una piattaforma di social media o di altre importanti attività rivolte ai consumatori. Stando alle voci di corridoio, il co-fondatore di Oracle Larry Ellison all’inizio di quest’anno ha organizzato una raccolta fondi per il presidente Trump. L’amministratore delegato Safra Catz ha anche lavorato nel comitato esecutivo per il team di transizione di Trump nel 2016. The Donald, infatti, si era espresso con parole positive nei confronti della società quando, nei mesi precedenti, gli era stato chiesto un parere su chi potesse aggiudicarsi la gara.

D’altro canto, Microsoft è un attore ancora più importante nel business computing, ma possiede anche il sito di social media LinkedIn e il business dei videogiochi Xbox. È anche un’azienda molto più grande e ha circa 136 miliardi di dollari, circa il triplo di quanto Oracle ha a disposizione.

Il prossimo passo è che la Casa Bianca e la commissione per gli investimenti esteri negli Stati Uniti approvino l’accordo, come riporta il Wall Street Journal, aggiungendo che i partecipanti ritengono che soddisfi le preoccupazioni sulla sicurezza dei dati precedentemente sollevate dal governo americano. La mossa della società madre di TikTok, ByteDance Ltd. con sede a Pechino, arriva pochi giorni dopo che il governo cinese ha messo in dubbio i negoziati quando ha emesso nuove restrizioni all’esportazione alla fine del mese scorso sul tipo di tecnologia di intelligenza artificiale utilizzata da TikTok. Gli algoritmi, che determinano i video serviti agli utenti e sono visti come l’ingrediente segreto dell’applicazione , sono stati considerati parte delle negoziazioni dell’accordo fino al cambiamento della politica cinese che ha sollevato domande tra le parti coinvolte nelle negoziazioni su come valutare il business dei social media.

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha più volte ribadito che avrebbe chiuso TikTok negli Usa se non fosse venduto a una società americana entro il 15 settembre, anche se non è chiaro se questa sia la scadenza operativa. In un ordine esecutivo del 6 agosto, la Casa Bianca ha dato a ByteDance una scadenza di 45 giorni prima di vietare l’app, che secondo l’amministrazione Trump rappresenta una minaccia economica e alla sicurezza nazionale per gli interessi degli Stati Uniti, se non viene venduta a un’ acquirente statunitense. Questo dà alle parti fino al 20 settembre per concludere un accordo.

TikTok negli ultimi mesi è salito a circa 100 milioni di utenti mensili negli Stati Uniti, da circa 11 milioni all’inizio del 2018, e sono considerati tra i più redditizi nella base di utenti globale dell’app di circa 689 milioni. Per questo, un accordo tra le parti è diventato fondamentale per far sì che le tensioni tra gli stati non si tramutassero in una perdita di denaro continua per l’app più famosa del mondo.

Facebook
Twitter
LinkedIn
Pinterest
Reddit
Tumblr
Telegram
WhatsApp
Print
Email

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

ALTRI ARTICOLI

L’Unione Europea mette a disposizione 780 milioni per i combustibili alternativi 

Pronti 780 milioni di euro per la realizzazione di infrastrutture quali stazioni di ricarica elettrica, stazioni di rifornimento di idrogeno, soluzioni di elettrificazione di banchine, stazioni di rifornimento di ammoniaca e metanolo nei porti, soluzioni per adozione dell’elettricità e dell’idrogeno per le movimentazioni negli aeroporti e dell’idrogeno in ambito ferroviario.

Leggi »