Contributi a progetti per sostegno a vittime tratta
L’imprenditoria immigrata continua a crescere in Italia

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Dal Dipartimento Pari Opportunità un bando da 13 milioni di euro per garantire alloggio, vitto e assistenza alle vittime di tratta.

Al via il bando del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri per progetti di assistenza a favore delle vittime di tratta.

A disposizione un budget di 13 milioni di euro per iniziative destinate a persone straniere vittime di situazioni di violenza o di grave sfruttamento, compresi i richiedenti o i titolari di protezione internazionale/umanitaria, o individuate come vittime o potenziali vittime di tratta al momento dello sbarco o presso aree di frontiera terrestre.

INTERVENTI AMMESSI: Per accedere ai contributi i progetti devono prevedere interventi quali: attività di primo contatto con le popolazioni a rischio di sfruttamento; azioni proattive multi-agenzia di identificazione dello stato di vittima anche presso commissioni territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale; azioni/attività di protezione immediata e prima assistenza; protezione sociale, assistenza socio-sanitaria, psicologica, legale e consulenze varie con particolare attenzione alle specificità dei minori non accompagnati; attività mirate all’ottenimento del permesso di soggiorno o di altro status giuridico; formazione (alfabetizzazione linguistica, informatica, orientamento al lavoro, corsi di formazione professionale); attività mirate all’inserimento socio-lavorativo; assistenza e integrazione sociale finalizzata ad accompagnare le persone vittime di tratta, violenza, grave sfruttamento, che abbiano eventualmente già beneficiato di misure di prima assistenza, in un percorso di assistenza personalizzato di secondo livello; azioni di motivazione, di empowerment, orientamento, formazione e inserimento lavorativo; attività mirate al raccordo operativo tra il sistema di protezione e contrasto delle vittime di tratta e grave sfruttamento e il sistema a tutela dei richiedenti/titolari di protezione internazionale/umanitaria.

DURATA:i progetti hanno una durata di 15 mesi e dovranno essere avviati il 1° settembre 2016.

FINANZIAMENTO: la richiesta di finanziamento per ciascun progetto deve essere compresa entro un minimo di 50mila euro e un massimo di 1,3 milioni di euro.

BENEFICIARI: i progetti possono essere proposti da: regioni e province autonome di Trento e Bolzano, comuni, unioni di comuni e loro consorzi, città metropolitane, comunità mon i protane e loro unioni; Soggetti Privati convenzionati iscritti nell’apposita sezione del registro delle associazioni e degli enti che svolgono attività a favore degli immigrati.

DOMANDE: i progetti devono essere presentati entro ore 14.00 del 10 luglio 2016.

Governo – contributi a progetti per sostegno a vittime tratta: bando 1/2016

 

Bando per il finanziamento di progetti attuati a livello territoriale finalizzati ad assicurare, in via transitoria, ai soggetti destinatari adeguate condizioni di alloggio, vitto e assistenza sanitaria e, successivamente, la prosecuzione dell’assistenza e dell’integrazione sociale

  • – Programma unico di emersione, assistenza ed integrazione sociale a favore degli stranieri e dei cittadini di cui al comma 6 bis dell’art. 18 del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, alle vittime dei reati previsti dagli articoli 600 e 601 del codice penale, o che versano nelle ipotesi di cui al comma 1 del medesimo articolo 18
  • (art. 1, commi 1 e 3, del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 16 maggio 2016)
  • – BANDO 1/2016

 

INTERVENTI AMMESSI

PER ACCEDERE AI CONTRIBUTI I PROGETTI DEVONO PREVEDERE INTERVENTI QUALI:

  • attività di primo contatto con le popolazioni a rischio di sfruttamento volte alla tutela della salute e all’emersione delle potenziali vittime di tratta e/o grave sfruttamento sessuale, lavorativo, accattonaggio, economie illegali e matrimoni forzati/combinati, con particolare attenzione alle persone richiedenti protezione internazionale o titolari di protezione internazionale;
  • azioni proattive multi-agenzia di identificazione dello stato di vittima anche presso commissioni territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale, in relazione alle valutazione del caso ai fini di una preliminare identificazione della persona assistita quale vittima di tratta e dell’accertamento della sussistenza dei requisiti per l’ingresso nei percorsi di protezione dedicati;
  • azioni/attività di protezione immediata e prima assistenza, quali pronta accoglienza, immediata assistenza sanitaria e consulenza legale;
  • accoglienza residenziale o semi-residenziale se la condizione della vittima lo permette;
  • protezione sociale, assistenza socio-sanitaria, psicologica, legale e consulenze varie con particolare attenzione alle specificità dei minori non accompagnati;
  • attività mirate all’ottenimento del permesso di soggiorno o di altro status giuridico;

    formazione (alfabetizzazione linguistica, informatica, orientamento al lavoro, corsi di formazione professionale);

  • attività mirate all’inserimento socio-lavorativo;
  • assistenza e integrazione sociale finalizzata ad accompagnare le persone vittime di tratta, violenza, grave sfruttamento, che abbiano eventualmente già beneficiato di misure di prima assistenza, in un percorso di assistenza personalizzato di secondo livello, integrato e multidimensionale teso a favorire l’inclusione attiva, l’integrazione e l’autonomia personale in Italia o il rientro volontario assistito nel Paese di origine;
  • azioni di motivazione, di empowerment, orientamento, formazione e inserimento lavorativo;
  • attività mirate al raccordo operativo tra il sistema di protezione e contrasto delle vittime di tratta e grave sfruttamento e il sistema a tutela dei richiedenti/titolari di protezione internazionale/umanitaria, compresa l’attivazione di percorsi integrati di tutela tra i due sistemi, valutando l’iter più adeguato in base alle necessità della persona coinvolta.

DURATA

  • I progetti hanno una durata di 15 mesi e dovranno essere avviati il 1° settembre 2016.

BENEFICIARI

I PROGETTI POSSONO ESSERE PROPOSTI DA:

  • regioni e province autonome di Trento e Bolzano,
  • comuni, unioni di comuni e loro consorzi, città metropolitane, comunità montane e loro unioni,
  • soggetti privati convenzionati iscritti nell’apposita sezione del registro delle associazioni e degli enti che svolgono attività a favore degli immigrati.

I progetti, che possono prevedere la formale adesione di soggetti attuatori, pubblici o privati, devono essere presentati entro ore 14.00 del 10 luglio 2016.

FINANZIAMENTO

La richiesta di finanziamento per ciascun progetto deve essere compresa entro un minimo di 50mila euro e un massimo di 1,3 milioni di euro.

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