Contributi in Campania per nuove imprese agricole gestite da giovani

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Si tratta di una modalità di attuazione integrata che consente ai richiedenti di poter accedere in maniera semplificata, dal punto di vista procedurale, alle due tipologie di intervento (6.1.1 e 4.1.2) per ricevere assieme al premio di insediamento anche il sostegno finanziario necessario per il raggiungimento degli obiettivi definiti dal Piano di Sviluppo Aziendale.
OBIETTIVO: la contemporanea attivazione delle due tipologie rafforza la possibilità di raggiungere l’obiettivo di incentivare il primo insediamento in agricoltura di giovani imprenditori, creare opportunità economiche per il mantenimento della popolazione giovanile nei territori rurali e nelle aree caratterizzate da processi di desertificazione sociale e favorire l’inserimento di professionalità nuove con approcci imprenditoriali innovativi, nelle aree con migliori performance economiche sociali.
BENEFICIARI: giovani di età non superiore a quaranta (40) anni (quarantuno anni non compiuti) al momento della presentazione della domanda di sostegno, in possesso di adeguate qualifiche e competenze professionali, che per la prima volta si sono insediati in un’azienda agricola in qualità di capo azienda, assumendone la relativa responsabilità civile e fiscale e che presentano un piano di sviluppo aziendale.
RISORSE: la dotazione finanziaria del bando è di 140 Milioni di Euro (90 milioni per la tipologia 4.1.2 e 50 milioni per la tipologia 6.1.1).
TIPO DI SOSTEGNO: pemio da erogarsi come pagamento forfettario in due rate, in un periodo massimo di cinque anni dalla data della decisione con cui si concede l’aiuto.
Il premio risulta di € 50.000,00 nelle macroaree C e D e fino a € 45.000,00 nelle macroaree A e B.
L’aiuto è concesso sotto forma di contributo in conto capitale sulla spesa ammissibile.
L’importo massimo di spesa ammissibile per azienda nell’intero periodo di programmazione è determinato sulla base degli scaglioni di Prodotto Standard (PS).
CONTRIBUTO: per l’attuazione del progetto integrato giovani sono previsti i seguenti incentivi: – premio di insediamento; – contributo finanziario per la realizzazione degli investimenti previsti dal piano di miglioramento aziendale.
IL PREMIO DI INSEDIAMENTO per le aziende ricadenti nei territori delle macroaree C e D è fissato in euro 50.000,00; per quelle ricadenti nei territori delle macroaree A e B è fissato in euro 45.000,00.
La percentuale di sostegno è pari al 100% del contributo pubblico.
La spesa ammessa prevista per la realizzazione del piano di miglioramento aziendale, deve risultare pari ad almeno:
• euro 15.000,00 per le aziende la cui superfice ricade prevalentemente nelle macroaree C e D;
• euro 25.000,00 per quelle la cui superfice aziendale ricade prevalentemente nelle macroaree A e B.
LA PERCENTUALE DI SOSTEGNO, calcolata sulla spesa ammessa a finanziamento, per gli investimenti relativi alla fase di produzione è pari al 90%.
L’IMPORTO MASSIMO DEL CONTRIBUTO: CONCEDIBILE AL RICHIEDENTE per l’intero periodo di programmazione è limitato a 1.500.000 di euro.
DOMANDA: il termine ultimo è fissato al 30 giugno 2018.

CAMPANIA – PSR 2014-2020

BANDO PROGETTO INTEGRATO GIOVANI
TIPOLOGIA DI INTERVENTO 4.1.2

  • Investimenti per il ricambio generazionale nelle aziende agricole e l’inserimento di giovani agricoltori qualificati

TIPOLOGIA DI INTERVENTO 6.1.1

  • Riconoscimento del premio per i giovani agricoltori che per la prima volta si insediano come capo d’azienda.

FINALITÀ

Il Progetto integrato giovani rappresenta una modalità di attuazione integrata che consente ai richiedenti di poter accedere in maniera semplificata, dal punto di vista procedurale, alle due tipologie di intervento (6.1.1 e 4.1.2) per ricevere assieme al premio di insediamento anche il sostegno finanziario necessario per il raggiungimento degli
obiettivi definiti dal Piano di Sviluppo Aziendale.

  • La contemporanea attivazione delle due tipologie rafforza la possibilità di raggiungere l’obiettivo di incentivare il primo insediamento in agricoltura di giovani imprenditori, creare opportunità economiche per il mantenimento della popolazione giovanile nei territori rurali e nelle aree caratterizzate da processi di desertificazione sociale e favorire l’inserimento di professionalità nuove con approcci imprenditoriali innovativi, nelle aree con migliori performance economiche sociali.

AMBITO TERRITORIALE

La tipologia di intervento si applica su tutto il territorio regionale della Campania

  • Si specifica che i terreni dell’azienda agricola richiedente devono essere ubicati per oltre il 50% della SAT nel territorio regionale e le particelle catastali sulle quali si prevede di realizzare gli investimenti fissi devono ricadere interamente nel territorio regionale.

DOTAZIONE FINANZIARIA

La Dotazione finanziaria per l’attuazione della tipologia di intervento prevista dal presente bando è fissata in euro 140.000.000,00 (centoquarantamilioni) di cui:

  • euro 50.000.000,00 (cinquantamilioni) a valere sulle disponibilità finanziarie della tipologia 6.1.1
  • euro 90.000.000,00 (novantamilioni) a valere disponibilità finanziarie della tipologia 4.1.2.

INTERVENTI

Il progetto integrato giovani prevede la concessione di un premio di insediamento e la concessione di aiuti finanziari per la realizzazione di investimenti:

  • costruzioni o miglioramento di beni immobili,
  • acquisti di nuovi macchinari, attrezzature, programmi informatici, brevetti e licenze

necessari per l’attuazione di un Piano di Sviluppo Aziendale

finalizzati

  • al miglioramento/realizzazione delle strutture produttive aziendali,
  • all’ammodernamento/completamento della dotazione tecnologica,
  • al risparmio energetico.

L’integrazione tra le due diverse tipologie di intervento deve emergere chiaramente nella descrizione del Piano di Sviluppo Aziendale presentato dal giovane.

BENEFICIARI

Giovani di età non superiore a quaranta (40) anni (quarantuno anni non compiuti) al momento della presentazione della domanda di sostegno, in possesso di adeguate qualifiche e competenze professionali, che per la prima volta si sono insediati in un’azienda agricola in qualità di capo azienda, assumendone la relativa responsabilità civile e fiscale e che presentano un piano di sviluppo aziendale.

  • Per “insediamento” s’intende l’acquisizione di un’azienda agricola da parte del giovane agricoltore che, in qualità di unico capo azienda, ne assume per la prima volta la responsabilità civile e fiscale della gestione aziendale.

Pertanto, il processo di insediamento si intende iniziato con l’iscrizione alla Camera di Commercio Industria, Artigianato ed Agricoltura (CCIAA) e deve avvenire entro i diciotto (18) mesi precedenti la data di presentazione della domanda di sostegno.

  • Tale processo comporta in ogni caso anche l’apertura della P.IVA e l’iscrizione all’INPS.

CONDIZIONI DI AMMISSIBILITÀ

I soggetti interessati sono obbligati, preventivamente alla presentazione della domanda di sostegno, alla costituzione o all’aggiornamento del fascicolo aziendale.

  • Le informazioni contenute nel fascicolo aziendale costituiscono parte integrante e sostanziale dell’istanza presentata, necessarie ai fini dell’ammissibilità della stessa.

Il contributo (premio e sostegno) potrà essere concesso ai soggetti che al momento della presentazione della domanda risultano essere “agricoltore in attività” ai sensi dell’art. 9 del Reg. (UE) n. 1307/2013 (di cui al D.M. MIPAAF prot. 6513 del 18 novembre 2014) e soddisfano le seguenti condizioni:

  • 1. possiedono età anagrafica non superiore a quaranta (40) anni (quarantuno anni non compiuti);
  • 2. si sono insediati per la prima volta in un’azienda agricola in qualità di unico capo azienda nei diciotto (18) mesi precedenti la data di presentazione della domanda di sostegno. La data di insediamento coincide con quella di iscrizione alla Camera di Commercio Industria, Artigianato ed Agricoltura (CCIAA);
  • 3. possiedono una posizione previdenziale ed assistenziale presso l’INPS in qualità di Imprenditore Agricolo Professionale(I.A.P.) o unico titolare coltivatore diretto unità attiva di azienda agricola risultano iscritti. Se in considerazione dei tempi previsti dalla normativa vigente per il rilascio della certificazione, la qualifica di I.A.P.
    ancora non risulti posseduta, dovrà essere allegato alla domanda di sostegno copia dell’attestato di qualifica provvisorio;
  • 4. possiedono partita IVA attiva in campo agricolo;
  • 5. possiedono adeguata qualifiche e competenze professionali per la conduzione aziendale (per le società tale requisito deve essere posseduto dal rappresentante legale).
    Tale requisito si ritiene soddisfatto se l’interessato è in possesso di almeno una delle seguenti condizioni:

    • a. diploma di laurea (specialistica/ magistrale/triennale) in Scienze agrarie, Scienze forestali, Scienze delle tecnologie alimentari, Medicina veterinaria, Scienze delle produzioni animali o lauree ad esse equipollenti (riferimento DM interministeriale del 09/07/2009, pubblicato nella Gazz. Uff. 7 ottobre 2009, n. 233, “Equiparazioni tra diplomi di lauree di vecchio ordinamento, lauree specialistiche (LS) ex decreto n. 509/1999 e lauree magistrali (LM) ex decreto n. 270/2004, ai fini della partecipazione ai pubblici concorsi”)
    • b. diploma di scuola secondaria ad indirizzo agrario;
    • c. attesto di frequenza con profitto di un corso di formazione in agricoltura della durata minima di 100 ore organizzato dalla Regione Campania nell’ambito della Misura 4.16 del POR CAMPANIA 2000/2006 e/o della Misura 111 del PSR 2007-2013.

E’ possibile presentare istanza di sostegno anche nei casi in cui tale requisito non risulti soddisfatto a condizione che il richiedente si impegni a partecipare con profitto, entro tre anni dalla data di adozione del provvedimento di concessione dell’aiuto, ad uno dei corsi regionali di formazione in agricoltura della durata minima di 100 ore, che saranno predisposti ad hoc per i beneficiari di questa tipologia d’intervento.

  • 6. presentano un Piano di Sviluppo Aziendale redatto nella forma di Business Plan;
  • 7. sono in possesso dei beni sui quali intende realizzare l’investimento, con l’esclusione del comodato.
    Il requisito deve risultare da contratto registrato (o atto aggiuntivo al contratto stesso nella sola forma di addendum, analogamente registrato) dal quale sia verificabile la disponibilità giuridica del bene per un periodo almeno pari a 10 anni e il diritto a poter realizzare le operazioni/investimenti previsti dal piano aziendale e per il mantenimento dell’impegno di stabilità delle operazioni, di cui all’art. 71 del reg (UE) 1303/2013.
    Fra i titoli di possesso ammissibili rientrano le forme di concessione dei beni immobili previste dalla Legge 109/96 per i quali deve sussistere la disponibilità giuridica dello stesso per l’intera durata sopraindicata.
    Le informazioni aziendali saranno desunte esclusivamente dal fascicolo aziendale validato.

L’AZIENDA NELLA QUALE SI INSEDIA IL GIOVANE AGRICOLTORE NON DEVE DERIVARE:

• dalla suddivisione, successiva al 1.1.2016, di un’azienda preesistente in ambito familiare, ossia di proprietà di soggetti parenti fino al 1° grado (genitori), fatti salvi i casi di suddivisione a seguito di successione ” mortis causa” (come da allegato n. 11);
• da passaggio di titolarità, anche per quota, tra coniugi se il coniuge cedente eserciti attività agricola oppure ha esercitato attività agricola 24 mesi prima della data di presentazione della domanda di sostegno;
• dalla costituzione ex novo di società tra coniugi, di cui uno sia già titolare di azienda agricola individuale ovvero sia socio di una società agricola che confluisca nella costituenda società o che conferisca, alla costituenda società, la totalità o parte dei terreni.

LE SOCIETÀ RICHIEDENTI GLI AIUTI DEVONO POSSEDERE LE SEGUENTI CARATTERISTICHE:

• il rappresentante legale deve essere un giovane di età non superiore a quaranta (40) anni (quarantuno anni non compiuti) e ad esso si applicano tutte le condizioni e i requisiti già previsti in capo al giovane agricoltore richiedente;
• le società di persone e le società cooperative devono essere costituite per almeno il 51% da soggetti con età anagrafica non superiore a 40 anni – ossia 41 anni non ancora compiuti -.
Per richiedere gli aiuti, Il legale rappresentante deve possedere la responsabilità per la gestione ordinaria e per quella straordinaria, quale risultante dal patto societario/statuto/atto costitutivo, in modo tale che le sue decisioni non possano essere inficiate dagli ulteriori soci;
• nelle società di capitali il giovane insediato, ossia il rappresentante legale, deve esercitare il controllo efficace e a lungo termine sulla persona giuridica in termini di decisioni connesse alla gestione, ai benefici e ai rischi finanziari. Tale controllo può essere garantito dimostrando di detenere la maggioranza delle quote sociali (superiore al 50%) e rivestendo il ruolo di amministratore/legale rappresentante oppure con la previsione nell’atto costitutivo della società, secondo quanto disciplinato dal codice civile per le diverse forme di società di capitale, che al giovane agricoltore siano concessi particolari diritti riguardanti l’amministrazione della società e la distribuzione degli utili e che lo stesso risulti, sulla base di tali diritti, amministratore/legale rappresentante dotato di tutti i poteri ordinari e straordinari di gestione della società senza che altri soci possano intervenire nella gestione per tutto il periodo dell’impegno;
• ogni singolo associato non deve aver beneficiato del premio di insediamento ai sensi della misura 4.15 o 4.15/bis del POR Campania 2000-2006 ovvero delle Misure 112 e cluster 112-121 del PSR Campania 2007-2013.

IN OGNI CASO NON RISULTA AMMISSIBILE L’EROGAZIONE DI PIÙ DI UN PREMIO DI INSEDIAMENTO PER AZIENDA.

L’AZIENDA AGRICOLA RICHIEDENTE DEVE:

• risultare iscritta ai registri delle imprese della CCIAA competente.
Nel caso di impresa individuale/società semplice: essere iscritto nella sezione speciale “imprenditore agricolo/coltivatore diretto”.
Nel caso di società di capitali, essere iscritto sia nella sezione ordinaria sia nella sezione speciale o, in alternativa,
possedere i requisiti di cui al d.lgs. 99/2004 e s.m.i. (IAP).
Tutte le imprese, indipendentemente dalla forma giuridica, dovranno avere il codice ATECO 01.
• in caso di ditta individuale, esercitare l’attività agricola di cui all’art. 2135 del c.c., come riportato nell’iscrizione alla CCIAA, quale attività primaria; in caso di impresa costituita in forma societaria, esercitare l’attività agricola di cui all’art. 2135 del c.c., come riportato nell’iscrizione alla CCIAA, con riferimento all’oggetto sociale, in forma esclusiva;
• caratterizzarsi per una dimensione economica, espressa in termini di Produzione Standard, compresa fra 12.000 euro e 200.000 euro per le aziende ricadenti nelle macroaree C e D; compresa fra 15.000 euro e 200.000 euro per quelle ricadenti nelle macroaree A e B.
• in caso di società, avere un contratto societario di durata almeno pari a quella del periodo degli impegni che verranno assunti a seguito della concessione degli aiuti richiesti.

IL RICHIEDENTE, INOLTRE, DEVE:

– non avere subito condanne per delitti, consumati o tentati, di cui agli articoli 416, 416-bis, 640 co. 2 n. 1 e 640-bis, 648-bis, 648-ter e 648-ter.1 del codice penale o per reati contro la Pubblica Amministrazione o per ogni altro delitto da cui derivi, quale pena accessoria, l’incapacità di contrattare con la Pubblica Amministrazione;
– in caso di società non avere subito sanzione interdittiva a contrarre con la Pubblica Amministrazione, di cui all’art. 9, comma 2, lettera c), del D. Lgs. n. 231/2001;
– non aver commesso gravi infrazioni debitamente accertate alle norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro, di cui al D. Lgs. n. 81/2008, tali da determinare la commissione di reati penalmente rilevanti;
– non avere subito condanne, con sentenza passata in giudicato, per reati di frode o di sofisticazione di prodotti alimentari di cui al Titolo VI capo II e Titolo VIII capo II del Codice Penale e di cui agli artt. 5, 6 e 12 della Legge n. 283/1962;
– non essere oggetto di procedure concorsuali ovvero in stato di fallimento, di liquidazione coatta, di concordato preventivo, e/o di non essere in presenza di un procedimento in corso per la dichiarazione di una di tali situazioni;
– essere in regola con gli obblighi relativi al pagamento dei contributi previdenziali, assistenziali e assicurativi, ai sensi dell’ art. 1, comma 553 della Legge n. 266 del 23/12/2005.
Per importi di contributo superiore ai 150.000 euro, il richiedente non deve essere oggetto
di cause interdittive ai sensi di quanto disposto dal D. Lgs. n. 159/2011 (documentazione
antimafia).

  • Il sostegno può essere concesso per la realizzazione degli investimenti previsti dal Piano di Sviluppo Aziendale redatto nella forma di Business Plan – attraverso l’utilizzo dell’applicativo “Business Plan On Line – PSR ” (BPOL- PSR), realizzato da ISMEA

Essi possono riguardare esclusivamente le attività di produzione, di trasformazione e di commercializzazione dei
prodotti agricoli appartenenti all’Allegato I del TFUE e di seguito elencati:

− carni e altri prodotti primari di origine animale;
− latte;
− uve;
− olive;
− cereali;
− legumi;
− ortofrutticoli;
− fiori e piante;
− piante officinali e aromatiche;
− miele e altri prodotti dell’apicoltura;
− colture industriali (compreso colture tessili e escluse quelle per la produzione di biomassa);
− piccoli frutti e funghi;
− tabacco;
− foraggi.

I prodotti trasformati e i prodotti venduti devono essere a prevalenza di origine aziendale (superiore al 50%).

SPESE AMMISSIBILI

Risultano ammissibili al sostegno esclusivamente le seguenti voci di spesa:

  • costruzioni/ristrutturazioni di immobili produttivi
    (strutture di allevamento, opifici, locali per la vendita diretta, serre e depositi) con esclusione di quelli per uso abitativo;
  • acquisto di macchinari ed attrezzature per la realizzazione delle produzioni aziendali e la prima lavorazione, trasformazione e commercializzazione, compresi gli impianti di irrigazione elusivamente a servizio di nuove serre e nuovi impianti arborei;
  • miglioramenti fondiari per:
    a. la realizzazione/razionalizzazione di impianti di fruttiferi;
    b. la realizzazione degli elementi strutturali per la gestione dei pascoli aziendali;
    c. la sistemazione dei terreni aziendali allo scopo di evitare i ristagni idrici e
    l’erosione del suolo;
    d. recinzioni;
  • realizzazioni di impianti anticracking, impianti antibrina, impianti di ombreggiamento per la tutela delle caratteriste merceologiche ed organolettiche delle produzioni vegetali;
  • impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili dimensionati esclusivamente in riferimento alle esigenze energetiche aziendali e comunque di potenza inferiore ad 1MW;
  • acquisto di programmi informatici e di brevetti/licenze strettamente connessi agli investimenti di cui sopra;
  • investimenti non direttamente produttivi, depositi, uffici, impianti di illuminazione, strade poderali, aree di servizio o voci di spese analoghe.

Sono riconosciute, inoltre, le spese generali nei limiti fissati rispettivamente al paragrafo 12.4.3 delle Disposizioni Generali.

  • Tra queste vi sono le parcelle dei professionisti che hanno prestato la propria opera nell’attuazione e/o progettazione degli interventi qualora la spesa sia stata effettivamente sostenuta dal beneficiario.
  • Le suddette prestazioni, laddove previsto da disposizioni legislative, dovranno essere effettuate esclusivamente da tecnici iscritti agli Ordini ed ai Collegi professionali di specifica competenza.

L’incremento dei fabbisogni energetici, connesso agli investimenti previsti dal piano di sviluppo, deve essere soddisfatto da produzioni derivanti da fonti rinnovabili.

  • L’autoapprovvigionamento energetico per soddisfare le esigenze aziendali connesse ai nuovi impianti può essere soddisfatto anche ricorrendo ad impianti per la cui realizzazione non è richiesto alcun finanziamento.
  • In tal caso la concessione degli aiuti richiesti sarà subordinata alla preliminare sottoscrizione di atto di impegno alla realizzazione del necessario impianto da fonti rinnovabili e, in sede di accertamento finale per la liquidazione del saldo dell’aiuto concesso, dovrà essere verificata la sua effettiva realizzazione.

GLI IMPIANTI PER LA PRODUZIONE DI ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI DEVONO:
– risultare sufficienti a soddisfare le sole esigenze energetiche aziendali;
– non utilizzare biomassa da produzioni agricole a tanto dedicate;
– non utilizzare biomassa classificabile come rifiuto ai sensi della normativa ambientale vigente (D.Lgs n. 152/2006);
– non comportare occupazione di suolo agricolo.

Per la realizzazione di investimenti relativi all’irrigazione, la cui ammissibilità rimane strettamente ed esclusivamente legata alla loro necessità funzionale ai nuovi impianti ed alle nuove serre previste dal piano degli investimenti, l’azienda richiedente deve:

• dimostrare l’effettiva e legittima possibilità di utilizzo della risorsa idrica.
Allo scopo le aziende agricole che prelevano acqua da pozzi aziendali devono essere in possesso della Concessione di Derivazione, ai sensi del Regolamento Regionale n. 12 del 12 novembre 2012.
• prevedere l’installazione del contatore per misurare l’effettivo consumo di acqua relativo all’investimento2.

Sono ammissibili investimenti di miglioramento di impianti irrigui connessi ad interventi per la ealizzazione/sostituzione di impianti produttivi e serre che rispettano i seguenti requisiti:

in presenza di corpi idrici ritenuti almeno buoni per motivi inerenti la quantità dell’acqua nel pertinente piano di gestione del bacino idrografico;
• garantire un risparmio idrico potenziale calcolabile con riferimento al livello diefficienza idrica dell’impianto preesistente pari ad almeno il:
– 5% nel caso di ammodernamento di sistemi/impianti irrigui nel passaggio tra impianti di categoria media efficienza (M) ad uno di alta efficienza (A) o tra impianti all’interno di quest’ultima;
– 10% nel caso di ammodernamento sistemi/impianti irrigui nel passaggio tra impianti di categoria medesima categoria ( media efficienza M);
– 55% nel caso di ammodernamento di sistemi/impianti irrigui nel passaggio tra impianti di categoria di bassa efficienza (B) ad uno delle categorie superiori.

CONTRIBUTO

Per l’attuazione del progetto integrato giovani sono previsti i seguenti incentivi:

  • premio di insediamento;
  • contributo finanziario per la realizzazione degli investimenti previsti dal piano di miglioramento aziendale.

Il premio di insediamento per le aziende ricadenti nei territori delle macroaree C e D è fissato in euro 50.000,00; per quelle ricadenti nei territori delle macroaree A e B è fissato in euro 45.000,00.

  • Qualora la maggior parte della S.A.T. dell’azienda richiedente ricade nelle macroaree C e D, viene riconosciuto il premio di insediamento superiore previsto per tali macroaree.

LA PERCENTUALE DI SOSTEGNO È PARI AL 100% DEL CONTRIBUTO PUBBLICO.

La spesa ammessa prevista per la realizzazione del piano di miglioramento aziendale, deve risultare pari ad almeno:
• euro 15.000,00 per le aziende la cui superfice ricade prevalentemente nelle macroaree C e D;
• euro 25.000,00 per quelle la cui superfice aziendale ricade prevalentemente nelle macroaree A e B.

  • Le aziende esclusivamente apistiche verranno considerate ricadenti nella macroarea in cui ricade il proprio centro aziendale rappresentato dal luogo ove è collocato l’apiario con il maggior numero di alveari come risultante dalla banca dati apistica regionale (BDA_R).

La spesa massima ammissibile è data dalla verifica che la somma dell’ammortamento annuale calcolato applicando le aliquote di cui alla Tabella 3 (come da allegato n. 4), relativa ai beni richiesti a finanziamento, sia inferiore o uguale alla Produzione Standard Aziendale iniziale (come calcolata attraverso l’applicativo Class CE Lite4 ).

Concorrono alla determinazione del Prodotto Standard aziendale del richiedente:

• le sole attività produttive (produzioni vegetali e zootecniche) riferibili alle voci di rubrica indicate nella Tabella 4 (come da allegato n. 5) CRA/INEA, allegata al decreto di approvazione del presente bando, alla quale sono state rapportate le produzioni indicate nella Tabella 5 Documento di raccordo fra voci di rubrica dei PS Campania e produzioni aziendali da fascicolo (come da allegato n. 6);
• le sole superfici agricole indicate nel fascicolo aziendale per le quali il possesso, come definito sopra, è mantenuto per almeno la durata del vincolo di destinazione degli investimenti.
In caso di prodotti realizzati in successione nel corso dello stesso anno sullo stesso appezzamento, il Prodotto Standard aziendale è calcolato con riferimento a tutte le produzioni effettivamente realizzate;
• la consistenza media annua zootecnica.
Nel caso di conduzione dell’allevamento in soccida, il Prodotto Standard aziendale è riferito al numero di capi spettanti al soccidario sulla base delle disposizioni contrattuali.

La percentuale di sostegno, calcolata sulla spesa ammessa a finanziamento, per gli investimenti relativi alla fase di produzione è pari al 90%.

  • L’importo massimo del contributo pubblico concedibile al richiedente per l’intero periodo di programmazione è limitato a 1.500.000 di euro.

Per gli investimenti tesi alla trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli (p.to 6 e p.to 7 dell’art. 2 Reg. 702/2014) la percentuale di sostegno (calcolata sulla relativa spesa ammessa a finanziamento) è pari al 50%. L’aliquota è maggiorata del 20% al verificarsi di ciascuna delle seguenti condizioni:

  • a) gli interventi sono sovvenzionati nell’ambito del PEI (solo per gli investimenti richiesti per perseguire gli obiettivi fissati dal PEI al quale il richiedente aderisce);
  • b) gli interventi sono collegati ad una fusione di organizzazioni di produttori.
    In ogni caso le produzioni trasformate e commercializzate dovranno provenire prevalentemente
    (superiore al 50%) dalle superfici agricole direttamente condotte dalla stessa OP in qualità di azienda agricola richiedente.

Con riferimento all’articolo 17, paragrafo 3, del Reg. (UE) n. 1305/2013, l’aliquota cumulativa massima di sostegno per ciascuna tipologia di investimento non deve eccedere il 90% della spesa ammissibile.

  • Le spese relative agli investimenti non direttamente produttivi riferiti
    (depositi, strade, uffici, recinzione, impianti di illuminazione, aree di servizio, collegamenti di vario tipo o voci di spese analoghe)
    e le spese generali beneficiano dell’aliquota massima di contributo del 50%.

DOMANDA

il termine ultimo è fissato al 30 giugno 2018.

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