Contributi alle MPMI colpite dagli eventi calamitosi in Campania

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FINALITA’: garantire elevati livelli di competitività, con particolare riferimento ai territori colpiti da recenti eventi calamitosi.
OBIETTIVO: favorire la riqualificazione produttiva delle micro, piccole e medie imprese (MPMI), localizzate nel territorio della Regione Campania (con priorità alle MPMI colpite dagli eventi calamitosi del 14-20 ottobre 2015), attraverso la concessione di contributi agli investimenti destinati ad incentivare la riduzione di impatti sull’ambiente.
AMBITO TERRITORIALE: possono presentare domanda le MPMI, con sede legale e/o unità operativa nella Regione Campania.
INVESTIMENTI AMMISSIBILI: interventi volti ad incentivare e sostenere la realizzazione da parte delle MPMI di investimenti, da realizzarsi su unità produttive situate nel territorio della Regione Campania, al fine di ridurre gli impatti negativi sull’ambiente.
CONTRIBUTO: il contributo massimo concedibile non può essere superiore all’70% dei costi ammissibili del progetto. Il contributo concedibile non potrà in ogni caso eccedere il massimale “de minimis”, ovvero l’importo di euro 200.000,00 nell’arco di tre anni.
DOMANDE: entro il 31 marzo 2017.

CONTRIBUTI ALLE PMI

Avviso per la concessione di contributi alle Micro Piccole e Medie Imprese (MPMI) con priorità alle imprese colpite dagli eventi calamitosi del 14-20 ottobre 2015 di cui alle Deliberazioni di Giunta della Regione Campania n. 401 del 20/07/2016 e 565 del 18/10/2016

FINALITÀ

La Regione Campania intende sostenere lo sviluppo del sistema economico campano attraverso il supporto a nuovi investimenti con il fine di garantire elevati livelli di competitività, con particolare riferimento ai territori colpiti da recenti eventi calamitosi.

  • A questo scopo, L’Avviso, in un’ottica di sostenibilità ampiamente intesa, mira a favorire la riqualificazione produttiva delle micro, piccole e medie imprese (MPMI), localizzate nel territorio della Regione Campania (con priorità alle MPMI colpite dagli eventi calamitosi del 14-20 ottobre 2015), attraverso la concessione di contributi agli investimenti destinati ad incentivare la riduzione di impatti sull’ambiente.

DE MINIMIS

Il contributo in conto capitale a fondo perduto è concesso, nella forma di sovvenzione, ai sensi del Regolamento (UE) n. 1407 del 18 dicembre 2013 relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea agli aiuti «de minimis».

RISORSE

il presente Avviso dispone di una dotazione finanziaria pari a 5 Milioni  di euro

  • Le risorse suddette sono a valere sull’Asse 3 del Programma Operativo Regionale Campania FESR 2014-2020, Obiettivo Tematico 3, Priorità di investimento 3c “Sostenere la creazione e l’ampliamento di capacità avanzate per lo sviluppo di prodotti e servizi”, Obiettivo Specifico 3.1 “Rilancio della propensione agli investimenti del sistema produttivo”, Azione 3.1.2 “Aiuti agli investimenti per la riduzione di impatti ambientali dei sistemi produttivi”.

ESCLUSIONI

Ai sensi del presente Avviso non sono ammesse sovvenzioni relative alle attività economiche riconducibili ai settori esclusi dal campo di applicazione del Reg. (UE) n. 1407/2013:

  • · settore della pesca e dell’acquacoltura;
  • · settore della produzione primaria di prodotti agricoli;
  • · comparti dell’esportazione, ossia aiuti direttamente collegati ai quantitativi esportati, alla costituzione e gestione di una rete di distribuzione o ad altre spese correnti connesse con l’attività d’esportazione.

REQUISITI

Possono presentare domanda le MPMI, con sede legale e/o unità operativa nella Regione Campania.

I soggetti richiedenti, alla data di presentazione della domanda, devono possedere i seguenti requisiti:

  • a. essere iscritti al Registro delle imprese della Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura, competente per il territorio;
  • b. esercitare un’attività economica non esclusa ai sensi del Regolamento (UE) n. 1407/2013 ovvero in caso di esercizio di attività anche in settori economici esclusi, disporre di un sistema adeguato di separazione delle attività o distinzione dei costi.
  • c. l’attività non deve essere cessata al momento di presentazione della domanda;
  • d. non presentare le caratteristiche di PMI in difficoltà così come definite dalla normativa comunitaria;
    e. non essere destinatari di un ordine di recupero pendente a seguito di una decisione della Commissione che dichiara un aiuto illegale e incompatibile con il mercato comune, e di non rientrare tra coloro che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, aiuti dichiarati illegali o incompatibili;
  • f. avere la piena disponibilità dell’immobile nell’ambito del quale viene realizzata l’iniziativa (proprietà, locazione, uso, usufrutto, comodato, diritto di superficie, etc.);
  • g. non trovarsi in stato di fallimento, liquidazione coatta, liquidazione volontaria, concordato preventivo (ad eccezione del concordato preventivo con continuità aziendale) ed ogni altra procedura concorsuale prevista dalla legge Fallimentare e da altre leggi speciali, o nei cui confronti non sia in corso un procedimento per la dichiarazione di una di tali situazioni;
  • h. essere in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia ed urbanistica e delle normative relative alla tutela dell’ambiente;
  • i. essere in regola con le norme dell’ordinamento giuridico italiano in materia di lavoro, di prevenzione degli infortuni sui luoghi di lavoro e delle malattie professionali, della sicurezza sui luoghi di lavoro e in regola con gli obblighi contributivi per quanto riguarda la correttezza negli adempimenti previdenziali, assistenziali ed assicurativi nei confronti di INPS e INAIL;
  • j. essere in regola con gli obblighi relativi al pagamento delle imposte e tasse;
    k. che non sussistano cause di decadenza, di sospensione o divieto previste dall’articolo 67 del d.lgs n. 159/2011 o di un tentativo di infiltrazione mafiosa di cui all’articolo 84, comma 4, del medesimo decreto;
  • l. essere in regola con le norme dell’ordinamento giuridico italiano in materia di tutela dei portatori di handicap nonché del principio di uguaglianza di genere;
  • m. non essere stati destinatari, nei tre anni precedenti la data di presentazione della domanda di cui al presente Avviso Pubblico, di provvedimenti di revoca totale di agevolazioni pubbliche, causati da circostanze aventi natura penale imputabili a comportamenti fraudolenti dei beneficiari;
  • n. non essere stati soggetti alla sanzione interdittiva di cui all’articolo 9, comma 2, lettera c) del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 o ad altra sanzione che comporta il divieto di contrarre con la pubblica amministrazione;
  • o. non essere stati, gli amministratori della Società muniti di poteri di rappresentanza, il direttore tecnico o il socio unico persona fisica, ovvero del socio di maggioranza in caso di società con meno di quattro soci destinatari di condanna, anche di primo grado, per danno erariale, con particolare riferimento all’indebita percezione di contributi, finanziamenti e/o sovvenzioni pubbliche;
  • p. che non sia stata pronunciata, nei confronti dei soggetti previsti dal comma 3 dell’articolo 80 del d.lgs n. 50/2016, condanna con sentenza definitiva o decreto penale di condanna divenuto irrevocabile o sentenza di applicazione della pena su richiesta ai sensi dell’articolo 444 del codice di procedura penale per i reati previsti dal comma 1 del medesimo articolo del d.lgs n. 50/2016;
  • q. non aver conferito incarichi professionali né concluso alcun contratto di lavoro subordinato o autonomo ad ex-dipendenti della Regione Campania che abbiano cessato il rapporto di lavoro con l’Ente da meno di tre anni e che, negli ultimi tre anni di servizio, abbiano esercitato poteri autoritativi o negoziali per conto di quest’ultimo ai sensi dell’articolo 53, comma 16-ter del D.Lgs. n. 165/2001 ss.mm.ii. essere iscritti al Registro delle imprese della Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura, competente per il territorio;

I SOGGETTI RICHIEDENTI POSSONO PRESENTARE UNA SOLA DOMANDA DI CONTRIBUTO.

INVESTIMENTI AMMISSIBILI

Sono ammissibili gli interventi volti ad incentivare e sostenere la realizzazione da parte delle MPMI di investimenti, da realizzarsi su unità produttive situate nel territorio della Regione Campania, al fine di ridurre gli impatti negativi sull’ambiente.

GLI INVESTIMENTI REALIZZABILI AI FINI DEL CONTRIBUTO POSSONO RIGUARDARE:

  • progetti di investimento che favoriscano l’introduzione delle migliori tecnologie disponibili in termini di produttività e sostenibilità nei seguenti ambiti:
    cicli produttivi (tipologia delle materie prime, consumi ed emissioni derivanti dai processi produttivi e di distribuzione); cicli di consumo
    (consumi, emissioni, scarti derivanti dall’impiego di determinati prodotti);
    ciclo di smaltimento
    (come sostegno alla sola riduzione della quantità dei rifiuti prodotta);
  • progetti di sostegno all’acquisto di servizi per l’esecuzione di check up finalizzati all’analisi ambientale aziendale e per la certificazione
    (es. alle norme ISO 14040 e ISO 14044 – LCA ,EMAS);
  • progetti di investimento finalizzati alla riduzione dei consumi di risorse
    (idriche, energetiche e materie prime) e/o al riutilizzo di materie prime “secondarie” e all’aumento del riciclo, riuso e reimpiego.

ESEMPI DI INTERVENTI AMMISSIBILI

A titolo esemplificativo e non esaustivo si riportano le seguenti tipologie di interventi ammissibili:

  • · installazione di impianti ed apparecchiature anti-inquinamento volti alla riduzione delle immissioni nell’ambiente esterno di sostanze inquinanti, al miglioramento diretto dell’ambiente di lavoro, alla riduzione del rischio di esposizione a sostanze pericolose e/o radiazioni;
  • · innovazioni di prodotto e/o di processo volte a sostituire e/o eliminare sostanze chimiche “estremamente inquinanti” sia nei prodotti che nei processi produttivi;
  • · Impianti, macchinari, attrezzature finalizzati all’introduzione di ecoinnovazioni di prodotto;
  • · progetti di riduzione della quantità e/o pericolosità nella gestione dei rifiuti;
  • · introduzione di tecnologie per la riduzione degli scarti di lavorazione e per la trasformazione di scarti/rifiuti in materie prime/seconde riutilizzabili all’interno dello stesso ciclo produttivo;
  • · introduzione di soluzioni innovative volte al risparmio di materie prime (ad esempio interventi di sostituzione di “materie prime seconde” in sostituzione delle materie prime) o all’impiego di materie prime meno inquinanti o sostanze non pericolose;
  • · progetti a sostegno di simbiosi industriale;
  • · interventi per la razionalizzazione efficiente dei consumi idrici nei cicli produttivi;
  • · interventi per la riduzione delle emissioni in atmosfera, con particolare riguardo ai gas effetto serra o la loro riduzione che permetta alle imprese di ottenere un livello di tutela ambientale superiore di almeno il 10% a quello richiesto dalle norme nazionali in vigore;
  • · l’eliminazione o la riduzione dell’inquinamento acustico che permetta alle imprese di ottenere un livello di tutela ambientale superiore di almeno il 10% a quello richiesto dalle norme nazionali in vigore.

TEMPI DI REALIZZAZIONE

Gli interventi dovranno comunque essere realizzati entro e non oltre il 30 novembre 2018.

CONTRIBUTO

Il contributo massimo concedibile non può essere superiore all’70% dei costi ammissibili del progetto.

  • Il contributo concedibile non potrà in ogni caso eccedere il massimale “de minimis”, ovvero l’importo di euro 200.000,00 nell’arco di tre anni.
  • Limitatamente al settore di attività economica del trasporto di merci su strada per conto terzi l’importo massimo è pari a euro 100.000,00.

SPESE AMMISSIBILI

Le spese ammissibili, che dovranno riferirsi alle tipologie di investimento sopra elencate ed essere coerenti e finalizzate al raggiungimento degli obiettivi indicati nel presente bando, possono ricomprendere:

  • a. Acquisto di beni strumentali per l’attività, nuovi di fabbrica, comprese le spese per la loro installazione;
  • b. Acquisto di hardware, software e licenze per brevetti, strettamente connessi alla realizzazione del progetto, per un importo massimo del 30% dell’investimento ammissibile;
  • c. Consulenze esterne specialistiche strettamente connesse alla realizzazione del progetto e caratterizzate da un contenuto altamente specialistico, nel limite massimo del 20% della somma dell’investimento ammissibile;
  • d. Opere murarie e assimilate, limitatamente al 20% dell’importo complessivo degli investimenti ammissibili

ELENCO DEI COMUNI DANNEGGIATI

“Elenco dei Comuni danneggiati in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici che nei giorni dal 14 al 20 ottobre 2015 hanno colpito il territorio della Regione Campania”

Ordinanza n.1 del 01.12.2015 del Commissario Delegato (O.c.d.p.c. 298/2015)
N. PROV. COMUNE CODICE ISTAT
1 AV Casalbore 15064020
2 AV Montecalvo Irpino 15064052
3 CE Arienzo 15061004
4 CE San Felice a Cancello 15061075
5 CE Santa Maria a Vico 15061082
6 BN Airola 15062001
7 BN Amorosi 15062002
8 BN Apice 15062003
9 BN Apollosa 15062004
10 BN Arpaia 15062005
11 BN Arpaise 15062006
12 BN Baselice 15062007
13 BN Benevento 15062008
14 BN Bonea 15062009
15 BN Bucciano 15062010
16 BN Buonalbergo 15062011
17 BN Campolattaro 15062013
18 BN Campoli del Monte Taburno 15062014
19 BN Casalduni 15062015
20 BN Castelfranco in Miscano 15062016
21 BN Castelpagano 15062017
22 BN Castelpoto 15062018
23 BN Castelvenere 15062019
24 BN Castelvetere in Val Fortore 15062020
25 BN Cautano 15062021
26 BN Ceppaloni 15062022
27 BN Cerreto Sannita 15062023
28 BN Circello 15062024
29 BN Colle Sannita 15062025
30 BN Cusano Mutri 15062026
31 BN Dugenta 15062027
32 BN Durazzano 15062028
33 BN Faicchio 15062029
34 BN Foglianise 15062030
35 BN Foiano di Val Fortore 15062031
36 BN Forchia 15062032
37 BN Fragneto l’Abate 15062033
38 BN Fragneto Monforte 15062034
39 BN Frasso Telesino 15062035
40 BN Ginestra degli Schiavoni 15062036
41 BN Guardia Sanframondi 15062037
42 BN Limatola 15062038
43 BN Melizzano 15062039
44 BN Moiano 15062040
45 BN Molinara 15062041
46 BN Montefalcone di Val Fortore 15062042
47 BN Montesarchio 15062043
48 BN Morcone 15062044
49 BN Paduli 15062045
50 BN Pago Veiano 15062046
51 BN Pannarano 15062047
52 BN Paolisi 15062048
53 BN Paupisi 15062049
54 BN Pesco Sannita 15062050
55 BN Pietraroja 15062051
56 BN Pietrelcina 15062052
57 BN Ponte 15062053
58 BN Pontelandolfo 15062054
59 BN Reino 15062056
60 BN San Bartolomeo in Galdo 15062057
61 BN San Giorgio La Molara 15062059
62 BN San Leucio del Sannio 15062060
63 BN San Lorenzello 15062061
64 BN San Lorenzo Maggiore 15062062
65 BN San Lupo 15062063
66 BN San Marco dei Cavoti 15062064
67 BN San Nicola Manfredi 15062067
68 BN Sant’Agata de’ Goti 15062070
69 BN Sant’Angelo a Cupolo 15062071
70 BN Sant’Arcangelo Trimonte 15062078
71 BN Santa Croce del Sannio 15062069
72 BN Sassinoro 15062072
73 BN Solopaca 15062073
74 BN Telese Terme 15062074
75 BN Tocco Caudio 15062075
76 BN Torrecuso 15062076
77 BN Vitulano 15062077

DOMANDA

Le Domande di contributo devono essere redatte esclusivamente secondo il modello che sarà pubblicato dalla Regione Campania e sottoscritte dal legale rappresentante del soggetto proponente con firma digitale.

I soggetti proponenti sono tenuti a presentare la domanda in formato elettronico,

La fase di presentazione dell’istanza si articola nelle seguenti sotto fasi:

  • i soggetti richiedenti si registrano nell’apposita sezione entro il 45° gi orno dalla pubblicazione del presente Avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania (BURC);
  • a decorrere dal 60° giorno dalla pubblicazione del presente Avviso sul BURC, i soggetti richiedenti compilano i moduli di domanda e i relativi allegati.
  • a decorrere dal 90° giorno dalla pubblicazione del presente Avviso sul BURC, i richiedenti procedono all’invio del modulo e dei relativi allegati, entro e non oltre le ore 18.00 del 31 marzo 2017.
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