Industrializzazione dei risultati della Ricerca in Piemonte
Aiuti per informazione e promozione dei prodotti agricoli e alimentari di qualità in Piemonte

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Piemonte: Bando IR 2 – Industrializzazione dei risultati della Ricerca.
BENEFICIARI: singole imprese di qualunque dimensione o raggruppamenti di aggregazioni di piccole e medie imprese, grandi imprese e organismi di ricerca, esclusivamente nella forma di co-proponenti, su singoli progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, con particolare riferimento alle attività di sviluppo avanzato rispetto alla messa in produzione e all’ingresso sul mercato. L’iniziativa ha come target preferenziale imprese di medio-grandi dimensioni, di progetti imprenditoriali configurabili come “industry intensive”, nonché per una partecipazione da parte degli organismi di ricerca prevalentemente in qualità di fornitori di ricerca contrattuale.
Alla data di presentazione della domanda, i soggetti proponenti devono soddisfare il requisito che la sede destinataria dell’investimento/attività di R&S risulti attiva e operativa sul territorio della regione Piemonte.
FINALITA’: Con il bando IR2 (IERREQUADRO) – Industrializzazione dei Risultati della Ricerca, Regione Piemonte intende: contrastare il divario tra produzione di conoscenze e successiva commercializzazione in beni e servizi e sostenere l’intera catena del valore che combina la ricerca e l’innovazione, supportando maggiormente lo sviluppo delle fasi di maggiore prossimità al mercato.
PROGRAMMI DI INVESTIMENTO AMMESSI: finalizzati all’industrializzazione dei risultati di attività qualificate di ricerca e sviluppo già almeno parzialmente acquisiti (brevetti, licenze, progetti, commesse a centri di ricerca, pubblicazioni, etc.), attraverso cui si dia compimento all’intero ciclo dell’innovazione.
CONTRIBUTO: le agevolazioni sono previste entro il limite massimo di € 10 milioni per singolo progetto. Gli aiuti sono concessi in forma di: a) aiuto non rimborsabile (c.d. contributo alla spesa) oppure b) agevolazione mista attraverso la possibile integrazione di contributo alla spesa e di aiuto rimborsabile (c.d. credito agevolato).
DOMANDA: apertura sportello: 5 settembre 2016.

Industrializzazione dei Risultati della Ricerca

  • Bando IR2 – Industrializzazione dei Risultati della Ricerca
    Obiettivo tematico I
  • Ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione
  • Azione I.1.b.1.1

BENEFICIARI

POSSONO ACCEDERE AL BANDO E RICHIEDERE L’AGEVOLAZIONE

  • singole imprese di qualunque dimensione
  • o raggruppamenti di aggregazioni di piccole e medie imprese, grandi imprese e organismi di ricerca,
  • esclusivamente nella forma di co-proponenti,
  • su singoli progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale,
  • con particolare riferimento alle attività di sviluppo avanzato rispetto alla messa in produzione e all’ingresso sul mercato.

Il soggetto leader dovrà sostenere la maggior parte dei costi del complessivo programma di investimento.

  • L’iniziativa ha come target preferenziale imprese di medio-grandi dimensioni, di progetti imprenditoriali configurabili come “industry intensive”, nonché per una partecipazione da parte degli organismi di ricerca prevalentemente in qualità di fornitori di ricerca contrattuale.

Alla data di presentazione della domanda, i soggetti proponenti devono soddisfare il requisito che la sede destinataria dell’investimento/attività di R&S risulti attiva e operativa sul territorio della regione Piemonte.

  • Potranno altresì beneficiare delle agevolazioni del presente Bando, entro il limite massimo del 15% delle spese totali ammissibili, soggetti al di fuori del territorio piemontese.

FINALITA’

Con il bando IR2 (IERREQUADRO) – Industrializzazione dei Risultati della Ricerca, Regione Piemonte intende:

  • contrastare il divario tra produzione di conoscenze e successiva commercializzazione in beni e servizi
  • e sostenere l’intera catena del valore che combina la ricerca e l’innovazione, supportando maggiormente lo sviluppo delle fasi di maggiore prossimità al mercato;
  • contribuire in maniera organica alle fasi cruciali dello sviluppo di nuovi prodotti/processi/tecnologie;
  • intervenire in continuità e sinergia rispetto al campo di azione degli ulteriori strumenti già in essere a livello regionale, integrando le misure a supporto della ricerca e innovazione “in senso stretto” a monte, come Piattaforme Tecnologiche e Poli di innovazione, e quelle a supporto degli investimenti produttivi “a regime” a valle come Contratto di insediamento e Innovazione PMI.

PROGRAMMI DI INVESTIMENTO

L’INIZIATIVA È RISERVATA IN PARTICOLARE A PROGRAMMI DI INVESTIMENTO:

  • finalizzati all’industrializzazione dei risultati di attività qualificate di ricerca e sviluppo già almeno parzialmente acquisiti (brevetti, licenze, progetti, commesse a centri di ricerca, pubblicazioni, etc.), attraverso cui si dia compimento all’intero ciclo dell’innovazione;
  • rilevanti in termini sia di dimensione (importo complessivo delle spese ammissibili non inferiore a € 5 milioni) sia di impatto (tecnologico/industriale/economico) per le imprese proponenti e/o per il territorio;
  • che si concentrino sulla sperimentazione di risultati strategici e di assoluto rilievo innovativo per le aziende proponenti e/o per il mercato di riferimento;
  • che garantiscano la preponderanza e/o la congrua presenza di attività ad uno stadio di sviluppo avanzato, con sostegno prioritario alle fasi di pre-industrializzazione e pre-commercializzazione.

I PROGETTI FINANZIABILI DEVONO CONCLUDERSI NELL’ARCO DI 36 MESI DALLA DATA DI AMMISSIONE A CONTRIBUTO.
La presente misura consente di operare in sinergia e cooperazione operativa con altri strumenti, di livello nazionale o sovranazionale, aventi le medesime finalità della misura regionale e, nello specifico, con gli interventi del Fondo Crescita Sostenibile del Ministero dello Sviluppo Economico che finanzia progetti di Ricerca e Sviluppo nell’ambito di accordi di programma sottoscritti tra il Ministero e le Regioni.
NELL’AMBITO DELLA MISURA IN OGGETTO SONO DUNQUE PREVISTI DUE POSSIBILI CANALI DI ACCESSO AI FINANZIAMENTI:

  • a) attraverso la procedura esclusivamente regionale
    oppure
  • b) attraverso la procedura ministeriale

INVESTIMENTI AMMISSIBILI

Sono considerate attività ammissibili quelle che si configurano come progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, con particolare riferimento alle attività di sviluppo avanzato rispetto alla messa in produzione e all’ingresso sul mercato e secondo le seguenti definizioni comunitarie:
RICERCA INDUSTRIALE

Ricerca pianificata o indagini critiche miranti ad acquisire nuove conoscenze e capacità da utilizzare per sviluppare nuovi prodotti, processi o servizi o per apportare un notevole miglioramento ai prodotti, processi o servizi esistenti.

  • Essa comprende la creazione di componenti di sistemi complessi e può includere la costruzione di prototipi in ambiente di laboratorio o in un ambiente dotato di interfacce di simulazione verso sistemi esistenti e la realizzazione di linee pilota, se ciò è necessario ai fini della ricerca industriale, in particolare ai fini della convalida di tecnologie generiche.

SVILUPPO SPERIMENTALE

L’acquisizione, la combinazione, la strutturazione e l’utilizzo delle conoscenze e capacità esistenti di natura scientifica, tecnologica, commerciale e di altro tipo allo scopo di sviluppare prodotti, processi o servizi nuovi o migliorati.

  • Rientrano in questa definizione anche altre attività destinate alla definizione concettuale, alla pianificazione e alla documentazione di nuovi prodotti, processi o servizi.
  • Rientrano nello sviluppo sperimentale la costruzione di prototipi, la dimostrazione, la realizzazione di prodotti pilota, test e convalida di prodotti, processi o servizi nuovi o migliorati, effettuate in un ambiente che riproduce le condizioni operative reali laddove l’obiettivo primario è l’apporto di ulteriori miglioramenti tecnici a prodotti, processi e servizi che non sono sostanzialmente definitivi.
  • Lo sviluppo sperimentale può quindi comprendere lo sviluppo di un prototipo o di un prodotto pilota utilizzabile per scopi commerciali che è necessariamente il prodotto commerciale finale e il cui costo di fabbricazione è troppo elevato per essere utilizzato soltanto a fini di dimostrazione e di convalida.
  • Lo sviluppo sperimentale non comprende tuttavia le modifiche di routine o le modifiche periodiche apportate a prodotti, linee di produzione, processi di fabbricazione e servizi esistenti e ad altre operazioni in corso, anche quando tali modifiche rappresentino miglioramenti.

Si intendono in particolare sostenere i progetti innovativi posizionati in via prevalente nelle fasi di preindustrializzazione
e pre-commercializzazione, ovvero le diverse fasi dello sviluppo di nuovi prodotti/processi finalizzate a raggiungere lo stadio industriale/il mercato.

  • Si evidenzia pertanto un orientamento della misura volto a finanziare le attività prevalentemente ricomprese tra lo
    stadio dimostrativo e la messa in produzione/la diffusione sul mercato, relative a titolo esemplificativo allo sviluppo
    del prototipo su scala industriale, alla verifica delle performance e all’eventuale miniaturizziazione (development,
    prototyping, testing, piloting, design, scaling-up, etc.).
  • I progetti dovranno dunque dimostrare di avere un potenziale realistico per realizzare un veloce posizionamento sul mercato dell’innovazione.

MINIMALE

  • Le istanze di accesso devono riguardare programmi di attività di importo complessivo delle spese e dei costi ammissibili non inferiori a € 5 milioni.

Gli investimenti ammissibili potranno in particolare riguardare:

  • a) grandi programmi di ricerca e sviluppo miranti a sperimentare e avviare nuove produzioni e/o sistemi di
    produzione, in grado di realizzare risultati di rilevanza tecnologica, industriale ed economica di interesse per il
    territorio regionale;
  • b) attività di R&S avanzata, di significativa rilevanza industriale ed economica e miranti a favorire il passaggio dalla ricerca e sviluppo alla produzione pilota e su scala industriale, la valorizzazione economica dei risultati della ricerca e l’ottenimento di una validazione in condizioni industriali nonchè di sistemi qualificati di fabbricazione che abbrevino i tempi di entrata sul mercato (ovvero attività il cui obiettivo sia realizzare un’innovazione, chiaramente strategica per il business dell’azienda, raggiungendo il mercato.

DOTAZIONE FINANZIARIA

La dotazione finanziaria regionale a valere sui Fondi POR-FESR 2014-2020 è stabilita programmaticamente in € 63.278.200, destinabile a progetti che verranno gestiti con procedura e fondi esclusivamente regionali oppure, laddove si verifichino i presupposti, in sinergia e cooperazione operativa con altri strumenti nazionali ed europei aventi le medesime finalità.

AGEVOLAZIONI

  • Fermi restando i limiti di intensità dell’aiuto le agevolazioni sono previste entro il limite massimo di € 10 milioni per singolo progetto.

GLI AIUTI SONO CONCESSI IN FORMA DI:

  • a) aiuto non rimborsabile (c.d. contributo alla spesa)

oppure

  • b) agevolazione mista attraverso la possibile integrazione di contributo alla spesa e di aiuto rimborsabile (c.d.
    credito agevolato).

L’aiuto rimborsabile sarà riservato ai soggetti “impresa” e, comunque entro il limite massimo del 20% rispetto
all’importo ammissibile del progetto, potrà essere opzionato facoltativamente.

Il beneficiario potrà pertanto decidere se ricorrere:
1) al solo contributo alla spesa;
2) a una combinazione di contributo alla spesa e credito agevolato. In tal caso la quota di credito agevolato potrà risultare:
2.a) in assenza di maggiorazioni: dalla riconversione di parte del contributo alla spesa, fermo restando l’ammontare dell’ESL massimo previsto;

2.b) in presenza di una delle condizioni che consentono di riconoscere le maggiorazioni di cui all’art. 25, comma 6.b, del Reg. (UE) n. 651/201418: in modo addizionale rispetto ai massimali di cui alla colonna A.

In ogni caso la combinazione di contributo alla spesa e dell’ESL relativo al credito agevolato non potrà superare l’ESL massimo indicato.
In tutti i casi la quota di credito agevolato addizionale prevista nei casi di maggiorazione non potrà essere riconvertita in contributo alla spesa.

INTENSITÀ DELLE AGEVOLAZIONI

Il credito agevolato viene concesso nella forma di finanziamento alle seguenti condizioni:

– il rimborso è effettuato a tasso agevolato dello 0,5% annuo;
– la restituzione deve avvenire in 60 mesi per finanziamenti di importo inferiore a € 1 milione e in 72 mesi per quelli di importo superiore a € 1 milione, con rate trimestrali posticipate;
– il preammortamento facoltativo ha una durata di 12 mesi.

TEMPI E MODI

La procedura valutativa prevista è negoziale a sportello, ovvero le domande sono registrate e valutate in base all’ordine cronologico di presentazione.

  • Le risorse sono quindi assegnate ai progetti valutati positivamente sulla base dell’ordine cronologico di presentazione e fino a esaurimento dei fondi disponibili.

FASE 1

  • APERTURA SPORTELLO (H. 9.00 DEL 5 SETTEMBRE 2016)

FASE 2.A

  • Presentazione della domanda tramite accesso alla procedura ondine, entro 60 gg lavorativi dal provvedimento regionale di ammissione alla fase 2;

FASE 2.B

  • Invio della versione finale del progetto entro 15 gg dall’esito della valutazione.
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