Investimenti produttivi destinati all’Acquacoltura in Sicilia
sicilia

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RISORSE: Le risorse complessive disponibili ammontano € 16.000.000,00

SOTTOMISURE:
Sottomisura 1 Nuovi investimenti produttivi, ampliamento e ammodernamento di quelli esistenti;
Sottomisura 2 Investimenti per la riduzione dell’impatto negativo sull’ambiente;
Sottomisura 3 Investimenti volti al miglioramento dell’efficienza energetica e all’utilizzo di fonti rinnovabili di energia;

BENEFICIARI: imprese acquicole, che operano nel settore della pesca, dell’agricoltura e dell’acquacoltura e che hanno una dimensione aziendale di micro, piccole o medie imprese (PMI), con sede sede operativa nel territorio della Regione Sicilia.

INTERVENTI AMMISSIBILI: Il sostegno può essere concesso per l’incremento della produzione e/o per l’ammodernamento delle imprese acquicole esistenti o per la costruzione di nuove imprese acquicole.

CONTRIBUTO: nella misura massima del 50% della spesa ammessa.
DOMANDA: La domanda deve essere presentata entro il 19 dicembre 2016

MISURA 2.48 – SOTTOMISURE 1-2-3

FINALITÀ

Il PO FEAMP 2014-2020 contribuisce alla realizzazione della strategia Europa 2020, all’attuazione della Politica Comune della Pesca (PCP) perseguendo il raggiungimento dei seguenti obiettivi:

  • 1. mappatura dei siti favorendo l’identificazione delle aree che consentono di minimizzare gli effetti ambientali, di ridurre i potenziali conflitti o interrelazioni negative tra le varie attività produttive e di creare nuove opportunità di investimento in acquacoltura.
  • 2. promuovere una pesca e un’acquacoltura competitive, sostenibili sotto il profilo ambientale, redditizie sul piano economico e socialmente responsabili;
  • 3. incrementare la capacità del settore di creare reddito e occupazione mediante scelte decisive e interventi mirati e diversificati in relazione alle caratteristiche produttive, alle specializzazioni regionali e alle vocazioni ambientali;
  • 4. riuscire ad esprimere potenzialità di crescita e innovazione attese, continuando ad assumere un ruolo secondario rispetto alla pesca ed ai volumi di importazione dei prodotti ittici;
  • 5. mantenere gli ecosistemi acquatici sani e produttivi e la pianificazione coordinata dello spazio e del potenziale dei siti;
  • 6. promuovere la competitività del settore, sostenendo gli investimenti produttivi ed un livello avanzato di formazione, ricerca e innovazione che copra l’intera filiera;
  • 7. favorire l’innovazione di prodotto e di processo, premiando la diversificazione delle specie con migliori prospettive di mercato, la creazione di avannotterie aziendali o consortili, l’allevamento di specie destinate ad utilizzi differenti dal consumo alimentare oppure forme innovative di acquacoltura con alto potenziale di crescita come l’acquacoltura offshore;
  • 8. prevedere un sostegno alla diversificazione del reddito delle imprese acquicole attraverso lo sviluppo delle fasi di trasformazione e commercializzazione del prodotto e di attività complementari legate alla pesca ricreativa, l’ecoturismo, i servizi ambientali e le attività educative connesse all’acquacoltura;
  • 9. tutelare e ripristinare la biodiversità acquatica e potenziare gli ecosistemi che ospitano impianti acquicoli e promuovere un’acquacoltura efficiente in termini di risorse;
  • 10. favorire l’adattamento e la mitigazione ai cambiamenti climatici. Saranno promosse forme d’acquacoltura a elevata compatibilità ambientale, miglioramenti nell’efficienza energetica degli impianti, la conversione all’acquacoltura biologica e all’ecogestione, l’erogazione di servizi ambientali e l’uso responsabile delle specie aliene;
  • 11. favorire l’attuazione della PCP;
  • 12. individuare nuovi sbocchi di mercato;
  • 13. promuovere uno sviluppo territoriale equilibrato e inclusivo delle zone di pesca e acquacoltura;
  • 14. favorire lo sviluppo e l’attuazione delle Micro, Piccole e Medie Imprese (PMI) dell’Unione in modo complementare rispetto alla politica di coesione e alla PCP.

GLI OBIETTIVI SPECIFICI, A LORO VOLTA, RIFLETTONO I PERTINENTI OBIETTIVI TEMATICI DI CUI AL REGOLAMENTO (UE) N.1303/2013.

  • In particolare, per la Priorità 2, che prevede la promozione di un’acquacoltura sostenibile sotto il profilo ambientale, efficiente in termini di risorse, innovativa, competitiva e basata sulle conoscenze come al Capo 2 del Regolamento 508 del 2014 sono intercettati gli obiettivi tematici 3 (OT3), 4 (OT4) e 6 (OT6).

LA MISURA SI SUDDIVIDE SU TRE SOTTOMISURE.
IN PARTICOLARE:

  1. la sottomisura 1 prevede investimenti produttivi, diversificazione della produzione dell’acquacoltura e delle specie allevate, ammodernamento ed innovazione, miglioramento delle condizioni di lavoro, d’igiene, della salute dell’uomo e del benessere animale, miglioramento della qualità dei prodotti, diversificazione del reddito delle imprese tramite lo sviluppo di attività complementari.
  2. La sottomisura 2 prevede il miglioramento dell’ambiente e riduzione dell’impatto negativo e il risparmio delle acque d’allevamento utilizzate mediante l’adozione di sistemi di ricircolo delle acque di allevamento.
  3. La sottomisura 3 prevede l’incremento dell’efficienza energetica e dell’utilizzo di fonti rinnovabili di
    energia.

AREA TERRITORIALE DI ATTUAZIONE

  • INTERO TERRITORIO DELLA REGIONE SICILIA.

INTERVENTI AMMISSIBILI

  • Il sostegno può essere concesso per l’incremento della produzione e/o per l’ammodernamento delle imprese acquicole esistenti o per la costruzione di nuove imprese acquicole.

IL PO FEAMP 2014-2020 PUÒ FINANZIARE, PER LE TRE SOTTOMISURE, LE SEGUENTI TIPOLOGIE DI INTERVENTO:

Sottomisura 1 (lettere a-b-c-d-f-g-h)

– NUOVI INVESTIMENTI PRODUTTIVI, AMPLIAMENTO E AMMODERNAMENTO DI QUELLI ESISTENTI CHE REALIZZINO:

  • a) investimenti produttivi nel settore dell’acquacoltura;
  • b) la diversificazione della produzione dell’acquacoltura e delle specie allevate;
  • c) l’ammodernamento delle unità di acquacoltura, compreso il miglioramento delle condizioni di lavoro e di sicurezza dei lavoratori del settore dell’acquacoltura;
  • d) miglioramenti e ammodernamento connessi alla salute e al benessere degli animali, compreso l’acquisto di attrezzature volte a proteggere gli allevamenti dai predatori selvatici;
  • f) investimenti destinati a migliorare la qualità o ad aggiungere valore ai prodotti dell’acquacoltura;
  • g) il recupero di stagni o lagune di acquacoltura esistenti tramite la rimozione del limo o investimenti volti a impedire l’accumulo di quest’ultimo;
  • h) la diversificazione del reddito delle imprese acquicole tramite lo sviluppo di attività complementari.

Sottomisura 2 (lettere e-i-j)

– INVESTIMENTI PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO NEGATIVO SULL’AMBIENTE, IVI COMPRESI L’ADOZIONE DI SISTEMI MULTITROFICI E PRODUTTIVI CHE RIDUCANO AL MINIMO L’UTILIZZO DI ACQUA E CHE REALIZZINO:

  • e) investimenti per la riduzione dell’impatto negativo o l’accentuazione degli effetti positivi sull’ambiente, nonché l’uso più efficiente delle risorse;
  • i) investimenti volti all’ottenimento di una considerevole riduzione nell’impatto delle imprese acquicole sull’utilizzo e sulla qualità delle acque, in particolare tramite la riduzione del quantitativo utilizzato d’acqua o di sostanze chimiche, antibiotici e altri medicinali o il miglioramento della qualità delle acque in uscita, anche facendo ricorso a sistemi di acquacoltura multitrofica;
  • j) la promozione dei sistemi di acquacoltura a circuito chiuso in cui l’allevamento dei prodotti acquicoli avviene in sistemi chiusi a ricircolo che riducono al minimo l’utilizzo di acqua;

Sottomisura 3 (lettera k)

– INVESTIMENTI VOLTI AL MIGLIORAMENTO DELL’EFFICIENZA ENERGETICA E ALL’UTILIZZO DI FONTI RINNOVABILI DI ENERGIA, CHE CONSEGUANO GLI OBIETTIVI:

  • k) l’aumento dell’efficienza energetica e la promozione della conversione delle imprese acquicole verso fonti rinnovabili di energia.

CANTIERABILITA’

Gli interventi progettuali proposti devono essere cantierabili entro 60 giorni dalla pubblicazione della graduatoria provvisoria e comunque prima della definizione della graduatoria definitiva.

BENEFICIARI

Sono ammissibili a finanziamento:

  • le imprese acquicole
  • che operano nel settore della pesca,
  • dell’agricoltura
  • e dell’acquacoltura
  • e che hanno una dimensione aziendale di micro, piccole o medie imprese (PMI).

TERRITORIALITA’

Le PMI devono rilevare sede legale nel territorio dell’Unione Europea e sede operativa nel territorio della Regione Sicilia e, nella dichiarazione attestante l’iscrizione alla Camera di Commercio, dovrà rilevarsi, fra le attività di importanza primaria o secondaria, codice ATECO pertinente alle attività previste bando.

REQUISITI

Possono beneficiare delle agevolazioni previste le imprese che rispettano i seguenti requisiti:

  • 1. conformità dell’operazione al raggiungimento degli obiettivi di cui al PO FEAMP 2014-2020;
  • 2. applicazione del CCNL di riferimento e adempimento delle leggi sociali e di sicurezza sul lavoro
    (nel caso in cui l’impresa utilizza personale dipendente);
  • 3. non rientrare tra i casi di esclusione di cui all’art.106 del Reg. UE n.966/2012
  • 4. assenza di gravi violazioni delle norme della Politica Comune della Pesca (PCP)
  • 5. insussistenza di casi di frode.

SPESE AMMISSIBILI

LE SPESE SONO AMMISSIBILI AL FINANZIAMENTO DELLA MISURA 2.48 DEL PO FEAMP 2014-2020 SE:

  • pertinenti ed imputabili ad un’operazione selezionata dall’Autorità di Gestione, conformemente alla normativa applicabile;
  • effettivamente sostenute dal beneficiario e comprovate da fatture quietanzate;
  • in casi debitamente giustificati, le spese saranno ritenute ammissibili se supportate da idonea documentazione che fornisca una ragionevole garanzia che la spesa, pertinente all’operazione selezionata, sia stata effettivamente sostenuta.

Le spese per la realizzazione degli interventi sono considerate ammissibili dal 1 gennaio 2014 e non devono avere già fruito di alcun contributo a partecipazione pubblica, nonché essere strettamente funzionali al progetto esecutivo presentato.

  • Ai sensi dell’art. 65 comma 6 del Reg. (UE) 1303/2013, alla data di presentazione della domanda di finanziamento l’intervento proposto non deve essere concluso.

Le spese ritenute ammissibili riguardano per le tre sottomisure :

  • 1. acquisto di beni materiali nuovi:
    impianti, macchinari, attrezzature e quanto altro imputabile agli interventi riportati per le tutte e tre le sottomisure;
  • 2. acquisto di edifici;
  • 3. realizzazione di nuovi edifici;
  • 4. riqualificazione di immobili esistenti;
  • 5. acquisto di terreno;
  • 6. imposta sul valore aggiunto (IVA): è una spesa ammissibile se realmente e definitivamente sostenuta dal beneficiario solo se non recuperabile, nel rispetto della normativa nazionale di riferimento e, in particolare, secondo quanto disposto dall’articolo 69 del Reg. (UE) n.1303/2013, paragrafo 3, lettera c;
  • 7. spese per fornitura in opera di cassoni coibentati;
  • 8. spesa per la fornitura di imbarcazioni di appoggio alle varie colture;
  • 9. spese per acquisto riproduttori;
  • 10. spese generali;

DOMANDA

Ai fini dell’erogazione del finanziamento delle proposte di strategia di sviluppo locale partecipativo i soggetti richiedenti entro le ore 14:30 del 19 dicembre 2016 dovranno far pervenire all’indirizzo degli Uffici Territoriali un plico sigillato, pena l’irricevibilità, contenente la documentazione prescritta.

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