Cos’è successo in parole povere in MPS

Ci sono state due situazioni, una politica e una finanziaria, che hanno portato MPS alla ribalta poco prima che arrivasse in TV il ciclone elezioniduemilatredici:

  1. Aspetto finanziario;
  2. Aspetto politico.

Cercherò di analizzarli con le informazioni a mia disposizione rendendolo chiaro e semplice per tutti, se mi è possibile. In caso ci sia qualcosa che vogliate approfondire, i commenti saranno ovviamente aperti a tutti.

ASPETTO FINANZIARIO

L’aspetto che più mi preme farvi capire è ovviamente quello finanziario. MPS è stata tacciata d’aver utilizzato i famosi derivati con una delle più grosse banche al mondo, la giapponese Nomura. Cosa avrebbe fatto? Per liberarsi di 200 “miseri” milioni apparentemente in picchiata targati Alexandria, MPS decide di assumersi il rischio di 3 miliardi di BTP trentennali italiani in gran segreto.

Perché questo? 200 milioni li avrebbe persi secchi subito, i 3 miliardi invecesarebbero diluiti nel tempo. In trenta lunghi anni. Dunque non sarebbero dovuti essere così visibili in quanto perdita.

Purtroppo l’utilizzo dei derivati viene scoperto dalla Guardia di Finanza, che stava nel frattempo indagando sull’operazione di acquisto della Banca Antonveneta, una operazione che a occhio e croce era costata un paio di miliardi in più in mazzette.

ASPETTO POLITICO

Come ci dice la Consob (Commissione Nazionale per le SOcietà e la Borsa), la nostra Banca Monte dei Paschi è controllata in maggioranza dalla Fondazione MPS la quale a sua volta (cito lo statuto) richiede che

Articolo 7

1.La Deputazione Generale è composta da sedici membri nominati:
– otto dal Comune di Siena, di cui uno d’intesa con la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Siena;
– cinque dalla Provincia di Siena, di cui uno d’intesa con la Consulta Provinciale del Volontariato istituita ai sensi dell’art. 6 della Legge Regionale Toscana 15/4/1996 n. 29 e del comma 4 dell’art. 10 dello Statuto della Provincia di Siena;
– uno dalla Regione Toscana;
– uno dall’Università degli Studi di Siena;
– uno dall’Arcidiocesi di Siena, Colle di Val d’Elsa e Montalcino.

Poiché la Regione Toscana è notoriamente rossa, e questo è tracciato e rintracciabile sul sito del ministero dedicato all’archivio storico delle elezioni, la banca di cui parliamo viene definita “Banca Rossa“.

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