Credito, Google si fa la banca. Prestiti alle Pmi per la pubblicità

In attesa di sviluppare il business legato alle quattro ruote, intenzioni che fanno tremare i colossi auto di Detroit, Google fa la sua prima incursione nel settore del credito, rilasciando la sua prima credit card per l’acquisto di pubblicità online da parte delle imprese.

Secondo quanto rivela un articolo delFinancial Times l’iniziativa, avviata in Gran Bretagna, nelle prossime settimane sarà estesa agli Usa e ad altri Paesi.

L’obiettivo è quello di utilizzare le riserve cash dell’azienda per finanziare gli inserzionisti con tassi di interesse particolarmente convenienti e nelle scorse settimane anche Amazon ha iniziato fare prestiti alle librerie indipendenti disponibili a vendere libri tramite i servizi Amazon.

Google invece offre prestiti ai suoi clienti tra i 200 e i 100 mila dollari al mese per pagare le inserzioni diAdwords, società che piazza i messaggi pubblicitari sul motore di ricerca e che l’anno scorso ha avuto unfatturato di 37 miliardi di dollari. L’iniziativa potrebbe rivelarsi dirompente nel mondo del credito, perche se è vero che il mercato bancario sta andando sempre di più verso l’abbattimento degli spagli fisiciper implementare il canale bancario virtuale (per abbattare notevolmente i costi), l’esperimento di Mountain View potrebbe sferrare un colpo mortale ai colossi del settore.

Andando a catturare fette di mercato, al momento escluse da credito, sia Google che Amazon intendono fare prestiti a società agli inizi, che altrimenti avrebbero difficoltà finanziare campagne pubblicitarie su Internet.

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