Cresce la domanda di prestiti in Italia. Non succedeva dall’inizio della crisi

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Le famiglie italiane tornano a chiedere prestiti. Si tratta per lo più di piccole somme, per cui è ancora presto per parlare di svolta vera e propria, ma sta di fatto che nel terzo trimestre è stato registrato per la prima volta un risultato positivo dopo quattro anni di cali ininterrotti. A certificarlo è il patrimonio informativo di Eurisc, il sistema di informazioni creditizie di Crif, che raccoglie i dati relativi ad oltre 78 milioni di posizioni creditizie.

Tra luglio e settembre la domanda delle famiglie è cresciuta dell’1% nel confronto anno su anno, grazie soprattutto allo sprint di settembre (+6%). “Si tratta di un segnale di ritorno della fiducia nel nostro Paese”, commenta Simone Capecchi, direttore sales & marketing di Crif. “Parliamo di una piccola cifra dopo una lunga stagione di sofferenza, ma l’accelerazione dell’ultimo mese lascia ben sperare per l’ultimo scorcio dell’anno”. Nel secondo trimestre il calo sullo stesso periodo del 2011 si era attestato al 2%, mentre nel primo trimestre al 13%. “E’ proprio il percorso di progressivo miglioramento della situazione a far sperare per i prossimi mesi”, aggiunge Capecchi, ricordando comunque che il bilancio da inizio anno resta negativo, su un livello (-5%) che compromette già da ora il bilancio sull’intero anno in corso.

Non è detto, comunque, che il circolo vizioso del credito si sia interrotto, almeno per quanto concerne i rapporti con la clientela retail: ora si attende, infatti, il dato sulle erogazioni di prestiti, che in passato ha comunque dimostrato di non discostarsi troppo dalla dinamica relativa alla domanda.

Quanto alle classi di importo, invece, sia tra i prestiti finalizzati, che tra quelli personali prevalgono le taglie piccole: sotto i 5mila euro si concentra infatti oltre il 70% della domanda complessiva, un livello in forte crescita rispetto al 2011. Un segnale che conferma come sia ancora prematuro parlare di ripresa vera e propria. Anche se il confronto con il passato, anche recente, induce a vedere il bicchiere mezzo pieno.

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