Assolatte interviene sulla difficile situazione del comparto ovicaprino, che ha portato alle clamorose proteste di questi giorni, ai blocchi e agli assedi da parte del movimento dei pastori sardi. “La situazione – sottolinea in una nota l’associazione italiana dei produttori lattiero caseari – è davvero preoccupante: momenti difficilissimi, dovuti ad una serie di cause concomitanti. Durante la campagna 2017/2018, la produzione di latte di pecora ha avuto un notevole incremento (10-15%). Lo stesso ha fatto quella di Pecorino Romano, principale destinazione del latte sardo, aumentata del 24%. Mentre i consumi interni diminuiscono, anche le esportazioni, motore del settore, sono andate a picco (-33%), soprattutto quelle verso il mercato Nord Americano, dove il calo dell’export ha raggiunto il 44%”. E il presidente Giuseppe Ambrosi (in foto) accusa anche il mondo politico: “Una polveriera, la cui miccia ha bruciato per settimane, senza che nessuno muovesse un dito. Infine, Ambrosi chiede alcuni interventi, in primis il ritiro di una parte di prodotto dal mercato. E aggiunge: “E’ fondamentale trovare risorse per gli allevatori in crisi e dare alle imprese più strumenti”.
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