Ricorso al prefetto avverso la contestazione del divieto di sosta
violazione dell’art. 7/1-14 del codice della strada
Al Prefetto di Roma per il tramite della Polizia Municipale di ________ Via __________
RICORSO AVVERSO IL VERBALE PER DIVIETO DI SOSTA N° _________
Il sottoscritto _______ nato a __________ il _________ , residente in ________ Via _________, espone:
PREMESSO CHE
- l’esponente – proprietario dell’autoveicolo tg. _____ si è visto notificare, a mezzo posta, il verbale per divieto di sosta n° _______, redatto dalla Polizia Municipale di ___________
- con il detto verbale gli è stata contestata la violazione dell’art. 7/1-14 del codice della strada, perché, come si legge dalla verbalizzazione il giorno ________ alle ore ________ circa nel Comune di _____ in via ___________ l’autovettura del ricorrente avrebbe sostato in divieto di sosta;
- la violazione non è stata immediatamente contestata;
- per tale violazione è stata irrogata la multa della somma di € ________;
- la presunta violazione, come descritta, è illegittima e viene opposta per i seguenti
MOTIVI
1) BUONA FEDE
Come da foto del luogo prelevata dal sito internet Google Maps, si rilevano altre autovetture parcheggiate, come d’altronde è sempre in quel tratto di strada. Le altre autovetture erano tutte prive di contravvenzione e ciò induceva il ricorrente ad escludere il divieto. (Cassazione civile numero 29709, del 18 dicembre 2008).
Si rileva inoltre l’ulteriore nullità del verbale di violazione perché non è stato concesso il diritto di difesa al ricorrente in quanto la violazione non gli è stata contestata immediatamente come invece sarebbe dovuto accadere.
2) NULLITA’ – ILLEGITTIMITA’ DEL VERBALE PER LA VIOLAZIONE DELL’ART.LI 200 – 201 CDS E 384 REG. ATT. CDS
Il combinato disposto degli art.li 200 cds e 384 reg. attuazione del Cds stabilisce che la violazione deve essere immediatamente contestata salvo i gravi casi previsti dal codice.
Invero, come espressamente previsto dalla Suprema Corte “la contestazione immediata imposta dall’art. 201 c.d.s. ha un rilievo essenziale per la correttezza del procedimento sanzionatorio e svolge funzione strumentale alla piena esplicazione del diritto di difesa del trasgressore. La limitazione del diritto di conoscere subito l’entità dell’addebito può trovare giustificazione solo in presenza di motivi che la rendano impossibile, i quali devono essere, pertanto, espressamente indicati nel verbale, conseguendone altrimenti l’illegittimità dell’accertamento e degli atti successivi del procedimento” (Cass. Civ. 28.04.2005 n° 8837).
Nel caso di specie, nel verbale notificato al ricorrente, l’agente ha motivato l’inottemperanza agli art.li 200 – 201 c.d.s. per: “Assenza del trasgressore e del proprietario”.
Il ricorrente si è visto ledere del proprio diritto di difesa (Cass. Civ. 17.06.1996 n° 198, Cass. Civ. 27.03.1996 n° 2767), con la conseguenza che il verbale deve essere dichiarato nullo.
3) MANCANZA DELLA SEGNALETICA
Come da foto allegata è assente la segnaletica verticale, necessaria per indicare il divieto di sosta.
Tutto ciò premesso e considerato
CHIEDE
che la S.V. Ill.ma Voglia accogliere il presente ricorso, così come proposto e per l’effetto emettere ordinanza motivata di annullamento del verbale n° ____________.
Si richiede l’audizione personale del ricorrente ai sensi dell’art. 204 del C.d.s
Si allega:
- copia del verbale n° …………………
- foto del luogo
Con osservanza
FIRMA