Dopo oltre cinquant’anni si chiude l’era del Boeing 747
Oggi l'ultimo Boeing 747 è stato consegnato all'Atlas Air. 
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Oggi l’ultimo Boeing 747 è stato consegnato all’Atlas Air. A dicembre, lo stabilimento americano di Everett aveva terminato l’assemblaggio del 747-8 Freighter, il 1.574esimo prodotto in 55 anni di storia. La consegna dell’ultimo 747 sarà celebrata anche online con un webcast alle 16:00 EST, le 22 in Italia.

Progettato alla fine degli anni ‘60 per soddisfare la domanda di viaggi di massa il Boeing 747 è diventato un’icona dell’aviazione civile. Primo jet di linea a doppio corridoio, con l’inconfondibile silhouette del suo muso “a gobba”, il jumbo della Boeing raddoppiò la capacità del trasporto passeggeri portandolo a 350-400 posti, rimodellando a sua volta il design degli aeroporti.

La storia della sua nascita è un mito dell’aviazione civile. Il fondatore di Pan Am Juan Trippe voleva ridurre i costi aumentando il numero di posti a sedere e, durante una battuta di pesca, sfidò il presidente della Boeing William Allen a realizzare un aeromobile più grande del 707. Allen incaricò il leggendario ingegnere Joe Sutter. Il team di Sutter, noto come “gli Incredibili”, impiegò solo 28 mesi per sviluppare il 747.

Il primo volo della “Regina dei cieli” avvenne il 9 febbraio 1969 per poi entrare in servizio effettivo nel 1970 con la Pan Am che nel 1966 ne aveva ordinati con un investimento di 525 milioni di dollari. Il primo 747 decollò da New York il 22 gennaio 1970 con diverse ore di ritardo a causa di un guasto al motore.

Il Boeing 747 non ha solo cambiato il modo di viaggiare in aereo di milioni di persone ma è stato anche un simbolo della storia di questi ultimi cinquanta anni: dall’Air Force One al “Doomsday Plane”, il posto di comando statunitense in caso di conflitto nucleare. Una delle immagini-icona del secolo scorso, tornata di attualità in questi mesi con la “rivoluzione delle donne” scoppiata dopo la morte di Mahsa Amini, è quela dell’ayatollah Khomeini sul Boeing 747 che il primo febbraio del 1979 lo riportò in Iran alla caduta dello scià Reza Pahlavi, dopo 15 anni di esilio.

Dopo un crollo durante la crisi petrolifera degli anni ’70, il periodo di massimo splendore dell’aereo arrivò nel 1989, quando Boeing introdusse il 747-400 con nuovi motori e materiali più leggeri, che lo rendevano perfetto per soddisfare la crescente domanda di voli trans-oceanici. E proprio l’innovazione tecnologica che è stata alla basa del successo della “Regina dei cieli” ne ha decretato la fine consentendo la progettazione di jet capaci replicare la sua portata e capacità a un costo inferiore.

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