E Scaroni potrebbe lasciare il board del gruppo del Leone

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Sono diverse le novità in vista dell’assemblea di aprile del Leone, che dovrà rinnovare il consiglio. Qualcosa ha già anticipato l’altro giorno Lorenzo Pellicioli (a proposito della sua sorte e di quella del presidente Gabriele Galateri). Ma a quanto pare un addio eccellente al board Generali dovrebbe essere quello di Paolo Scaroni (foto), che siede a Trieste dal 2007. L’amministratore delegato dell’Eni, dopo due mandati e la stabilità raggiunta con l’arrivo di Mario Greco, non sarebbe più così convinto dell’opportunità di ricandidarsi. A maggior ragione alla luce del codice interno del Cane a sei zampe, che prescrive che i suoi «executive» di primo livello non possano fare parte di più di tre società quotate. Scaroni, infatti, non solo è consigliere di amministrazione del London Stock Exchange, ma ricopre una posizione analoga nel vertice di Veolia Environnement. In qualità di indipendente (c’è anche Henri Proglio di Edf) in scadenza con l’assemblea generale di quest’anno. Secondo le voci che si rincorrono, però, la presenza in Generali sarebbe nei fatti «scambiata» da Scaroni con la presidenza di un altro gruppo quotato, carica che potrebbe ricoprire nelle prossime settimane.

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