Il taglio del nastro della nuova enoteca elettronica di Esselunga è fissato per domani.
Domani si alzerà il sipario sullo scaffale digitale di enoteca.esselunga.it comparirà l’offerta di etichette di qualità a prezzi che vanno da 10 a mille euro e nomi come Ferrari, Krug, Château Mouton Rothschild, Dom Pérignon, Sassicaia, Tignanello, Cervaro della Sala. È una selezione esclusiva che i 5,6 milioni di clienti Fidaty, più tutto il grande mercato, non troveranno nelle classiche Enoteche inserite negli 88 superstore del gruppo.
La strategia
È un passo strategico per il gruppo presieduto da Marina Caprotti perché da martedì Esselunga si presenterà sul mercato del vino di pregio come pure play company. Il colosso della grande distribuzione pioniere del settore negli anni ’60, vestirà infatti i panni di industriale del settore. E apre alla sfida con i concorrenti: da Tannico, che fa capo con il 50% a testa a Campari e Moët Hennessy del gruppo Lvmh, a Callmewine, Bernabei e vino.com. È un mercato di dimensioni ancora contenute, con un fatturato che per i principali player vale sopra i 200 milioni di euro. Ma la convinzione di Esselunga è che si possa crescere rapidamente, visto che il punto di partenza del gruppo sono le 100 milioni di etichette vendute tra scaffali fisici ed Esselunga a casa nel 2022. Un valore che rappresenta circa 350 milioni di fatturato per la società. L’offerta fin qui ha riguardato mille etichette, alle quali ora si aggiunge la nuova offerta di Enoteca Esselunga.
La collaborazione con produttori da tutta l’Italia
Una selezione frutto di un meticoloso lavoro realizzato in collaborazione con produttori da tutta l’Italia. Nomi come Terra Moretti (con l’etichetta Bellavista), Antinori, Frescobaldi, Ca’ del Bosco, Donna Fugata. Ma anche realtà francesi come Moët & Chandon. Poi ci sono gli spirit: dal whisky inglese Macallan a quello giapponese Nikka fino al Rum Zacapa. Poi, i piccoli produttori, quelle eccellenze ancora piccole, come i nuovi produttori italiani di gin, che Esselunga sostiene dando loro uno sbocco su un mercato più grande.
Bernardo Caprotti si era rivolto a Luigi Veronelli per i vini
«Mettiamo insieme qualità, servizio ma anche divulgazione perché sul nuovo sito di ecommerce daremo spazio ai territori di provenienza dei vini, agli abbinamenti a tavola, faremo parlare i sommelier. Sarà un modo per il gruppo di arrivare in Italia e di ampliare l’ecosistema di Esselunga», dice Roberto Selva, manager di lungo corso che guida il marketing di Esselunga. Il vino rappresenta ormai una tradizione per l’azienda fondata da Bernardo Caprotti che aveva già disegnato la strategia in questo settore arruolando come consulente Luigi Veronelli. Da qui è partito tutto. «Enoteca Esselunga rappresenta uno sviluppo ulteriore dell’attenzione al mondo del vino iniziata negli anni ‘80. Ci sarà un’offerta molto ampia per tutti i gusti, soprattutto i più raffinati con il top dell’enologia italiana e francese», dice Daniele Colombo, da 39 anni in azienda, a capo del settore beverage di Esselunga e ora al timone del nuovo progetto che prevede la consegna dei vini attraverso i corrieri nelle aree geografiche in cui non sono presenti i negozi del gruppo.