Freno a mano tirato per le Borse europee in attesa del verdetto della Federal Reserve System sui tassi d’interesse
La banca centrale Usa manterrà probabilmente i tassi fermi.
Federal Reserve DC

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La banca centrale Usa manterrà probabilmente i tassi fermi.

Intanto sul fronte Bce arrivano segnali incoraggianti. «Entro giugno avremo a disposizione nuove proiezioni che confermeranno o meno la validità dell’andamento dell’inflazione da noi previsto a marzo – ha detto la presidente Christine Lagarde alla conferenza “The ECB and Its Watchers XXIV” a Francoforte – Se questi dati riveleranno un sufficiente grado di allineamento tra l’andamento dell’inflazione di fondo e le nostre proiezioni, e ipotizzando che la trasmissione rimanga forte, potremo passare alla fase di allentamento del nostro ciclo di politica monetaria e adottare una politica meno restrittiva». Lagarde ha però specificato che, anche dopo il primo taglio, le decisioni della Bce saranno «definite di volta in volta a ogni riunione, sulla scorta delle nuove informazioni disponibili».

In questo contesto, il FTSE MIB -0,11%  è debole, dopo la chiusura della vigilia sopra la soglia dei 34.000 punti. Su livello simile l’IBEX 35 +0,25%  di Madrid, mentre sono più rapidi l’AEX -0,03%  di Amsterdam e il DAX 40 -0,01%  di Francoforte. Il FTSE 100 +0,00%  di Londra registra la frenata dell’inflazione in Gran Bretagna (+0,6% a febbraio e +3,4% annuo) e attende la riunione della Boe il 21 marzo. Scivola invece il CAC 40 -0,63%  di Parigi, appesantito dal lusso (Kering -12,6% , Hermes e Lvmh -1,38% ).

Wall Street piatta in attesa di indicazioni dalla Fed

Apertura piatta a Wall Street, in attesa della Federal Reserve. Mercoledì, infatti, si conclude la riunione del Federal Open Market Committee (Fomc), il braccio di politica monetaria della Federal Reserve. Non ci sono dubbi sul fatto che la Banca centrale statunitense lascerà i tassi al 5,25%-5,50%, ma gli analisti attendono le previsioni dei banchieri per i prossimi mesi e per il 2025, che saranno comunicate tramite il cosiddetto ’dot plot’. Durante la successiva conferenza stampa (in programma alle 19.30 italiane), il presidente della Fed, Jerome Powell, eviterà probabilmente di parlare di un imminente inizio del piano di riduzione dei tassi. Secondo il FedWatch Tool del Cme Group, non ci sono possibilità di un primo taglio dei tassi a maggio (dato al 9,2%), mentre resta in dubbio (55%) la possibilità che avvenga alla riunione dell’11-12 giugno.

A Piazza Affari svetta Terna, giù lusso e Poste

Sull’azionario svetta Terna +3,64% , dopo il piano industriale e la conferma dei rating da parte dei broker. Occhi su Banca Monte Paschi Siena +0,90%  in scia alle indiscrezioni di stampa secondo cui il Mef starebbe studiando la cessione di ulteriori quote della banca. Focus anche su Telecom Italia +2,41%  , con il fondo Merlyn (che ha raggiunto lo 0,5% della società) che ha annunciato un nuovo piano per la presentazione della lista per il rinnovo del board (entro il 28 marzo). Cala invece il lusso, con Brunello Cucinelli +0,09%  e Moncler -0,37%  , dopo l’allarme sulle previsioni per i ricavi di Kering -12,6% . Accoglienza fredda per il nuovo piano industriale Poste Italiane -3,85% .

Spread in area 127 punti

Lo spread tra BTp e Bund si attesta in area 127 punti base, poco mosso rispetto al closing della vigilia. In calo il rendimento del BTp decennale benchmark, che ha segnato una prima posizione al 3,66%, dal 3,70% della chiusura precedente. Sul fronte italiano da segnalare la buona perfomance del BTp decennale indicizzato all’inflazione. Alla vigilia il Tesoro ha collato 5 miliardi, a fronte però di una domanda oltre otto volte più grande toccando i 41 miliardi.

Euro poco mosso, giù petrolio e gas

Per quanto riguarda il valutario, il cambio euro/dollaro è poco mosso in area 1,084, l’euro/yen a 164,4 e il dollaro/yen a 151,6. In calo il prezzo del petrolio con il Brent in scadenza a maggio attorno agli 87 dollari e il Wti aprile agli 82. Scende anche il gas naturale scambiato ad Amsterdam verso i 28 euro al megawattora.

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