FTSE MIB: corre Tenaris

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borsa italianaProsegue in frazionale rialzo la seduta delle borse europee, con il Ftse Mib di Milano che intorno alle 12:00 segna un +0,3% poco sotto quota 24 mila punti. In territorio positivo anche il Dax di Francoforte (+0,2%), il Ftse 100 di Londra (+0,6%), il Cac 40 di Parigi (+0,3%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,4%).

I mercati valutano le prossime mosse dell’amministrazione Usa, che entro domani deciderà se prolungare o meno l’esenzione dai dazi su acciaio e alluminio all’Europa e ad altri paesi, mentre ieri Merkel, Macron e May hanno concordato di rispondere in maniera unitaria a eventuali tariffe da parte degli Stati Uniti.

Sul fronte macro, in Italia nel mese di aprile 2018 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,1% su base mensile e dello 0,5% su base annua (+0,8% a marzo 2018).

Secondo le stime preliminari, inoltre, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta dello 0,5% su base mensile e dello 0,6% su base annua (+0,9% a marzo 2018). Il rialzo congiunturale più marcato rispetto al NIC si deve al rientro definitivo dei saldi invernali di abbigliamento e calzature di cui il NIC non tiene conto.

L’inflazione acquisita per il 2018, ossia la crescita annuale che si otterrebbe in presenza di una variazione congiunturale nulla nei restanti trimestri dell’anno, è pari a +0,7 per cento.

Intanto il biglietto verde si mantiene ben intonato nei confronti delle altre valute, anche se al di sotto dei massimi da oltre tre mesi toccati la scorsa settimana in scia al rialzo dei rendimenti dei Treasuries americani.

Il cambio euro/dollaro viaggia in area 1,21 e il dollaro/yen a 109,3, con la moneta giapponese, tradizionale asset rifugio, che si indebolisce in seguito all’allentamento della tensione geopolitica dopo lo storico incontro tra i leader della Corea del Nord e del Sud.

Sull’obbligazionario, infine, il rendimento del decennale italiano resta all’1,75%, separato da uno spread con il Bund tedesco in area 117 punti base, dopo la chiusura da parte dell’ex segretario del Pd Matteo Renzi a qualsiasi ipotesi di accordo sul governo con il M5s. Venerdì sera, invece, S&P ha confermato il rating sovrano dell’Italia a ‘BBB’ con outlook stabile, avvertendo però che l’incertezza politica potrebbe pesare negativamente sulla crescita.

Tornando a Piazza Affari, TENARIS (+4,4%) si conferma in vetta al Ftse Mib, toccando un massimo da oltre un anno in area 15,9 euro dopo i risultati trimestrali pubblicati venerdì scorso. In rialzo anche LEONARDO (+1,9%), AZIMUT (+1,2%) e POSTE ITALIANE (+1,4%), con quest’ultima sui massimi storici oltre quota 8 euro.

Tra le utilities, bene A2A (+1,3%) su cui Moody’s ha migliorato il rating “long term issuer” e “senior unsecured debt” a Baa2 dal precedente Baa3 e quello “long term EMTN” a (P)Baa2 dal precedente (P)Baa3, con outlook stabile. Scivola in fondo al listino, infine, FCA (-1,5%).

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