Generali in difesa: teme la scalata di Intesa

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Generali al centro della scena, mentre si rincorrono i rumors di un interesse da parte di Intesa SanPaolo. Nessun top manager della banca si mostra disposto a commentare le indiscrezioni mentre si attende qualche novità dai rispettivi Consigli di Amministrazione delle due società programmati già da tempo.

Domani è convocato a Milano un board di Generali, per le dimissioni del direttore generale e cfo del gruppo, Alberto Minali, mentre venerdì prossimo sarà la volta di Intesa Sanpaolo che dovrebbe esaminare il budget 2017. L’approvazione dei risultati consolidati 2016 è invece prevista per il 3 febbraio prossimo.

Nel dubbio il Leone di Trieste si blinda, acquistando i diritti di voto su 505 milioni di azioni di Intesa, pari al 3,01 % del capitale, tramite una operazione di prestito titoli.

Secondo il Testo unico della finanza (Tuf), infatti, in caso di partecipazioni incrociate, chi ha superato per secondo il limite del 3% vede congelati i propri diritti di voto oltre quella soglia e deve vendere la quota eccedente entro un anno. L’unica possibilità per Intesa rimarrebbe quella di lanciare un’offerta sul mercato.

Questa mossa potrebbe non scoraggiare affatto Intesa SanPaolo, che potrebbe essere supportata nell’operazione da Allianz, secondo fonti intenzionata a rilevare parte delle attività che potrebbero rivelarsi eccedenti per l’Antitrust.

Ottimo l’andamento del titolo Generali a Piazza Affari e della controllata Mediobanca.

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