Germania, in forte crescita l’indice ZEW
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Cresce oltre le aspettative l’indice ZEW in Germania.

La rilevazione ZEW del sentimento sull’economia tedesca si è attestato  a 20,4 punti, in rialzo rispetto ai 17,4 punti della rilevazione precedente e ben oltre le attese degli analisti, che prevedevano un indice a 17,8 punti. L’economic sentiment elaborato dall’istituto tedesco determina il sentiment degli investitori istituzionali tedeschi ed è un indicatore chiave sulle condizioni e prospettive dell’economia in Germania. Un livello sopra lo zero sta ad indicare ottimismo, mentre un valore negativo è indice di pessimismo.

Il dato è particolarmente importante in quanto si tratta di un record. Il valore, ben oltre le attese, sta ad indicare delle rosee prospettive per l’economia tedesca nel breve e medio termine. Tutto lascia pensare che la situazione interna in Germania vada migliorando, con i consumi interni a fare la voce grossa nello stimolo alla crescita nei prossimi mesi del 2018.

La Germania si conferma quindi leader nella crescita in Europa, con i vari indicatori tutti allineati nel confermare questo trend. Anche l’indice ZEW delle attuali condizioni economiche tedesche si conferma in espansione, ben oltre le attese, al livello 95,2, contro un dato precedente di 89,3 e una stima degli analisti di 89,8.

Non è da escludere che i dati tedeschi possano avere effetti rilevanti sull’andamento dell’euro, già forte in rialzo nei mesi scorsi rispetto al dollaro. La situazione generale in eurozona sembra molto più positiva rispetto alla fine del 2017. La BCE resta vigile sull’inflazione che si mantiene debole nonostante la ripresa economica e che potrebbe risentire negativamente del rialzo dell’euro.

L’indice ZEW sul sentimento di fiducia della zona euro risulta anch’esso in crescita a 31,8 punti dai 29 della rilevazione precedente e rispetto ai 29,7 previsti dagli analisti. Attualmente l’indice DAX risulta in crescita dello 0,5%, con il resto dei mercati europei sostanzialmente stabili. Il cambio euro/dollaro si attesta a quota 1,2247. Da sottolineare che poco più di sei mesi fa si trovava sotto quota 1,10.

L’auspicio delle istituzioni è che la spinta tedesca possa trascinare con sé anche il resto dei Paesi della zona euro. Proprio ieri il Fondo Monetario Internazionale ha rivisto al rialzo le stime di crescita dell’Italia per il 2018 all’1,4%, superiori a quelle elaborate dal governo italiano. Il dato tuttavia è ancora ben lontano da quello tedesco. La Bundesbank aveva infatti previsto nei giorni scorsi una crescita per il 2018 al 2,6%.

Restano tuttavia alcuni elementi di incertezza. I mercati sembrano spaventati dalle prossime elezioni italiane che potrebbero produrre un cambiamento politico incerto e auspicano in un governo di larghe intese. Inoltre, le politiche monetarie espansive di questi anni e i bassi tassi rappresentano elementi di instabilità sui mercati finanziari.

 

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