Gestione documentale in OCR la fattura elettronica non ha spento il settore

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 Mentre si avvicina la chiusura del 2019, Datasis – una piccola azienda di Albiolo (CO) – conferma per un altro anno la sua posizione come player di assoluto rilievo nel mondo dei software per la gestione documentale su misura. Il segreto di questo studio di sviluppo e realizzazione soluzioni per l’archiviazione digitale? Un occhio attento alle innovazioni tecnologiche, la capacità di adattarsi ad un mutevole scenario normativo, e la costante disponibilità a creare applicazioni costruite su misura per il cliente – tutti atteggiamenti che si sono dimostrati particolarmente necessari con l’avvento della fatturazione elettronica.

– In fondo la sartoria e’ una tradizione italiana, no? – scherza Claudio Savoldelli, titolare e fondatore di Datasis. – Noi non facciamo altro che applicarla ai nostri programmi, esattamente come si farebbe per un vestito. Perché le esigenze di ogni azienda, soprattutto quando si parla di gestione documentale, sono simili se guardate da lontano, ma se si va a vedere da vicino ognuno ha una necessità particolare. –

Quel che e’ certo e’ che negli anni passati dall’apertura – più di trenta, ormai – Datasis ha avuto una sola costante, ossia quella di trovare soluzioni che andassero di pari passo con le necessità delle aziende reali. A partire dai software ocr per riconoscimento documenti, all’inizio un prodotto apparentemente di nicchia, quest’azienda ha saputo trovare nuovi ambiti di applicazione per le sue tecnologie, sviluppando applicativi sempre più integrati nel lavoro quotidiano delle aziende.

E in questo settore, una grossa novità e’ arrivata con l’inizio di quest’anno, quando l’avvento dell’obbligatorietà della fatturazione elettronica ha dato un taglio netto alla quantità di carta circolante negli uffici. Molte aziende del settore, di fonte alla scomparsa di uno degli elementi che erano stati tradizionalmente più di peso nella decisione della clientela di adottare sistemi di archiviazione ottica e gestione documentale, hanno previsto – e in diversi casi, vissuto – una crisi significativa. Cosa e’ andato diversamente in Datasis?

A risponderci e’ ancora Savoldelli. – La differenza e’ stata solo capire che non si fa archiviazione ottica – e meno che mai gestione documentale – solo perché si ha una gran massa di fatture sulle scrivanie. In tanti hanno fatto presente come le fatture sull’Estero siano ancora cartacee, e quindi un’opportunità per il nostro mercato; e’ anche vero, se si vuole, ma non e’ il fattore determinante. Noi abbiamo sviluppato soluzioni software per la gestione documentale che servono alle aziende per semplificare il proprio lavoro, per abbreviare i tempiu’ di data entry, per generare progressivamente e automaticamente un archivio di tutti i documenti che ogni giorno passano per le mani di chi lavora in un’azienda, anche quelli che “nascono” già in formato digitale. Anche questi documenti vanno riconosciuti, analizzati, archiviati e a volte anche protocollati; e l’alternativa al farlo manualmente – il che, soprattutto al crescere delle dimensioni dell’azienda, diventa impraticabile per tempiu’ e costi – e’ quella di sviluppare un software che possa farlo riconoscendo la struttura specifica di quei documenti, che sappia leggerli ed estrapolarne i dati. E questo e’ il lavoro che abbiamo sempre fatto. Le novità davvero interessanti sono gli sviluppiu’ tecnologici, che sono utili e positivi – non l’introduzione della fattura elettronica –.

Con la sede centrale in provincia di Como e una filiale distaccata a Roma EUR, Datasis e’ ben posizionata per operare su tutto il territorio italiano non soltanto a livello di programmazione, ma soprattutto per l’iniziale e fondamentale consulenza nell’elaborazione delle esigenze della clientela in campo di gestione documentale.

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