Greco: il Leone sarà leader nel mondo

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«In occasione dell’investor day illustreremo in dettaglio» i passi «per riportare Generali a un’elevata solidità patrimoniale, grazie alla rifocalizzazione sul core business assicurativo e alla valorizzazione dell’eccellenza tecnica e delle efficienze in tutto il gruppo. Si darà così avvio a un periodo per noi decisivo durante il quale ci impegneremo nell’esecuzione della nostra strategia». Così Mario Greco, amministratore delegato delle Generali, ha scritto nella lettera di fine anno agli 80 mila dipendenti del gruppo: il 2013 per il Leone inizierà con l’appuntamento a Londra del 14 gennaio nel quale verrà illustrata alla comunità finanziaria internazionale la strategic review delle nuove Generali.
«Sono stati già compiuti importanti passi avanti rispetto agli obiettivi chiave che ci siamo dati», prosegue Greco nella lettera, facendo riferimento alle prime azioni annunciate in agosto, quando il top manager è arrivato a Trieste dal gruppo Zurich per sostituire Giovanni Perissinotto. Cinque mesi nel corso dei quali il titolo del Leone ha guadagnato oltre il 40%, il doppio quindi dell’indice assicurativo europeo, e Greco ha proceduto alla revisione della governance interna, ha dato avvio con Migdal (e con le procedure relative alla svizzera Bsi e alle attività di riassicurazione negli Usa) alle cessioni delle partecipazioni non strategiche, e ha definito la riorganizzazione del business in Italia, affidata al country manager Raffaele Agrusti, con il focus sul marchio Generali e 300 milioni di investimenti per lo sviluppo delle reti.
Ma «questo è solo l’inizio e abbiamo ancora molto da fare», sottolinea ancora Greco. «Per realizzare le nostre aspirazioni credo che possiamo contare su due punti di forza unici: il nostro brand e le nostre persone. Il nostro è un marchio eccezionale, abbiamo un’elevata credibilità a livello internazionale, sia in Europa sia nei mercati emergenti. Dobbiamo sempre ricordarci che il nostro era un gruppo internazionale quando ben pochi altri potevano definirsi tali e il nostro impegno per il futuro deve essere quello di riportarlo a essere l’assicuratore leader nel mondo».

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