Questo quanto emerge da uno studio condotto dall’ Adusbef, i mutui nel nostro Paese costano di più rispetto al resto dell’ Europa, eppure in questo particolare momento in cui i parametri di riferimento (euribor ed eurirs) sono al minimo storico, i tassi applicati ad un mutuo dovrebbero essere molto più bassi!
La colpa, secondo le Associazioni di consumatori, è da attribuire alle banche italiane, che continuano a mantenere alti gli spread, costringendo le famiglie italiane, che stipulano un contratto di mutuo oggi, a pagare interessi a volte esagerati.
Se pensiamo che per un tasso variabile lo spread applicato oscilla tra il 2,70 % ed il 4,50 % e per quello fisso addirittura arriva fino al 5 %, non possiamo che prendere atto di questo.
Paragonando un mutuo stipulato in Italia con uno fatto nel resto dell’ area Euro, di pari importo e durata, ci rendiamo conto che nel primo caso il mutuatario si ritrova a dover pagare, in termini di interessi, una cifra molto più consistente.
Addirittura, nel periodo compreso fra novembre 2011 e dicembre 2012, la differenza sui tassi applicati sia a mutui che ai prestiti è raddoppiata in Italia rispetto agli altri Paesi Europei, portando quelli sui primi a 119 punti base ed a 152 (punti base) sui prestiti.
Un dato davvero sconfortante che contribuisce ad aggravare la già delicata situazione in cui si trova il mercato dei mutui, che ha di recente subito un crollo superiore al 40 % e stenta ancora a riprendersi, per via della stretta creditizia delle banche, poco propense ad erogare.