Il contante è nello smartphone

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La lotta al contante non si fa solo con carte e bancomat, ma anche con i cellulari e gli smartphone. Si espande la possibilità di pagamenti contactless (ovvero senza contatto, con un uso a distanza della carta) grazie alla tecnologia Nfc (Near fi eld communication) e con essa si ampliano i principali player e le offerte sul mercato. In questo modo è possibile effettuare piccoli pagamenti con il proprio cellulare, senza digitare pin o fi rmare nulla, analogamente a quanto avviene con le carte di nuova generazione: un passaggio «aereo» sull’apparecchio ricevitore e il pagamento è concluso. Così si accorciano le fi le e i tempi di attesa ai distributori o alle casse del supermercato e si invita ad abbandonare il portafoglio a casa. Un mercato che in Italia è ancora ristretto e un po’ confuso, senza un operatore o una tecnologia dominante. In campo ci sono in primo luogo Mastercard e Visa per le carte, mentre tra le compagnie telefoniche Vodafone e poste Mobile. E le banche cercano di non venire escluse dalla torta. Le novità sui pagamenti virtuali si inseriscono in un contesto che vede aumentare le operazioni sul web. Secondo i dati emersi dal convegno «Carte 2012», organizzato da Abi e Consorzio Bancomat, sono in crescita anche le carte nelle tasche degli italiani: da 77 milioni nel 2009 a 82 milioni nel 2011 (+6%). Nel 2011 le operazioni fatte con gli strumenti diversi dal contante, carte di credito, debito, prepagate, bonifici, rid, sono aumentate del 4% circa contro l’1,4% del 2010. In particolare, le operazioni su web sono cresciute del 27,6%, mentre i bonifi ci online hanno fatto registrare un aumento del 20,3%. Quindi sembra assicurato lo spazio per altri strumenti di pagamento virtuali. Addio strisciata, si parte con Milano. Un altro passo per dire addio al contante? Può darsi. A trarne vantaggio saranno i consumatori a cui è data l’opportunità di effettuare pagamenti più rapidi anche per importi di minore rilevanza, per cui di solito si è invece restii a tirare fuori la carta di credito. Ma potrebbero benefi ciarne anche i commercianti e gli istituti di credito. Un’indagine MasterCard Europe ha, infatti, dimostrato che i negozi che hanno adottato la nuova tecnologia riescono a incrementare i profi tti, dal momento che il tempo richiesto per ogni pagamento è ridotto quasi a zero. Per le banche può essere invece un’altra leva per fi delizzare i vecchi clienti e averne di nuovi. A muoversi già nel 2005 è stata proprio MasterCard che con il sistema PayPass garantisce una maggiore sicurezza dei pagamenti, riducendo le possibilità di violazione dei dati personali degli utenti. Non solo. Non essendo più necessario estrarre la carta e consegnarla al commerciante per completare i pagamenti, il rischio di frodi ai danni del consumatore si dovrebbero ridurre, anche se c’è chi paventa il furto delle informazioni con sistemi evoluti di recupero via radio. A ogni modo, sono circa 100 milioni le carte MasterCard PayPass emesse a livello mondiale in 37 nazioni e accettate da oltre 425 mila negozi nel mondo e anche in Italia la tecnologia è stata introdotta nel 2008 dove è stato superato il traguardo del milione di carte lo scorso marzo. A incrementarne la diffusione le molteplici collaborazioni. L’ultima è tra MasterCard e Eurobank per il lancio dei contactless payment, un nuovo sistema di pagamento che abbina le carte di credito di ultima generazione, cosiddette Tap&go e altri dispositivi basati sulla tecnologia Nfc, un’evoluzione più recente dell’Rfi d, cioè a radio frequenza, già introdotta nei sistemi di pagamento elettronico, nei badge aziendali e nelle chiavi delle recenti auto. Si può dunque pagare semplicemente accostando la carta al pos, senza la necessità di inserirla all’interno del terminale. Inoltre per i pagamenti fi no a 25 euro non è necessario né pin, né fi rma. Visa ha lanciato il suo analogo prodotto PayWave e per implementarne l’uso nel pubblico ha sottoscritto con la Federazione Italiana Tabaccai e Banca ITB un accordo per creare carte contactless a marchio Visa accettate presso le tabaccherie convenzionate. In fondo i bassi importi sono proprio quelli della tabaccheria sotto casa e questa novità aiuterà a ridurre le giacenze di contante in tabaccheria. L’accettazione dei pagamenti in modalità contactless presso le tabaccherie è attualmente in fase di sperimentazione presso 300 punti vendita dell’area urbana di Milano, città scelta da tutti per le proprie sperimentazioni. L’obiettivo è anche quello di abbattere i tempi di attesa alla cassa, effettuare un numero maggiore di transazioni. Vodafone e Poste in pole. Ma ci provano anche Intesa e PagoBancomat. Tra le banche, sempre in collaborazione con Mastercard, si è mossa Intesa Sanpaolo. All’inizio dell’anno sono stati consegnati a 600 tra dipendenti, clienti di Intesa Sanpaolo e rappresentanti del mondo accademico (Politecnico di Milano e Istituto Boella di Torino) uno smartphone Samsung Wave 578, con tecnologia Nfc integrata, una carta prepagata della linea SuperFlash e una sim anch’essa abilitata all’Nfc e al cui interno vengono caricati i dati della carta di credito virtuale per effettuare i pagamenti. Oltre a pagare, in questo modo si possono anche trasferire fondi ad altri possessori del kit, monitorare i movimenti e visualizzare gli esercenti che accettano pagamenti con il cellulare. L’istituto di credito ha creato una piattaforma chiamata MoveandPay multioperatore e multicircuito (Visa e Mastercard) e che a ottobre è diventata oggetto di un accordo con Telecom, ma è pronta ad aprirsi ad altri operatori telefonici. Il telefonino, infatti, ci accompagna ovunque e sempre. Quindi quale migliore utilizzo aggiuntivo, se non quello dei pagamenti? Se Vodafone è in fase di sperimentazione con Smart Pass di Mastercard, le Poste hanno già mosso i primi passi. Da più di un anno è possibile associare il Bancoposta con la sim Poste mobile e consentire ai clienti di pagare alcuni bollettini con il telefonino. Sono oltre un milione i clienti abilitati e un transato annuo superiore ai 250 milioni di euro. E anche le Poste partono con la sperimentazione milanese. A dicembre gli uffi ci del capoluogo lombardo sono in procinto di commercializzare la nuova sim Poste mobile di ultima generazione. Evoluzione a rilento per il Bancomat, che soltanto nel 2013 defi nirà la strategia per i pagamenti contactless. Il Consorzio, che conta oltre 32 milioni di carte Bancomat e PagoBancomat, non prevede niente a breve, ma punta a realizzare la prima transazione nel 2014. C’è da affrontare il problema dell’aggiornamento della rete di pos, visto che le ultime indagini prevedono che nel 2015 gli esercizi commerciali pronti ad accettare i pagamenti c-less saranno 300 mila. Un quarto dell’attuale rete che supera 1,4 milioni di pos.

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