Il fisco più favorevole spinge il leasing di studi professionali e uffici
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Nel 2014 è raddoppiato il valore dei contratti stipulati rispetto all’anno precedente: si è passati, infatti, da circa 320mila euro nel 2013 a poco meno di 650mila euro dello scorso anno. Merito delle regole introdotte dalla legge di stabilità 2014 (legge 147/2013) che consentono anche ai professionisti di dedurre i canoni di leasing. È quanto emerge dal rapporto annuale Assilea (associazione italiana leasing), che sarà presentato stamattina a Roma presso gli uffici di via di Campo Marzio della Camera.
Quindi la modifica normativa introdotta dal periodo d’imposta 2014 ha avuto un impatto sulle scelte dei professionisti. La legge di stabilità dello scorso anno, infatti, ha introdotto da un lato la possibilità di dedurre i canoni di leasing relativi a immobili strumentali. Una chance che fino a prima era stata limitata soltanto ai contratti stipulati nel triennio 2007/2009.
Allo stesso tempo, è stato ridotto a 12 anni il periodo minimo entro il quale realizzare la deduzione, in analogia a quanto previsto per le imprese. Un doppio impulso che ha provocato un raddoppio del valore dei contratti di leasing stipulati a uso ufficio e addirittura la quota di mercato sul totale del leasing immobiliare è cresciuto di cinque punti percentuali dal 10)% al 15,9 per cento. Il tutto in uno scenario in cui l’intero «comparto» ha visto una crescita di oltre il 38% superando di poco quota 4 miliardi di euro di contratti stipulati.
Il nuovo scenario normativo può rendere conveniente la formula del sale & lease back. Naturalmente è necessario che venga rispettata la natura «finanziaria» del contratto.
In questo senso bisogna fare attenzione che la liquidità prodotta dalla vendita alla società di leasing sia utilizzata per nuovi investimenti in beni strumentali, per ridurre indebitamenti preesistenti caratterizzati da condizioni più gravose o in scadenza, per finanziarie l’attività corrente in alternativa ad altre forme di finanziamento.
Non va dimenticato, infatti, che nel recente passato sono finite nel mirino del fisco le operazioni di costituzione di società immobiliari da parte del professionista per acquistare lo studio anche in leasing e poi concederlo in locazione al professionista stesso. E la deduzione dei canoni dal reddito di lavoro autonomo è stata censurata dalla Cassazione, che l’ha ritenuta abuso del diritto (sentenza 6528/2013).
Non solo il leasing immobiliare ha fatto registrare un andamento positivo. Il leasing strumentale (che ha le imprese come pubblico di riferimento) ha risentito degli effetti positivi sia delle agevolazioni sui finanziamenti della nuova Sabatini e il credito d’imposta per l’acquisto di macchinari. Se si guarda all’impatto della nuova Sabatini, il leasing ha «raccolto» circa un terzo dei finanziamenti complessivi (sommando anche quelli ottenuti tramite il canale bancario) per un ammontare di 380 milioni di euro. A farla da padrona è il comparto manifatturiero che ha attratto l’81% dei finanziamenti in leasing.

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