Il presidente uscente di ING attacca il modello bancassicurativo

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L’amministratore delegato uscente della compagnia bancassicurativa olandese, ING, ha indagato sulla dimensione delle banche a livello mondiale alla luce della crisi degli ultimi anni ed ha attaccato la logica di business, assunta dalla stessa ING negli ultimi vent’anni, che consiste nell’unione di attività bancaria e attività assicurativa.

Jan Hommen ha riferito al Financial Times che ING è un caso di studio in quanto gruppo finanziario “troppo grande da gestire” e perciò troppo grande per fallire.

“La nostra è una compagnia talmente grande che è penetrata ovunque.” ha dichiarato Mr Hommen in un’intervista.

“Guidare un impero globale non è così facile. Guidare due imperi globali – uno nel banking, uno nel settore assicurativo – è stato ancora più difficile”.

ING  è stata salvata nel 2009 dal governo olandese con un piano dal valore di 10 miliardi di euro.

Come penalità per l’aiuto, la Commissione Europea ha obbligato ING a cedere attività negli Stati Uniti e in Asia, e a dividere le sue filiali europee di banca e di assicurazione, osa che, a detta di Hommen, in ogni caso ha un senso in termini commerciali.

“Il banking e il settore assicurativo hanno due dinamiche differenti,” ha affermato Hommen. “Le banche sono molto più veloci. Il settore assicurativo è molto più lento ed ha un ciclo di vita di cinquantanni mentre il settore bancario ne ha uno di cinque anni. Il ritmo è diverso. Le persone sono diverse. Quindi perché si dovrebbe unirli? Si creerebbe solo un conflitto di management”.

La bancassicurazione, essenzialmente un concetto franco-belga, che è stato esportato in varie parti del mondo, va meno di moda negli ultimi anni, dopo che le ultime riforme normative nel settore bancario e assicurativo stanno rendendo ancor meno attrattiva l’idea di entrambi i business sotto lo stesso tetto.

“Solo in Belgio la bancassicurazione ha veramente funzionato,” ha affermato Hommen. “lì (le nostre persone) erano altamente integrate. Credevano nel progetto. È nel loro DNA. Ma nei Paesi Bassi non ha proprio funzionato. Non avevano bisogno l’uno dell’altro. Li stavamo forzando ad unirsi.”

Lo scorso mese ING ha annunciato che nel 2014 si aspetta di completare la divisione del gruppo, con un’offerta pubblica iniziale del suo business assicurativo europeo, che sarà marchiato NN.

Hommen, che ha ricoperto vari ruoli presso ING, e ultimamente era amministratore delegato e in seguito presidente, ha affermato che la nuova ING “semplificata” sarà un modello per il futuro del banking.

“La compagnia è cambiata drasticamente, si è semplificata drasticamente,” ha affermato. “È molto più facile gestirla. È altamente cliente-centrica.

Le finanze del gruppo si stanno riprendendo gradualmente. Anche se l’utilenetto del secondo semestre è crollato del 39%, la cifra pre-tax è aumentata del 14%, raggiungendo quota 942 milioni di euro su una base che riflette l’andamento delle operazioni non-core”.

Nonostante l’apprezzamento per le banche più piccole e semplici, Hommen ha affermato che le mosse attuali per ricostruire la fiducia nel singolo mercato europeo, con la costruzione di un singolo regime di supervisione per l’eurozona, potrebbe spingere le banche a crescere ancora.

“Se le dimensioni di una banca sono misurate in base al PIL europeo, le banche inizieranno a cercare di cogliere l’affare,” ha affermato.

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