Il sindacato R12 dice NO all’esclusione dall’iscrizione per gli agenti senza diploma quinquennale

8 commenti

Con una nota sul loro portale il sindacato R12 esprime la sua disapprovazione per l’esclusione degli agenti iscritti ex Banca D’Italia senza diploma quinquennale:

” Diciamo NO all’esclusione di agenti/mediatori/dipendenti, già iscritti negli elenchi precedenti di Bankitalia, per mancanza del requisito del diploma quinquennale”.
Riusciremo a trovare un ” giudice a Berlino ” (Brecht), che intervenga per ripristinare un minimo di equilibrio ed effettivo rispetto dei diritti per gli agenti ed i mediatori creditizi? Superato da tempo l’accanimento, siamo passati al calvario. Che tale è quando si incide sulla carne viva del lavoro svolto e che, improvvisamente, per mera volontà interpretativa riduttiva e anticostituzionalmente retroattiva, si pretende di cambiare assurdamente intervenendo sulle condizioni di accesso alla professione.
Così colpendo operatori che da decenni sono sul campo ed hanno, naturalmente, già provveduto a tutti i passaggi formativi previsti anche in precedenza.
Di colpo gli si impedisce di lavorare ( e vivere, quindi) affiancando ai tre anni di operatività negli ultimi cinque, l’obbligo del diploma quinquennale, innestando il minaccioso meccanismo, già partito, di revoca del mandato o licenziamento, dopo il 31 Dicembre.
Rivolgiamo un pressante appello al MEF e al Ministero del Lavoro affinchè intervengano immediatamente a sanare una situazione che impatta con inaudita violenza sull’esistenza concreta di centinaia di persone che hanno sempre rispettato tutti i successivi adempimenti deontologici richiesti e dimostrato pluriennalmente la loro capacità di seri e trasparenti professionisti.
Altrimenti il ” giudice ” lo si dovrà cercare nelle aule giudiziarie dimostrando, patologicamente,  ancora una volta, che in questo paese, i diritti di lavoratori (e cittadini) non possano essere tutelati diversamente.
In tutto questo l’OAM si segnala per il suo burocratico ed assordante silenzio (seppur costoso).

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8 commenti

  • Dario ha detto:

    Siccome in Italia ci sono poco disoccupati ( 2,9 milioni) aggiungiamo i coloro che per un pezzo di carta chiamato diploma non possono esercitare più una professione alle dipendenze di loro stessi….. È non dello Stato. Secondo il legislatore conta di più un neo diplomato senza esperienza invece di una persona che ha esercitato con diligenza da 10.
    Speriamo che qualcuno si accorga del paradosso altrimenti mi aggregherò anche io a trovare un giudice a Berlino….

  • andrea ha detto:

    d’accordo senza se e senza ma.per questo motivo ho dovuto lasciare il mandato di agente e riciclarmi con una nuova attivita’.

  • Fuego ha detto:

    Credo che chi si trova in questa codizione non debba preoccuparsi. Nessun giudice gli darebbe torto. Una volta respinta l’iscrizione puó impugnarla sia davanti al tar che al giudice del lavoro. Se dimostra di avere giá un contratto in essere che andrebbe a decadere puó anche chiedere il risarcimento del danno. É roba che si chiude in 20 giorni.

  • fabio ha detto:

    ci sono novità. sappiamo se l’organismo OAM si è pronuncuiato in qualche modo !

    grazie

    fabio

  • Pietro ha detto:

    Ci sono ENORMI novità guardate il sito dell’OAM, è stata avviata una consultazione pubblica (?) sulla bozza di circolare già predisposta e pubblicata sul sito che aprirebbe una finestra di un mese per consentire l’iscrizione di tutti gli ex agenti mediatori che abbiano svolto l’attività per un triennio nel quinquennio seppure con diploma quadriennale. Sono contento per gli interessati, anche perché trovavo quella della loro esclusione una ingiustizia madornale alla “fornero”, comunque questa della consultazione pubblica è davvero ridicola e ce la potevano risparmiare, l’ennesima prova dello stato confusionale in cui versa l’Organismo …

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