Sono otto le regioni con Rt puntuale sopra 1. Dopo la Sardegna ci sono la Valle d’Aosta (1.39) e Sicilia (1.22).
Le tre regioni più virtuose sono invece Friuli Venezia Giulia a 0.79, Emilia Romagna e Molise (entrambe a 0.81).
Ecco di seguito la tabella con gli Rt puntuali delle Regioni.
Abruzzo 0.89; Basilicata 1.15; Calabria 0.93; Campania 1.19; Emilia-Romagna 0.81; FVG 0.79; Lazio 0.9; Liguria 1.19; Lombardia 0.85; Marche 0.86; Molise 0.81; Piemonte 0.9; PA Bolzano 0.91; PA Trento 0.86; Puglia 1.06; Sardegna1.54; Sicilia 1.22; Toscana 1.02; Umbria 0.97; Valle d’Aosta 1.39; Veneto 0.96.
GLI SCENARI – Nella migliore delle previsioni l’Italia conta di poter arrivare a misure meno rigide per due terzi del territorio.
E a confermarlo la discesa del valore dell’Rt nazionale a 0,92, la scorsa settimana era a 0,98. In calo anche il valore dell’incidenza dei casi ogni 100mila abitanti che arriva a 185 dai 232 della scorsa settimana. Sono questi, secondo quanto si apprende, i due valori più significativi del monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute in arrivo.
ZONA ROSSA – A restare rosse sarebbero quasi sicuramente Calabria, Campania, Puglia e Valle d’Aosta a cui rischia, appunto, di aggiungersi la Sardegna.
Diversi territori però guardano oltre e sulla base delle cifre attuali dei contagi – a disposizione dei governatori di centrodestra – il segretario della Lega, Matteo Salvini, ha calcolato un trend da zona gialla per almeno sei, tra regioni e province autonome: Veneto, Marche, Umbria, Abruzzo, Trento e Bolzano.