In vendita anche le sedi di banche e assicurazioni

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Banche e assicurazioni fanno cassa con gli immobili. È un fenomeno in crescita esponenziale, soprattutto sul web. Sul portale «Immobiliare.it», per esempio, rispetto allo scorso anno gli annunci relativi a beni in dismissione di banche e altri istituti privati sono cresciuti del 19 per cento. Attualmente sono in vendita immobili per 675 milioni di euro.

Appartamenti, box, magazzini ma anche – ed è questa la novità degli ultimi mesi – filiali bancarie. Tra fusioni e ristrutturazioni per le banche, infatti, è ora di alleggerirsi, anche in termini di sportelli. Da marzo Unicredit può contare sul portale dedicato ai propri immobili «Arianna» (replicato poi su altri 20 siti di annunci, compreso, appunto, «Immobiliare.it»), con brochure sfogliabile online e un’app per l’Ipad. Qui, al momento, si trovano circa 200 immobili (mille, a regime, per un valore di circa 500 milioni), di cui il 40% abitazioni, il 20% uffici e il restante 40% suddiviso tra box, magazzini e terreni. Ed è qui che, spulciando, si trovano anche le filiali dismesse. A Bologna, per esempio, nella periferica via Bentini, «Arianna» propone una ex agenzia in affitto: cinque vani, quattro vetrine fronte strada per 74mila euro.

Una piccola fetta delle proposte di «Arianna» deriva dai mutui in sofferenza: con la crisi è aumentato il numero di mutuatari che non riesce a pagare le rate, anche per prestiti appena accesi e quindi la banca ha un’urgente necessità di recuperare al più presto il capitale concesso.

A un progetto analogo di portale dedicato alle dismissioni, da replicare attraverso i siti specializzati, sta lavorando Intesa San Paolo, che, secondo indiscrezioni, si accinge a immettere sul mercato un primo stock di 450-500 immobili di proprietà.

Anche Gabetti, tramite la propria divisione Corporate, cura da due anni la dismissione di immobili aziendali. «Abbiamo in portafoglio circa 700 unità – spiega il direttore, Luca Blasi Toccaceli – per un valore di 400 milioni». Tra i clienti, soprattutto assicurazioni (Allianz, Generali, Axa).

«Quella della vendita diretta al consumatore è una nuova nicchia interessante, sia per banche e assicurazioni che per il compratore» spiega Carlo Giordano, amministratore delegato di «Immobiliare.it». Finora gli istituti si servivano del canale ristretto delle aste: un trafiletto sul giornale, un appuntamento per “iniziati” e una procedura di ribassi che lasciava l’amaro in bocca all’istituto. «Con l’annuncio online la visibilità è amplificata e arriva ai potenziali acquirenti in tempo reale: le offerte quindi si moltiplicano». Per garantire la trasparenza, poi, la banca dopo aver ricevuto una prima offerta (in genere senza sconti) tenta il rilancio con un solo avviso. E se, come capita di solito, non riceve proposte al rialzo, “aggiudica” l’immobile al primo offerente. Secondo Giordano anche i privati acquirenti hanno dei vantaggi: «La documentazione fornita è sempre completa, la perizia non è mai gonfiata, visto che gli istituti hanno tutto l’interesse a disfarsi in fretta dell’immobile e il risparmio medio oscilla dal 12% sul residenziale al 25% sulle palazzine intere».

 

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