Integratori alimentari: il grande ruolo di un mercato consolidato

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E’ stato riconosciuto il grande ruolo degli integratori alimentari nella prevenzione primaria nonché motivo di risparmio e sostenibilità per il Servizio Sanitario Italiano.

Se n’è discusso in occasione della XVIII Convention nazionale di Federsalus (Associazione Nazionale Produttori e Distributori di Prodotti salutistici) tenutasi a Roma il 22 giugno scorso che ha riunito, oltre all’industria degli integratori alimentari, quella farmaceutica, i professionisti della salute ed i rappresentanti del Governo.

E’ stato proprio il presidente di Federsalus, Andrea Costa, ad annunciare, che, al di fuori delle patologie croniche, il ruolo ricoperto dagli integratori alimentari nella prevenzione primaria è ormai “un dato acquisito”.

 

Integratori alimentari: l’indagine GfK per FederSalus

Secondo la più recente indagine GfK per FederSalus, gli integratori alimentari vengono utilizzati da 32 milioni di italiani.

Negli ultimi anni, il settore della nutraceutica si è rafforzato, è cresciuto, registrando nel 2016 un potenziamento in termini di fatturato (+6,5%) e di volumi di vendita (+5,1%) con una produttività di lavoro di  77.500 euro. Questi i dati risultanti dall’indagine annuale dell’Osservatorio FederSalus.

E’ un’industria che vanta 100.000 addetti complessivi (agenti di vendita ed informatori medico-scientifici compresi).

Oltre al suo ruolo importante in ambito di prevenzione, il settore degli integratori alimentari può rivelarsi uno degli strumenti su cui puntare in termini di salute, specie considerando l’innovazione di prodotto.

E’, a tutti gli effetti, un’arma efficace sulla prevenzione primaria e come tale rappresenta oggi una grande sfida nella programmazione del SSN agendo positivamente nella riduzione di fattori di rischio legati a patologie croniche.

 

Non solo prevenzione

Al guadagno in salute offerto dagli integratori alimentari corrisponde sostenibilità economica, risparmio.

Oggi, l’integratore alimentare non viene più usato soltanto per ‘integrare’, quindi rinforzare o ristabilire l’organismo dopo un periodo di stress fisico o malattia, ma, in maniera sempre più crescente, viene assunto per favorire il benessere, migliorare la qualità della vita, le prestazioni psico-fisiche. In due parole, per prevenire e risolvere disturbi anziché ‘ricostituire’ o ‘recuperare’ e basta.

In passato, gli integratori alimentari erano sinonimo soprattutto di vitamine e minerali; oggi, l’innovazione nell’ambito della nutraceutica amplia l’obiettivo accrescendone il significato, trasformandolo in prodotto sicuro ed efficace a base di principi attivi, nutrienti, adatto a tutti e per svariati scopi, dai tradizionali multivitaminici alla cura di problemi urinari, gastrointestinali, dal contrasto di ansia e insonnia alla prevenzione di malattie cardiovascolari ed osteoporosi.

Ecco perché sono aumentati gli investimenti in beni strumentali, innovazione dei processi, formazione, digitalizzazione tanto che gli integratori alimentari entrano di diritto nella grande sfida dell’Industria 4.0.

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