Intesa Sanpaolo ha approvato la relazione semestrale consolidata al 30 giugno 2015
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Il gruppo, si legge sulla nota ufficiale post-cdg, nel periodo ha registrato “un forte miglioramento della redditività – superiore agli obiettivi del Piano di Impresa 2014-2017 – nonostante il permanere di un contesto di mercato difficile, confermando la solidità dello stato patrimoniale”. L’utile netto del semestre è risultato superiore all’ammontare dei dividendi annunciati per l’esercizio 2015: è salito, comunica il gruppo nella nota, a 2.004 milioni di euro, il dato semestrale più alto dal primo semestre del 2008, rispetto ai 720 milioni del primo semestre 2014. L’utile netto del secondo trimestre 2015 è invece risultato in marginale flessione a 940 milioni rispetto ai 1.064 milioni del primo trimestre. Bene, “nonostante i riflessi fortemente negativi della crisi greca sull’andamento dei mercati finanziari”. Il tutto con un apporto nel primo semestre 2015 di 1.494 milioni di euro dal wealth management (+42,5% rispetto al primo semestre 2014) – derivanti per 615 milioni dal private banking(+45,4%), per 302 milioni dall’asset management (+61,5%) e per 577 milioni dall’insurance (+31,7%) – di 1.218 milioni dalla Banca dei Territori (+4%), di 1.210 milioni dal corporate e investment banking (+12,7%) e di 373 milioni dalle Banche Estere (+20,3%).
In forte crescita l’ammontare di risparmio gestito: aumento di circa 23 miliardi di euro nel primo semestre 2015, con circa 22 miliardi di raccolta netta, di cui circa 9 miliardi convertiti da raccolta amministrata; aumento di circa 66 miliardi da fine 2013, con circa 52 miliardi di raccolta netta, di cui circa 27 miliardi convertiti da raccolta amministrata. Sostenuta la dinamica delle commissioni nette: 3.794 milioni nel primo semestre 2015, il dato semestrale più elevato dalla costituzione di Intesa Sanpaolo, +14,6% rispetto al primo semestre 2014. Le commissioni nette del secondo trimestre 2015 sono aumentate del 14,6% rispetto ai 1.727 milioni del secondo trimestre 2014. In dettaglio, si è registrata una diminuzione del 6% delle commissioni da attività bancaria commerciale e una crescita del 28,6% delle commissioni da attività di gestione, intermediazione e consulenza, nel cui ambito l’apporto da risparmio gestito è salito del 40% (con 43 milioni di euro di commissioni di performance registrate nel secondo trimestre 2014), quello da prodotti assicurativi aumenta del 38,4%, e quello da intermediazione e collocamento di titoli scende del 17%.

Al 30 giugno 2015, la struttura operativa del gruppo Intesa Sanpaolo si articola in 5.608 sportelli bancari – di cui 4.286 in Italia e 1.322 all’estero – con 92.053 dipendenti. La divisione asset management nel secondo trimestre 2015 ha registrato un risultato netto pari a 128 milioni, con un +36,4% rispetto ai 94 milioni del primo trimestre 2015. Nel primo semestre ha incassato invece un risultato netto pari a 223 milioni, equivalenti a un +85,8% rispetto a 120 milioni del primo semestre 2014. Per il gruppo Intesa Sanpaolo, si legge sulla nota che accompagna l’uscita dei conti, “nel 2015 è attesa una crescita dei proventi operativi netti favorita dalle commissioni nette, del risultato della gestione operativa e del risultato corrente al lordo delle imposte, con una riduzione del costo del rischio, nel quadro di una redditività sostenibile. È confermato l’impegno alla distribuzione di 2 miliardi di euro di dividendi cash per l’esercizio 2015, indicato nel Piano di Impresa 2014-2017”.

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