Il finanziamento segue un accordo siglato lo scorso 21 dicembre con La Sapienza.
Tra i molteplici interventi, sono previsti progetti di Residenze per studenti di “La Sapienza”, nuove biblioteche per lettere e giurisprudenza. Saranno rinnovate oltre 100 aule e realizzati impianti fotovoltaici per l’efficienza energetica.
Dario Scannapieco, direttore della BEI: “Il finanziamento dei centri universitari è diventato uno dei pilastri dell’attività della Bei”.
A beneficiare della riqualificazione delle aree dell’Università di Roma Sapienza, saranno soprattutto docenti e studenti.
Tra i molteplici interventi, finanziati dalla Bei (Banca europea per gli investimenti), sono previsti, infatti, progetti di residenze per studenti, nuove biblioteche per le facoltà di Lettere e Giurisprudenza, laboratori per Ignegneria ed infine un Campus per Architettura.
Inoltre, Saranno rinnovate oltre 100 aule, realizzati impianti fotovoltaici per l’efficienza energetica ed un piano di prevenzione antisismica in tutti gli edifici. Siamo andati ad intervistare gli studenti per conoscere il loro pensiero in merito.
“La prima cosa da riqualificare sono le aule. Sono spesso fatiscienti e la visibilità non è ottima. Inoltre, credo sicuramente che l’impianto audio vada migliorato per consentire un miglior svolgimento delle lezioni e delle attività in generale.”
“La riqualificazione dei laboratori è necessaria, soprattutto per tutte quelle facoltà che, come Ignegneria, necessitano di un continuo aggiornamento e ammodernamento di strutture che sono, per noi, fondamentali”.
“La nostra Università, oltre ad avere una fama riconosciuta a livello mondiale, è anche tra le più antiche. Proprio per questo una riqualificazione delle aree è necessaria. Per tenere alto il valore e la celebrità del nostro ateneo, c’è bisogno di rendere la Sapienza più adatta a noi studenti, andando incontro alle nostre esigenze: questo lo si può ottenere solo migliorando le nostre strutture. L’importante è rendere moderni i nostri impianti, senza calpestare la nostra bellezza storica”.
Infine, alcuni studenti, ritengono fondamentale il piano di prevenzione antisismica previsto nel progetto – “dopo i recenti avvenimenti di Aquila e Amatrice, è un progetto che non può essere più rimandato. La sicurezza di noi studenti e docenti deve essere sempre messa in primo piano. Sono soddisfatto.”