Istat, crisi economica: in povertà assoluta quasi 5 milioni di italiani
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L’Istat fornisce i dettagli dell’ultimo rapporto sulla povertà. Quasi cinque milioni di italiani vivono oggi in condizioni di povertà assoluta.

Povertà assoluta: i dati

4 milioni e 742 mila le persone che nel 2016 sono dichiarate “poveri assoluti“, di questi 1 milione e 619 mila sono famiglie. Dal 2015 non si rilevano particolari cambiamenti: si passa infatti da 18,3% ad un 26,8% di famiglie in povertà assoluta. La questione allarma se vista in prospettiva di un decennio. Il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, afferma che, rispetto al 2007, il numero degli individui poveri è praticamente raddoppiato: «Si tratta di numeri impressionanti e che non necessitano di commenti. Secondo l’Istat nel 2007 le famiglie in condizione di povertà assoluta erano 975mila, mentre oggi salgono a 1,6 milioni; il numero di individui poveri nel 2007 era pari a 2.427.000, contro i 4.742.000 del 2016. Questo significa che in meno di 10 anni i cittadini in povertà assoluta in Italia sono aumentati del 95%, praticamente raddoppiati.».

Quasi 5 milioni di individui: ecco più colpiti dalla povertà

L’incidenza di povertà assoluta cresce o decresce in base al titolo di studio e alla professione del capofamiglia. È rilevante, infatti, la figura della persona di riferimento all’interno del nucleo familiare: una famiglia con a capo un operaio sarà più povera di quella con a capo un dirigente (quasi il doppio 12,6%). La crescita della povertà ha riguardato un numero ingente di donne: ben 2 milioni e 458 mila sono le donne dichiarate in povertà assoluta.
Secondo i dati Istat, l’area geografica che presenta una maggiore concentrazione di famiglie in condizioni di povertà assoluta è il Centro (dal 5,6% al 7,3%). Anche il Sud presenta dati allarmanti, con un 9,8% di poveri assoluti. A peggiorare è anche la situazione economica dei giovani, soprattutto dei minori: si stima, infatti, che sia quasi triplicata rispetto al 2005 (dal 3,1% al 10%). L’unico segno di diminuzione del tasso di povertà riguarda gli individui anziani, sopra i 65 anni.

Insomma, una crisi economica che non accenna ad arrestarsi, a fronte della quale non vi stato alcun intervento da parte del Governo. Nonostante si tratti di quasi un decennio di dati impressionanti in crescita, serviti su un piatto d’argento dall’Istat, la situazione non è affatto cambiata. Anzi, non è stato preso alcun provvedimento da parte dei partiti politici che hanno saputo promettere, ma mantenere ben poco – o nulla. Ci aspettiamo di vedere un cambiamento repentino: a rischio c’è il futuro dei cittadini italiani.

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