Italia, cresce l’avanzo commerciale extra-UE a dicembre

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Cresce l’avanzo commerciale extra-UE a dicembre in Italia.

L’Istat ha certificato una crescita dell’avanzo commerciale italiano che ha raggiunto i 6,2 miliardi nel mese di dicembre. Si tratta del livello nominale più alto dal 1993, a conferma di una dinamica commerciale estremamente positiva.

A livello congiunturale, le esportazioni registrano una flessione (-1,8%) rispetto al mese precedente, che però segue un marcato aumento (+6,7%) del mese precedente, dato in parte influenzato da importanti vendite di mezzi di navigazione marittima. Nel quarto trimestre dell’anno la dinamica dell’export risulta ampiamente positiva (+4,1%). Le importazioni crescono dell’1,6% a fronte di una crescita del 4,5% del mese precedente.

La diminuzione congiunturale delle esportazioni coinvolge principalmente l’industria dell’energia (-11,9%), dei beni strumentali (-11,8%) e dei beni intermedi (-1,1%). In crescita i beni di consumo durevoli (+13,4%) e i beni di consumo non durevoli (+11,6%). Crescono le importazioni di energia (+5,8%) e di beni strumentali (+3,4%).

A livello tendenziale, al netto dell’effetto prodotto dal diverso numero di giorni lavorativi, le esportazioni crescono dell’8,3% . In crescita sostenuta i beni di consumo non durevoli (+25,6%). Le importazioni crescono del 4,8% con tassi particolarmente elevati per l’energia (+13,1%) e per i beni intermedi (+6,2%).

Per l’intero 2017 le esportazioni crescono dell’8,2% e le importazioni del 10,8%. L’avanzo commerciale extra-UE complessivo è pari a 39,2 miliardi, leggermente inferiore ai 39,6 miliardi registrati nel 2016. Ciò è dovuto principalmente all’aumento delle importazioni di energia, al netto delle quali l’avanzo registrato è di 71,9 miliardi, in crescita rispetto ai 65,6 miliardi del 2016.

L’andamento delle esportazioni sono indice di un settore particolarmente dinamico. Le imprese esportatrici italiane sono riuscite a conquistare importanti quote di mercato internazionale e, alla luce di questi dati, l’obiettivo dei 500 miliardi di esportazioni per il 2018 non sembra più un miraggio.

L’andamento della bilancia commerciale italiana è particolarmente importante per la gestione dei conti con l’estero che, anche grazie agli avanzi commerciali degli ultimi 4 anni, vanno via via migliorando. L’industria manifatturiera italiana si conferma quindi trainante per l’economia italiana e in grado di crescere soprattutto sui mercati esteri, in un momento in cui il mercato interno risulta ancora stagnante.

Da sottolineare come la bilancia commerciale non stia per ora subendo eccessivamente l’aumento del prezzo del petrolio, che incide in modo sostanziale sull’avanzo commerciale per un Paese privo di materie prime come l’Italia. Al contempo, il rialzo dell’euro rispetto al dollaro non sembra influenzare negativamente la dinamica delle esportazioni verso i Paesi extra-UE, che si mantengono in un trend di forte crescita.

Gli elementi di incertezza per il 2018 sono la nuova politica sui dazi di Trump, che non è escluso possa colpire anche i prodotti italiani che stanno traendo grande giovamento dall’export verso gli USA, nonché il prezzo del petrolio, variabile aleatoria e spesso legata alla situazione geopolitica internazionale, in particolar modo in Medio Oriente.

 

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