Le banche italiane si stanno riprendendo
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Lo sconto a cui trattano le banche italiane rispetto ai loro concorrenti europei si è ridotto all’11% dal 17% (record di tutti i tempi) di fine novembre, come notano gli analisti di Credit Suisse in un report. A cosa si deve questo recupero? Al migliorato scenario politico, all’annunciato fondo a sostegno del settore bancario da 20 miliardi di euro e al trend in via di stabilizzazione per quanto riguarda i crediti deteriorati (Npl).

Quanto al primo punto gli esperti di Credit Suisse notano come le discussioni per una nuova legge elettorale stiano andando nella direzione di introdurre maggiori elementi proporzionali, riducendo così il rischio di una vittoria dei partiti euroscettici ed aumentando le probabilità che dopo elezioni anticipate, che potrebbero tenersi già a fine primavera, si formi una nuova ampia coalizione di governo.

Quanto ai 20 miliardi di aiuti pubblici per superare la crisi bancaria, gli esperti ritengono che la somma sia “sufficiente a rimettere in sesto gli istituti maggiormente in difficoltà, de facto riducendo il rischio sistemico”, tanto più che il trend degli Npl continua “a mostrare segnali di stabilizzazione” e che le banche “stanno affrontando attivamente l’argomento”. Ultimo ma non meno importante effetto, l’intervento pubblico dovrebbe sgombrare il campo dalle incertezze riguardo la possibilità per Intesa Sanpaolo (su cui Credit Suisse ribadisce il giudizio di “outperform”, farà meglio del mercato, con un target price alzato da 2,5 a 2,85 euro) di distribuire un dividendo.

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