L’economista francese Olivier Blanchard irrompe nel dibattito europeo su come gestire i debiti pubblici dei Paesi membri

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Olivier BlanchardKeynesiano da sempre, per Blanchard con i tassi attuali “la riduzione del debito è meno urgente di prima: al momento non c’è crisi del debito”. E ricorda: “I deficit sono necessari per sostenere una domanda ancora troppo debole purché siano usati per una buona causa, investendo nel futuro”.

L’ex capo economista dell’Fmi, Blanchard auspica un’interpretazione differente da quella attuale del Patto di stabilità: “Le regole europee possono essere corrette”. L’obiettivo è una politica fiscale espansiva, considerando che, dal 2007, gli investimenti pubblici nell’Ue invece di aumentare sono diminuiti dello 0,8%. E sono scesi sopratutto laddove c’è maggiore bisogno: Spagna, Grecia, Portogallo e Italia.

Ma Blanchard sa bene che sulla via degli Eurobond c’è un ostacolo rivelatosi fino ad ora insormontabile: la Germania.

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