L’ex presidente di Goldman Sachs Gary Cohn si è espresso sulla criptovaluta Bitcoin

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bitcoinL’ex presidente di Goldman Sachs Gary Cohn sostiene: “Non credo molto nel Bitcoin, ma credo molto nella tecnologia blockchain.

Credo che a un certo punto avremo una criptovaluta globale che sarà capita dal mondo e non legata a dinamiche di spesa relative a mining, elettricità o simili”.

Per l’ex consigliere economico del presidente statunitense Donald Trump il futuro delle criptomonete è da ricercarsi nella blockchain.

Un simile orientamento non sorprende se si considera come il substrato dei blocchi permetta ogni giorno la nascita di svariate nuove monete digitali, la maggior parte delle quali perisce schiacciata dal peso della concorrenza e dei costi sopra citati.

Ciò acquista ancora più senso se si osserva l’alto costo sopportato dai minatori in termini di elettricità e strumentazione tecnica che rende specialmente il BTC la criptovaluta più costosa al mondo, seppur mantenendo ancora la leadership.

Quanto affermato da Cohn si inserisce in un’annosa questione riguardante l’aggiornamento cripto e l’ottimizzazione necessaria per rendere ogni moneta digitale (ma specialmente il BTC) all’avanguardia, trascendendo i limiti di volume, velocità e criticità sistemiche che dalla prima criptovaluta nakamotiana hanno imperversato nel comparto tecnofinanza.

A tutto questo è da aggiungere, secondo Cohn, un aspetto prima facie irrilevante ma la cui importanza assurge un’indubbia preminenza: la comprensione della criptovaluta in sé e per sé.

Una corretta comprensione dello strumento è il primo passo per un miglioramento sia dell’utilizzo stesso sia della strategia da adottare in merito al possibile investimento.

A tal riguardo, Cohn auspica una futuribilità cripto a tinte ottimiste, sostenendo che “la comprensione delle criptovalute sarà più semplice”, che la nuova criptovaluta “avrà probabilmente una certa tecnologia blockchain a sostegno, ma sarà sicuramente più facile comprendere la sua creazione, come agisce e come può essere utilizzata”.

Il quadro che ne consegue è una visione che oltrepassi la madre di tutte le valute digitali, tacciata di essere desueta e quasi occulta, per abbracciare il lancio di una moneta virtuale che si ponga come sintesi di tutte le altre criptovalute e armonizzi solamente i pregi delle stesse, raccogliendole in un unico strumento.

Per quanto ottimistica e affascinante, tale previsione può essere vista solamente in ottica molto molto futura, perché oggi appare quantomeno irrealistica una sintesi cripto globale in favore di un unico strumento di ricchezza digitale che sostituisca intere biblioteche digitali differenziali.

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